martedì 21 giugno 2022

Chi prende il caffè con me?

 



Tobia e Woodstock, entusiasti e fedeli a tutto quanto è tradizione, stanno pianificando la raccolta di fiori ed erbe aromatiche (cestini, luoghi).😊😊😊
 




Le tradizioni più belle del mese di giugno sono: la barca di San Pietro, l'acqua di san Giovanni e l'olio di iperico.
La barca di San Pietro “nasce” di notte e precisamente tra il il 28 e il 29 giugno. La tradizione vuole che, in questa notte, si prenda una caraffa o un barattolo e che si versi dell’acqua al suo interno. Poi si fa scivolare delicatamente un albume d’uovo che, lentamente, andrà sul fondo della brocca. Infine, si lascia il barattolo sul balcone, sul davanzale o sul prato in giardino per tutta la notte così da assorbire la rugiada. L’albume tende a cristallizzarsi e conferisce all’acqua una forma che ricorda una barca o un veliero. Secondo la leggenda, questo accade perché, durante la notte, San Pietro, il quale era un pescatore, viene a soffiare nella caraffa. La tradizione contadina, interpreta le diverse forme del veliero: se le vele si mostravano aperte, allora ci sarebbe stato un buon raccolto, in caso contrario invece, si parlava di cattivo auspicio.
L’acqua di san Giovanni, ovvero un’acqua “magica” viene invece preparata nella notte di San Giovanni, a cavallo fra il 23 e il 24 giugno. La preparazione è molto semplice perché basta raccogliere, durante la giornata del 23 giugno, dei fiori o delle erbe, come l’iperico, la lavanda, la menta, i petali di rosa, il rosmarino, e così via. La sera del 23 al tramonto, immergete il mazzetto di fiori ed erbe raccolte in una bacinella di acqua e lasciate la bacinella tutta la notte sul balcone, o comunque all’aperto, in modo tale da poter raccogliere la ‘mistica’ rugiada. Al mattino poi, lavatevi le mani e la faccia con questa acqua profumatissima.
L’olio di San Giovanni è l’oleolito di iperico, un prodotto naturale utilizzato per la cura della pelle grazie alle sue proprietà cicatrizzanti, antisettiche, emollienti e antinfiammatorie.
Si ricava dalla macerazione dei fiori raccolti tradizionalmente a partire dal 24 giugno, giorno in cui si festeggia San Giovanni. Per prima cosa separiamo i fiori dai gambi e raccogliamo i fiori in un barattolo di vetro. Stacchiamo tutto l’apice fiorito, inclusi i boccioli ancora chiusi. A questo punto, versate l’olio evo lasciando circa 3 dita di “spazio” e lasciate macerare l’iperico al sole per circa un mese: già dopo pochi giorni si noterà che l’olio ha assunto il caratteristico colore rosso o arancio. Trascorso il mese, filtrate l’olio e conservatelo al riparo dal sole in un contenitore dal vetro scuro con chiusura ermetica. Sin dall’antichità rappresenta un rimedio naturale per scottature e ustioni avendo azione cicatrizzante, disinfettante e lenitiva. Comunque se per le due prime tradizioni non c'è alcun danno a prepararle ed usarle, specie l'acqua dei fiori di S. Giovanni, con quest'ultima tradizione è bene stare molto attenti: si potrebbero verificare spiacevoli allergie o altri problemi.
Meglio acquistarlo, già pronto, in erboristeria.
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Tobia spiritoso



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