Arrivano 2 nuovi primari all’ospedale di Santorso e tra
giugno e luglio è prevista anche la nomina del direttore della struttura
sanitaria. Ma non sono le uniche, positive novità, per il distretto 2
della Ulss 7 Pedemontana, perchè i comuni di riferimento non si vedranno
più costretti a versare soldi a sostegno dei malati psichiatrici
cronici, che tornano a carico della Sanità per la quota che eccede la
loro pensione sociale.
Lo hanno comunicato i vertici della Sanità locale e regionale ieri
sera a Thiene, durante un incontro a tema ‘Come valorizzare l’ospedale
di Santorso garantendo servizi di qualità’, che aveva come ospite e
relatore Domenico Mantoan, direttore generale della Sanità veneta.
Presenti, oltre al direttore generale della Ulss 7 Giorgio Roberti,
accompagnato in platea dai vertici della sua direzione, il presidente
della conferenza dei sindaci del distretto 2 Alto Vicentino Robertino
Cappozzo e molti sindaci del territorio: Giovanni Casarotto (Thiene),
Valter Orsi (Schio), Franco Balzi (Santorso), Sandro Maculan (Zugliano),
Maria Teresa Sperotto (Fara Vicentino), Ruggero Gonzo (Villaverla),
Fabrizio Parisotto (Montecchio Precalcino), Umberto Poscoliero (San Vito
di Leguzzano) e Claudio Guglielmi (Valdastico).
Un incontro organizzato da Lions Club Thiene e Schio, Lions Club
Thiene Host e Rotary Club Schio Thiene, che hanno unito le forze per
avere risposte concrete da chi la Sanità la gestisce direttamente.
Sotto i riflettori l’ospedale di Santorso e il timore che venga
surclassato da quello di Bassano, che politicamente ha più peso e al
momento evidenzia minori criticità rispetto alla struttura che fa
riferimento all’Alto Vicentino, dove si lamentano carenza di primariati e
fughe verso altre Ulss.
Una questione annosa, quella del livello omogeneo tra i due ospedali,
vissuta da subito con rivalità nel territorio, tanto che non appena si
perde un ‘pezzo’ in una struttura e si acquisisce nell’altra, si grida
alla “probabile chiusura di Santorso”. Niente di tutto questo.
“Il project financing è garanzia che l’ospedale continuerà ad esserci
– ha spiegato Mantoan – Con il modello stabilito dalla Ulss 7
Pedemontana, cioè con i due ospedali spoke di Santorso e Bassano (che
per l’assistenza complessa hanno come hub di riferimento Vicenza), se
mancano i primari bisogna nominarli perché le due strutture devono
rimanere di pari livello, come deciso dai sindaci e concordato con la
Regione”.
Una eventuale ‘rivoluzione’ degli ospedali della Ulss 7, su modello
Veneto Orientale (quella del mare), comporterebbe una divisione di
compiti tra i due ospedali, uno dei quali sarebbe destinato alla
medicina e l’altro alla chirurgia. Ipotesi che per il momento i sindaci
non prendono in considerazione e tantomeno la Regione, che come ha
sottolineato Mantoan, segue le loro indicazioni, visto che i tecnici
danno i consigli poi la politica trova la quadra per applicarli.
“E’
stato stabilito che Santorso e Bassano rimangano 2 ospedali spoke
fotocopia, destinati a servire i circa 200mila utenti dei loro
rispettivi territori. La Ulss 7 è anomala e di conseguenza la sua
gestione è più difficile, ma sta a voi decidere se volete mantenere
questo modello – ha spiegato Mantoan ai sindaci, lasciando intendere con
il tono di non essere pienamente d’accordo – Se decidete di cambiare e
fare una programmazione diversa, fate una proposta in Regione, noi siamo
a disposizione. L’idea di cambiare, se mai ci sarà, dovrà partire dal
territorio, a Venezia non abbiamo nessuna intenzione di fare modifiche.
L’unico mandato che mi sento di darvi è quello di non avere fughe”.
Difficoltà generale delle Ulss, piuttosto, la fuga dei medici verso
le strutture private, che possono attrarre con stipendi accattivanti.
Medici che si spostano e portano con loro anche i pazienti affezionati.
E per chi pensava che la superstrada Pedemontana rappresentasse
un’occasione per avere più utenti, la mazzata: “Una viabilità ottimale
attrae, ma è utile anche per fuggire – ha detto il numero 1 della Sanità
veneta – Alla Regione non importa se i pazienti si spostano da una Ulss
veneta verso un’altra Ulss veneta, il problema nasce quando migrano
fuori regione. Vicenza, che è l’hub di riferimento, è uno dei migliori
ospedali d’Italia. Santorso ha avuto una flessione negli ultimi 3 anni,
ma il bilancio è a pareggio”.
Investimenti su medicina territoriale, sociale, prevenzione e non
solo ‘ospedale’, sono la chiave per la tenuta della Sanità locale
secondo Mantoan.
“Una Ulss piccola dà risposte migliori”, il commento di Robertino
Cappozzo, a cui è seguito Giovanni Casarotto che ha invocato la nomina
dei primari che mancano a Santorso e la soluzione dei problemi causati
da sovraffollamento del pronto soccorso, lunghezza delle liste d’attesa e
carenza di medici per la mancata programmazione a livello nazionale.
“Le fughe incidono sul livello di prestazione dei reparti – ha
commentato Valter Orsi – Sono preoccupato per i continui tagli e la
ricaduta di costi, che prima erano a carico del sanitario (regione) e
ora vengono riversati sul sociale (comuni)”.
A rasserenare i sindaci dell’Alto Vicentino, stanchi i chiedere
contributi ai cittadini per colmare le lacune dell’assistenza sociale,
ci ha pensato Mantoan, che parlando dei malati psichiatrici cronici ha
detto: “Aumentano le residenze sanitarie per gli psichiatrici cronici,
che al 70% saranno in carico alla Sanità e al 30% al Sociale, quota che
vene interamente coperta con la loro pensione. Per quanto riguarda
questa patologia, non c’è più nulla a carico dei comuni”.
L’intervento del direttore generale Giorgio Roberti, ha chiarito
infine le perplessità sulle nomine dei primari: “Tra giugno e luglio
sono previste le nomine del primario di Psichiatria e del direttore
dell’ospedale. Seguirà l’apertura del bando per la nomina del primario
di Anatomia Patologica. Alcune fughe sono fisiologiche, verso l’ospedale
hub, soprattutto per ortopedia (il primario a Santorso è in
aspettativa) e chirurgia. Recentemente sono aumentati i trasferimenti
ad Altavilla per radiologia e diagnostica. Si stanno studiando volumi
per equipe e per medico, in ogni caso gli obiettivi sono stati
raggiunti”.
Anna Bianchini-AVOL
e voi credete a questo sig. Mantovan provate a chiedere ai dipendenti dell'xe ulss di montecchio e ai dipendeti dell'ex ulss 4 alto vicentino quando faceva il direttore, le cazzate che si inventava e che non servivano a niente, ma fin che si appoggiano a determinati partiti politici è facile fare carriera .ma chi lo ha conosciuto bene sa che vale di più uno non studiato ma con il senso della praticita che questo quà
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