Era il lontano primo settembre del 1980 quando una giovanissima Marina (aveva solamente 15 anni) iniziò ufficialmente il suo lavoro da "fruttaròla".
Per noi tutti divenne ben presto semplicemente la "Marina fruttaròla". Per la verità aveva iniziato un paio di mesi prima ad approcciarsi al nuovo lavoro. Affiancava la Emma e la Lionella, timorosa, ma attenta ad imparare tutte le malizie per affrontare al meglio, di lì a breve, la nuova avventura.
Sia Emma che Lionella capirono ben presto che la ragazza era ben scaltra ed affidabile e le consegnarono la totale gestione della boteghèta ancora prima della fine del rodaggio concordato. Passavano solamente la sera a ritirare il guadagno della giornata.
Marina confessa che all'inizio era molto emozionata ed insicura, paura di sbagliare soprattutto i conti che a quel tempo erano fatti a mano e per contenere i costi, venivano fatti direttamente sul sacchetto di carta che poi veniva riempito della frutta e verdura acquistata.
A Marina, ragazzina perfettina, già amante delle cose fatte "comesideve" non piacevano tutti quegli scarabocchi di conti sui sacchetti di carta e si portò da casa una calcolatrice che le dava più sicurezza e senso dell'ordine. Quando però la Emma la vide... bonariamente l'apostrofò: "varda che i cunti va fati a mente, no con quela roba lì"...
Chissà se la "Ema lussa" fino allora aveva visto una calcolatrice! Era però una realtà di tutte le botteghe del tempo! Bilance digitali e registratori di cassa erano ancora sogni lontani! Vi ricordate quando chi faceva di conto metteva la penna o la matita dietro l'orecchio?
Il primo settembre dell'inizio ufficiale non tardò ad arrivare e questa giovane e timida ragazzina si era già fatta velocemente le ossa. Sentì da subito che quel lavoro le piaceva, ci metteva passione e i risultati non tardarono ad arrivare. Si è fatta in breve tempo benvolere da tutti i Clienti che apprezzavano la sua bravura, la sua pazienza, la sua gentilezza, il suo sorriso. Mai ha fatto pesare al Cliente un suo stato d'animo negativo. Cercava di assecondare, per quanto le era possibile, ogni nostra richiesta. Sempre attentissima che il prodotto che metteva sulla bilancia, fosse senza "magagne" e anche se aveva la boteghèta piena... lei non aveva mai fretta, ti dedicava il tempo che ci voleva!
Sempre il primo settembre del 1980, iniziò il lavoro di ambulante con il camion rosso, acquistato da Tarcisio Fontana (pota), anche il fratello Luciano. Anche Luciano, nelle estati antecedenti il 1980, dava già una mano a Tarcisio per vedere se il lavoro gli sarebbe poi piaciuto. Luciano serviva le zone di Lavarone, non solo famiglie, ma anche alberghi, da Nosellari a fr. Magrè, e poi in Valle al Soglio, Forme Cerati, e a San Piero le frazioni di Costa e Lucca. Provvedeva altresì ad acquistare la frutta al mercato di Bassano tre volte la settimana.
Marina è rimasta nella boteghèta della Emma per 5 anni fino al 1985 per poi trasferirsi in quella di Piazza Roma, un po' più ampia e più comodo per parcheggiare le auto.
Due anni dopo, nel 1982, anche il fratello Giorgio iniziò il lavoro di ambulante con il camion rosso di Luciano e Luciano ne acquistò uno nuovo. Lui serviva la zona di Lastebasse, Pedemonte e tutta la Vallata: Barcarola, Pedescala, Forni, Valpegara, Sella.
Nel 1996, quando Rosanna chiuse l'adiacente boteghèta di mercerie, la presero i F.lli Pesavento e così ebbero modo di allargarsi di un altro pochino. Successivamente è venuta loro comoda per inserire, in aggiunta alla frutta e verdura, anche altri prodotti alimentari e non, pane compreso, e questo dopo la chiusura del panificio di Bonifaci Marco.
