L'introspezione è un'attività che sta scomparendo. Sempre più persone, quando si trovano a fronteggiare momenti di solitudine nella propria auto, per strada o alla cassa del supermercato, invece di raccogliere i pensieri, controllano se ci sono messaggi sul cellulare per avere qualche brandello di evidenza che dimostri loro che qualcuno da qualche parte, forse li vuole o ha bisogno di loro. Camminano qua e là con l'auricolare parlando ad alta voce da soli, come schizofrenici, incuranti di ciò che sta loro intorno.
Il silenzio invece spingerebbe la gente a riflettere.
La maggior parte delle persone ha paura del silenzio, per cui quando viene meno il rumore continuo, bisogna sempre fare, dire, fischiare, cantare, tossire o mormorare qualcosa. Il bisogno di rumore è quasi insaziabile. In quello che viene chiamato "silenzio di tomba" ci sentiamo a disagio. Perché? Forse ci sono i fantasmi? Non credo. Ciò che davvero temiamo è quello che potrebbe provenire dalla nostra interiorità, e cioè tutto quello da cui cerchiamo di tenerci lontani con il rumore.
Zygmunt Bauman
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