Ovvero nell’antica contrada (it. “Fozati”) posta sui monti di San Pietro Valdastico.
Qui nacque mia madre e vissero i miei nonni e avi materni. ❤️
Da me ricostruita in scala 1:50, con infinito amore per le mie origini.
Lo potete vedere in cima alla stradina di fronte al Municipio.
Paola Toldo Slaviero
Ringrazio di cuore chi, anche attraverso l’appello che feci su questo blog a inizio anno, o di persona, mi ha fornito indicazioni, foto e dettagli che mi hanno consentito di ricostruire il più fedelmente possibile la contrada in miniatura.
RispondiEliminaCon l’occasione auguro anche a tutti Buon Natale.
Paola T. S.
Stupendo! Bravissima
RispondiEliminaGrazie!
EliminaPaola
Stupendo1 Bravisisma
RispondiEliminaGrazie, Renate!
EliminaPaola
Magnificò lavoro si nota benissimo che in questo lavoro hai messo il cuore. Di sicuro una volta era così.
RispondiEliminaGrazie!
EliminaPaola
Di sicuro era così si vede benissimo che in questo lavoro ci hai messo i sentimenti e il cuore ti auguro tanto bene e buone feste ciao Mario galo
RispondiEliminaGrazie, Mario! Tanti auguri anche a te e ai tuoi cari.
EliminaPaola
Vorrei aggiungere un messaggio di speranza, e soddisfare così anche la legittima curiosità di molti che sono a conoscenza della mia condizione di ipovedente e mi chiedono: “Come fai a costruire un presepe così, se ci vedi poco?”.
RispondiEliminaRispondo che ho bisogno di molto tempo, tantissima luce e mi servo di ingranditori.
Quando, due anni fa, m’iscrissi a un corso di arte presepistica a Verona, mi venne da piangere perché mi resi conto che gli orari e l’illuminazione della stanza in cui si lavorava erano pensati per persone normodotate, con il risultato che dovevo farmi aiutare e portare il lavoro a casa per recuperare e mettermi in pari con gli altri corsisti.
Imparai molto, ma vennero alla luce i miei limiti sensoriali.
A casa mia, da sola, posso invece rispettare i miei tempi e lavorare in condizioni adatte al mio residuo visivo, che oscilla tra 1/20 e 2-3 decimi nell’occhio migliore quando va bene.
Però il fattore determinante è la MENTE: mi accorgo, a volte, che non sto vedendo in senso fisico il pezzo che sto lavorando, ma lo sto immaginando e, di conseguenza, le mani lavorano sul materiale immaginato.
Credo che questo fenomeno mentale avvenga in ogni persona, anche non disabile, senza chr se ne renda conto.
Ci sono ciechi totali che dipingono quadri di grande realismo, e tutti conosciamo musicisti e compositori affetti da sordità.
Penso che anche loro vedano il quadro e sentano la musica nella mente, e che a questo livello dipingano e compongano i pezzi.
Concludendo, dobbiamo avere grande fiducia nel nostro cervello, che può venirci in soccorso e portarci allo stesso risultato attraverso percorsi alternativi, facendoci seguire quelle che io chiamo “le vie dell’anima”.
Paola T. S.
Impressionante opera d'arte. Brava davvero.
RispondiEliminaGrazie di cuore
EliminaPaola
Hai fatto esplodere in te L'ARTE di Tony tuo padre, grande artista e persona come lo sei di certo anche tu. Brava Paola
RispondiEliminaGrazie, anche per il ricordo del mio caro papà.
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Grazie a tutti di cuore
RispondiEliminaPaola
Grazie Paola
RispondiEliminaHai "illuminato" questo nostro Natale cosi spento.
Grazie di cuore
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Davvero stupendo! Complimenti Paola!
RispondiEliminaGrazie, Massimiliano!
EliminaPaola
Semicemente meraviglioso! E ancora di più per la descrizione che hai fatto: sei una persona speciale e piena di doti, grazie per la condivisione che hai voluto fare, mi ha aiutato a capire di più. Ti auguro ogni bene, Lucia
RispondiEliminaGrazie, Lucia.
EliminaSempre avanti con forza.
Paola
Complimenti Paola, semplicemente stupendo. Le tue parole ancor di più.
RispondiEliminaGrazie di cuore.
EliminaPaola
Mai stà ai Fodati... Ma se c'è davvero questa opera, vado a vederla e fotografarla...
RispondiEliminaMi fa piacere, grazie.
RispondiEliminaPaola