Nel 1997 iniziò a lavorare nella boteghèta anche la cognata Luisa, moglie di Giorgio. Luisa la trovavamo di mattina e Marina il pomeriggio e a turno un mercoledì ciascuna. Nei momenti di particolare lavoro servivano i Clienti assieme e Luisa aveva l'appannaggio della pulitura carciofi. Solo dopo il 2020 i turni furono invertiti. Tutto questo fino ai giorni nostri.
Dai nostri Veciòti si sentiva spesso dire: "ogni pan gà la so grosta" e trovo che veramente sia così per tutti i lavori.
I f.lli Pesavento avranno sì raccolto tante soddisfazioni, ma non tutto era rose e fiori. I sacrifici erano anche per loro tanti! Sappiamo ben tutti come il lavoro di ambulante abbia anche dei risvolti negativi. Basti pensare al freddo d'inverno (30-40 anni fa erano molto rigidi con neve che rimaneva per tanto tempo, specie nella zona di Lavarone) o al caldo d'estate o a scaricare tre volte la settimana la merce acquistata al mercato e preparare i camion e la merce per la bottega... su e giù con pesanti cassette, noncuranti degli orari fino a tarda notte.
Un dolce ricordo è dovuto anche ai Genitori Tino e Lena che tanto si son prodigati ad aiutare i figli per quello che era a loro possibile fare e fin quando han potuto farlo.
Nel 2020 sappiamo tutti come sono poi cambiate repentinamente le cose... purtroppo... e via via la decisione maturata lentamente per una chiusura definitiva al 31.12.2022 della boteghèta. (lasciatemi chiamarla così).
Certamente è la chiusura di uno spaccato di vita. Una realtà che contribuiva a dare un po' di "luce" ad una piazza già agonizzante di suo.
Sappiamo che col tempo, dovremo fare l'abitudine anche a questo "vuoto", come l'abbiamo già dovuta fare per altre realtà, ma sia di consolazione a Marina, Luciano, Giorgio e Luisa che rimarranno un ricordo piacevolissimo per tutti i loro Clienti.
(in zona si vocifera che la Mary abbia pronto lenzuolo e valium)
Luisa e Marina desiderano ringraziarla pubblicamente per tutti i caffè e i cappuccini che ad una certa ora portava...
Ognuno di noi li ricorderà a modo suo, in base al rapporto che gli stessi erano riusciti ad instaurare.
Luisa, per esempio, ama ricordare che è certa che Giorgio non era solamente "el fruttaròlo", ma anche "uno psicologo", "un confessore"...
Per le donne, sapere che arrivava Giorgio, con il quale potevano "confessarsi" o chiedere anche qualche consiglio... era un appuntamento irrinunciabile. Aveva una parola per tutti, disponibile, sempre allegro con quel sorriso accattivante e la battuta scherzosa sempre pronta. Era anche l'amicone e il "Babbo Natale" dei bambini che li faceva salire sul camion e non scendevano mai a mani vuote... qualche fragolina, una pesca, qualche bagigio, una banana...
Non era solo "el fruttaròlo". Era l'Amico che si provava gioia nell'attenderlo. Era diventato un'istituzione!
Chissà ora con la Fausta ad esempio, quante cose sospese avranno da terminare, ora che anche lei da poco è passata a miglior vita! E a conferma di quanto afferma Luisa, basta ricordare con quante testimonianze d'affetto lo hanno salutato a Pedescala e non solo... quando è transitato per l'ultimo saluto! Commovente veramente!
Se lo incrociavi per strada, mai mancava di farti i fari o una strombazzata. Ci riconosceva tutti e noi lui, specie negli ultimi tempi che aveva il camion bianco con la centina gialla... inconfondibile! I colori del Vaticano! Il colore giallo gli si addiceva, perchè lui era veramente un "Essere solare".
Luciano, rispetto al fratello Giorgio, era di carattere più riservato e schivo, ma era lui il perno dell'attività ed è stato lui ad iniziarla. Insomma era lui "il Boss"... Marina e Luisa, amano definirlo "un Orso buono" sempre educato e rispettoso del prossimo al quale non faceva mai mancare un sorriso specialmente all'Anziano o a un bimbo.
