sabato 12 maggio 2018

A Villa Montanina di Velo d'Astico - "un'Alba di Pace" -








L’uomo, da sempre libero di agire nel bene o nel male, ha saputo nei secoli e in tante occasioni, dare il peggio di sé stesso portando a questa nostra terra, morte, dolore, distruzione, pianto, terrore…
Quando ai nostri giorni sentiamo ancora e sempre più spesso parlare di guerra, quando vediamo trasmesse immagini di distruzione e di morte, non possiamo fare a meno di pensare che nonostante la storia sia maestra, l’uomo non ha ancora imparato…
Ricordare, riflettere, sperare: queste le parole che hanno fatto muovere un ingranaggio che ha portato all’ideazione e alla realizzazione di un pomeriggio speciale. 
Nel ricordo della grande Guerra, ma con lo sguardo rivolto alla Pace, il Coro di S.Ubaldo di Lago di Velo, ha organizzato in un luogo dove si respira pace e tranquillità, un momento particolare dove ritrovarsi, ascoltare, pensare…
Domenica 6 maggio 2018, alle ore 17,00 è iniziato un piccolo percorso fatto di racconti, poesie, canti, gesti che, per un ora e mezza, hanno avuto l‘attenzione, il silenzio e l’approvazione, dei tanti presenti arrivati alla Montanina.
Preparato nei minimi dettagli dalla direttrice del coro, Federica Bonetti insieme ai suoi tanti collaboratori, questo “ricordare” è stato sicuramente gradito a tutti, perché il programma è stato ricco, ma allo stesso modo semplice e ha saputo arrivare al cuore, cercando di far meditare quanti si sono messi all’ascolto.
I canti del coro, la musica della fisarmonica eseguita con vera passione da Marcello Grandesso, insegnante in Accademia Musicale di Schio, i brani letti con sentimento da alcuni coristi, la presenza del Gruppo Alpini Velo d’Astico e Seghe di Velo, hanno reso veramente completo questo ritrovarsi per non dimenticare.
Dalla Guerra alla Pace, questa frase semplice, ma allo stesso tempo molto forte, si è fatta reale attraverso un’immagine, una grande stampa che rappresentava soldati e guerra, è diventata lentamente, un quadro colorato che inneggiava alla pace.
Finito ogni canto, un alpino ha portato un pezzo di puzzle sovrapponendolo all’immagine, così che alla fine i colori della pace hanno occupato il posto del grigiore della guerra. Credo che momenti come quello proposto alla Montanina, siano da portare ovunque perché il ricordare e fare memoria, siano da tenere presenti sempre e non solo in occasioni particolari.
Un grande grazie alla Congregazione delle Suore Passioniste di San Paolo della Croce che gestiscono un luogo caro a tante persone, al coro S.Ubaldo, al fisarmonicista, al tecnico audio, ai gruppi Alpini che grazie alla generosità, all’impegno e alla volontà si sono attivati per organizzare questo momento particolare e diverso dai soliti.
Alla maestra del Coro, Federica Bonetti, che da perfetta padrona di casa ha presentato e diretto i brani, un grazie immenso perché sa trascinare e infondere nelle persone la voglia di fare, di migliorarsi, di mettersi in gioco, di “dare” ognuno a proprio modo, qualcosa di sé, che unito agli altri è un ingranaggio che muove un gruppo, una squadra, un coro che guarda sempre al futuro, tenendosi per mano.
Lucia Marangoni


1 commento:

  1. Grazie di cuore per aver compreso appieno e riportato con mirabile sensibilità il senso profondo del nostro progetto corale!

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