lunedì 15 maggio 2023

Òltra ai Rìghele

[Gianni Spagnolo © 23424]
Da ormai più d’un secolo a questa parte, da quando cioè il cimitero di San Pietro è stato trasferito dalle Fontanelle nell’attuale sede, una nuova metafora è entrata a far parte del lessico paesano: “Òltra ai Rìghele”.
Nar óltra ai Rìghele, significava semplicemente: morire. 
Taré ca te vegnarò in mente, co sarò óltra ai Rìghele! Era questo un solenne e ricorrente monito degli adulti di casa rivolto ai figli disubbidienti e irrispettosi per richiamarli alla caducità delle cose. 
Rìghele è la contra’ situata ai margini meridionali della parrocchia, [https://bronsescoverte.blogspot.com/2015/04/contra-righele.html], in prossimità della Val di Rigoloso, sul cui alveo un tempo venivano gettati i rifiuti più voluminosi. Sarà forse per questa associazione che per andare al cimitero non si diceva: “Óltra aj Àldere”, che sarebbe stato più preciso, ma appunto: “Óltra ai Rìghele”, che col cimitero condividono solo la direzione, ma ci sono un po’ distanti. Nar óltra aj Àldere, peraltro, aveva un significato ben diverso nell’immaginario paesano: voleva dire campagna, lavoro, attività, ... vita!  Anche se si trovavano al di là della Val dell’Orco, di per sé evocativa di funeste associazioni, gli Àldere non si potevano perciò associare alla morte.
Ecco così che questa locuzione è entrata nei modi di dire per intendere la morte, al par di altre, come: saràre i balcùni, voltàr l’ocio, ecc. Nar óltra, in ogni caso, nella nostra parlata arcaica intendeva sempre una destinazione, non un superamento. [https://bronsescoverte.blogspot.com/2018/10/su-e-do-rento-e-fora.html]
Peccato che contra’ Rìghele, già penalizzata dalla sua marginalità al paese, si sia dovuta accollare anche questa sinistra metafora. Quasi a incarnare l’Ade, l’Oltretomba, l’Incognito. E sì che è il primo abitato che accoglie il visitatore che proviene da sud, che subito incontra la croce sulla piazzola del bivio che porta ai Basso e poi il cimitero sulla destra, non male come inizio… Fortuna che subito dopo c’è la cascatella della Val dell’Orco che ancora rincuora con il suo getto vitale, per poi aprire gli occhi sul mondo intero rappresentato dal gigantesco lecca-lecca che emerge vistoso dal Parco dell’Emigrante, in un susseguirsi di simboli e metafore un po' disordinate.


3 commenti:

  1. "Taré ca te vegnarò in mente, co sarò óltra ai Rìghele!" Me par de sentire Don Chisciotte, el Reverendo, alias Sponcio ...

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    1. Vutu che l'ineffabile el sia òltra ai Rìghele, pastura pai bai?

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    2. Qua' da noaltri a "BUCCINASCO" ghe' xe EL MOTEL MILLE LUCI oltra la tangenziale che el fa le veci dei RIGHELE.Speremo da nar a dormire più tardi possibile.

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