Marina mi ripeteva molto spesso: "Varda... a gò du Fradèi che i zè diversi fra luri, ma i zè tanto bravi e boni come el pan e se volèmo tanto ben!"
E anche Luisa, poco prima di Natale, parlando di striscio di Luciano aveva la voce rotta dalla commozione e mi esaltava la bontà d'animo, la disponibilità e l'aiuto che sempre da lui riceveva!
Mi sia consentito di aggiungere (e non è una sviolinata) che la frutta e verdura che vendevano era veramente di qualità con prezzi contenuti. Tante volte mi sono trovata assieme a persone da fuori paese che facevano buona scorta di frutta e verdura osannandone qualità e prezzo. Credo si meritino che sia sottolineato anche questo importante aspetto!
I fratelli Pesavento sempre attenti alla qualità!
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Giorgio e Luisa presenti al mercatino di Forni |
Tramite il blog, Luciano, Marina e Luisa desiderano ringraziare TUTTI I CLIENTI che in questi 42 anni hanno accordato loro fedeltà e fiducia.
Inevitabile che pure loro non stiano facendo "i salti di gioia"... il dispiacere che provano è tangibile, ma spesso la vita impone delle scelte e si è costretti a seguire il suo fluire...
(Carla Spagnolo)
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Il loro sorriso resterà sempre nei nostri cuori ♥️
RispondiEliminaGrandi bravissimi con tutti
RispondiEliminaIl mio sentito grazie a Marina, fratelli e cognate per l'attenzione riservata sempre anche a chi non poteva più recarsi di persona in negozio, offrendosi di consegnare la spesa a casa.
RispondiEliminaMarisa
Un ringraziamento ai fratelli Pesavento sempre bravi e gentili con tutti.Auguri di Buone Feste a TT voi.katia Bernar e famiglia.
RispondiEliminagrandi Pesavento unici... buona rendita e abbiate cura di voi. Grazie. Piero
RispondiEliminaun abbraccio ai miei cugini che chiudono le attività di negozio e ambulanti di frutta verdura ..sempre una pagina di storia che si chiude.. lode lode lode ad impegno e dedizione
RispondiEliminaun abbraccio ai miei cugini che chiudono (per maturata età pensionabile) le attività di negozio e ambulanti di frutta verdura ..sempre una pagina di storia che si chiude.. lode lode lode ad impegno e dedizione
RispondiEliminaTanti progetti montagna, piccoli comuni, tanti tavoli di concertazione, tante riunioni, tante ampie visioni, tante unità di intenti, tante promesse e ciacole di politici vicini e lontani. Questa è la sconfitta!
RispondiEliminaSi, un inesorabile lento decadimento, aggravato da un'assenza istituzionale a dir poco imbarazzante.
EliminaÈ appena passato il camioncino dei formaggi, di ritorno dal mercato di Arsiero. Pochi acquirenti...due...che tristezza. Uno scambio di parole: " ...È dura, non ci si sta dentro, i supermercati hanno prezzi troppo bassi, prendono per il collo i produttori e riescono a spuntare prezzi concorrenziali, il negozietto non ce la fa...". Allora, non é solo un problema di amministrazione comunale latitante, che non fa nulla per rivitalizzare il centro, la piazza, dopo la chiusura dell'ultimo negozio. È un problema anche di testa dei consumatori, nostra. Che preferiamo spostare l'auto, andare nei centri commerciali, al supermercato. E intanto i negozietti di paese spariscono e sparisce la loro competenza gastronomica (attenti a scegliere prodotti buoni e genuini, locali), sparisce la relazione umana (supermercati impersonali e anonimi). E quando saremo vecchi? Quando non potremo più utilizzare l'auto, come faremo? Credo che anche noi cittadini dovremmo fare la nostra parte, "aiutando" i piccoli negozi di vicinato, le botteghe, di ogni genere, a sopravvivere, acquistando da loro. Sono più cari? Forse sì, ma di certo a fronte di qualche euro in più garantiscono un servizio ed una qualità maggiori.
