Piove da giorni, inutile ripetersi,
ma si finisce per farlo
come se il mondo fosse circoscritto
a pochi passi, a qualche stanza
e le pareti avessero esaurito
ogni straccio di ricordo.
Le finestre danno su enormi pozzanghere
dove annaspano
ridicoli desideri senza speranza.
Sembrano argentati gli alberi
carichi di pioggia
e gli uccellini, stamattina,
hanno cantato lo stesso,
il vento, piegando tutto al suo volere,
non fa una piega
e la domenica si fa largo
tra la colazione e il pranzo.
Ore come gocce sui vetri,
il tempo che scivola via...
Francesca Stassi
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