martedì 6 dicembre 2022

Chi prende il caffè con me?





«Il latino è una lingua precisa, essenziale. Quando inizierà l’era dei demagoghi, dei ciarlatani, una lingua come quella latina non potrà più servire e qualsiasi cafone potrà impunemente tenere un discorso pubblico e parlare in modo tale da non essere cacciato a calci giù dalla tribuna. E il segreto consisterà nel fatto che egli, sfruttando un frasario approssimativo, elusivo potrà parlare per un’ora senza dire niente.» (Guareschi)

Ma a cosa serve studiare il latino, ecco cosa si domandano gli studenti. Il latino, sostengono in molti, è obsoleto, superato. E non voglio negarlo, lo studio del latino richiede fatica, ma è proprio questo il punto. Insegna ai giovani a dedicare tempo e concentrazione a qualcosa. Insegna loro, nell’era del “tutto e subito”, l’arte della pazienza, la perseveranza.

Certo, il latino non vi sarà di alcun aiuto nei lavori che farete. La scuola però non deve, e non mi vergogno ad essere idealista, non dovrebbe soltanto preparare a un futuro lavoro, essere una fornace di futuri operai, futuri dipendenti o futuri manager, di bravi tecnici cioè, uomini con grandi competenze, ma privi di «idee generali, di cultura generale,» uomini come li chiamava Gramsci «senza anima, ma solo esseri dall'occhio infallibile e dalla mano ferma.»

Che vantaggi comporta nella vita di tutti i giorni aver letto Seneca, Cicerone, Orazio o il Simposio di Platone? Nessuno, se pensate in termini di utilità, di guadagno, di profitto. Oggi tutto ciò che non può essere comprato, venduto, ostentato viene giudicato inutile. Perché? Perché al sistema non servono uomini pensanti ma macchine. Non servono i filosofi, non servono i pensatori, non servono gli artisti, ma soltanto operai altamente qualificati. Di cosa ci parlano invece gli autori latini? Del significato della vita e della morte, dell’onore, della bellezza, della lotta per l’immortalità. Serve imparare tutto questo? Decidetelo voi.

G. Middei




1 commento:

  1. Ascoltate Giorgio Laneve in "L'asinello del somaro"
    a proposito del Latino ...

    Asinello del somaro
    È una perla di scolaro
    Quando è l'ora della scuola
    Gli vien spesso mal di gola
    Solo i giorni di vacanza
    Lascia in tempo la sua stanza
    Sì però, combinazione
    In quei dì non c'è lezione

    Asinello del somaro
    È tal perla di scolaro
    Che un geniale giornalista
    Gli richiede un'intervista
    Per saper quale materia
    Sia più utile e più seria
    Per saper quale materia
    Sia più utile e più seria

    Lui risponde: "La grammatica
    Veramente è un po' antipatica
    E fra tutte l'aritmetica
    Si può dir la più bisbetica
    Con le date poi la storia
    Chiede troppo alla memoria
    Il latino non mi garba
    Mi fa crescere la barba
    E lo studio del francese
    Da mandarsi al suo paese
    Col disegno poi son guai
    È noioso quanto mai
    La ginnastica mi sembra
    Che mi stanchi un po' le membra
    Ma dovendo giudicare la materia da premiare
    Si dovrebbe, a mia opinione
    Preferir la ricreazione"

    Asinello del somaro
    È una perla di scolaro
    È una perla di scolaro
    Asinello del somaro
    Ma è fortuna, non vi pare
    Che le perle siano rare
    Ma è fortuna, non vi pare
    Che le perle siano rare

    RispondiElimina

Girovagando

  Il passo internazionale “Los Libertadores”, conosciuto anche come Cristo Redentore, è una delle rotte più spettacolari che collegano l...