EliminaI Fratelli Pesavento....la boutique della frutta...una perdita inestimabile. Grazie per tutti questi anni di vero servizio. Ci mancherete. Grazie Luciano...un caro ricordo x GIORGIO.
RispondiEliminaUna vita vissuta con umiltà, onestà e dedizione al lavoro, come direbbe mio padre e loro zio Davide Pesavento, lasciano un buon profumo , che è quello che conta e rimane. Abbracci . Noris Pesavento
RispondiEliminaVisto che habito un po fuori dal centro della contra,qualche volta non sentivo il clacson di Luciano e allora delle persone attenzione mi venivano a dirmi " Giulio guarda che le su Luciano"
RispondiEliminaEra sempre un piacere andare al suo incontro ,anche se qualche volta non comperavo niente,pero si faceva una chiacchierata,e così ci ritroviamo con un vero piacere.Luciano era per me il cemento,che faceva il legame fra la gente di tutte le contra nelle quali passava,e no parlo della sua grande utilita per la frutta ,verdura più tutto il resto.Una volta ho havuto il privilegio di accompagnarlo nella sua " tournée" su per Lavarone: Mi ricordo che le fermate erano più di 40 forse 50 incredibile tutti lo attendevano come un messia,era indispensabile era lui con la sua disponibilità,con la sua gentilezza,veramente un viaggio passione e di scoperte per me.Mi ricordo che dopo aver mangiato e per preparare il giro del pomeriggio ,andava lì tra il lago e i Nosellari sotto un pino,faceva un piccolo "pisolino" riposo ,poi riempiva le casette con la sua riserva e così ripartiva per tutto il pomeriggio fino a più ora...Qualche volta certi albergatori lo chiamavano anche alla sera tardi ,e questo in qualsiasi periodo per portagli su verdura o frutta.Non so forse qualcuno altro verrà?? però non sarà Luciano ,lo penso veramente perché la vita è così ,e una persona gentile,generosa e disponibile.Li ai Lucca si fermava in 2/3/4 posti diversi ,spesso quando era disponibile andavamo mangiarsi qualche cosa insieme,mi ha fatto scoprire "l'anima nera" grazie Luciano.Ci mancherai Luciano ai Lucca,ma spero che si ritroveremo con un buon spritz e qualche contorno che hai i segreti,grazie ancora Luciano e come si dice qui in Francia . Bon vent Luciano con simpatia e amicizia Giulio dai Lucca.
Siamo ancora fortunati: in piazza abbiamo ancora il medico e il prete...
RispondiEliminaÈ più avanti verso i Righele il lusso (visto le spese) di un cimitero!
EliminaLa tristezza che invade l'animo quando qualche attività chiude, è grande...è ai giorni nostri, con leggi e burocrazia, nessuno ha il coraggio di aprire qualcosa di nuovo. Quando si chiude una serranda, è la chiusura di un'epoca. Grazie alla famiglia Pesavento per il servizio di tanti anni, specialmente a Giorgio che tengo sempre nel cuore. . Lucia
RispondiEliminai fra.lli Pesavento, con le loro rispettive famiglie, hanno dimostrato che si può fare imprenditoria e commercio con onestà e semplicità, coltivando l'amicizia e il buon servizio alla comunità. Per questo un doppio grazie
RispondiEliminaUna nota di merito va anche alla Carla, che con passione e senso umoristico ha steso la cronologia di 42 anni di attività della botegheta dei fra.lli Pesavento frutta e verdura poi altro ancora. Grazie Rinaldo
Tanti sacrifici e tanto lavoro, da ammirare e lodare, ora un meritato riposo, con la certezza di avere la stima di moltissime persone
RispondiEliminaGià sento la mancanza... Ieri avrei atteso Luciano come ogni anno ed invece... che tristezza il doversi abituare anche a questa nuova realtà. Un saluto ai fratelli Pesavento e BUONA CONTINUAZIONE a tutti i lettori del blog.
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