Mettete amore in tutto ciò che fate. Perché se ci mettete amore, non sentirete più la fatica di fare le cose.
Tanti dicono di «sentirsi stanchi, affaticati, nervosi», «di non poterne più del lavoro». Ed avete ragione: abbiamo sempre tante cose da fare. Vivere significa lavorare, e poi occuparsi della casa, badare ai figli, e a tutte quelle mille incombenze che fanno parte della vita di noi tutti. Ma se quando facciamo queste cose siamo infelici, vivere non ha davvero senso.
Qualche giorno fa dovevo occuparmi dell’orto. E all’inizio pensai «che seccatura». Poi però smisi di pensare a tutto quello che avrei dovuto fare, smisi di pensare ai miei impegni, al «dopo» e mi concentrai sulla terra, soltanto sulla terra che aveva davanti. E sapete una cosa? Senza che me ne rendessi conto si era fatta sera.
Lo stesso mi capitò quando dovetti correggere una pila di testi tecnici «sulla lavorazione della seta» che una casa editrice mi aveva inviato. Avrei potuto limitarmi a fare il minimo indispensabile e allora ogni ora, ogni minuto, ogni secondo sarebbe stato un’agonia, una noia mortale. Invece quel giorno mi costrinsi a prestare attenzione al testo e scoprii di monaci che contrabbandavano la seta nelle canne di bambù, di viaggi tra deserti infuocati e montagne altissime e steppe impenetrabili e di guerre combattute per quel piccolo, fragile tessuto.
Vedete, quel giorno ho capito una cosa: ho capito che se sei curioso, che se ti appassioni a quello che fai, se metti amore anche nel semplice atto di cucinare un risotto, di potare un albero, di raccogliere la legna o occuparti del tuo giardino, non esistono cose noiose. Se mantieni la tua mente aperta, puoi prendere e imparare da qualsiasi cosa: non sarai tu ad essere ricco ma sarà la tua vita ad essere ricca e piena.
Proverò la prossima volta che devo stirare....
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