L’uomo,
da sempre libero di agire nel bene o nel male, ha saputo nei secoli e
in tante occasioni, dare il peggio di sé stesso portando a questa
nostra terra, morte, dolore, distruzione, pianto, terrore…
Quando
ai nostri giorni sentiamo ancora e sempre più spesso parlare di
guerra, quando vediamo trasmesse immagini di distruzione e di morte,
non possiamo fare a meno di pensare che nonostante la storia sia
maestra, l’uomo non ha ancora imparato…
Ricordare,
riflettere, sperare: queste le parole che hanno fatto muovere un
ingranaggio che ha portato all’ideazione e alla realizzazione di un
pomeriggio speciale.
Nel ricordo della grande Guerra, ma con lo
sguardo rivolto alla Pace, il Coro di S.Ubaldo di Lago di Velo, ha
organizzato in un luogo dove si respira pace e tranquillità, un
momento particolare dove ritrovarsi, ascoltare, pensare…
Domenica
6 maggio 2018, alle ore 17,00 è iniziato un piccolo percorso fatto
di racconti, poesie, canti, gesti che, per un ora e mezza, hanno
avuto l‘attenzione, il silenzio e l’approvazione, dei tanti
presenti arrivati alla Montanina.
Preparato
nei minimi dettagli dalla direttrice del coro, Federica Bonetti
insieme ai suoi tanti collaboratori, questo “ricordare” è stato
sicuramente gradito a tutti, perché il programma è stato ricco, ma
allo stesso modo semplice e ha saputo arrivare al cuore, cercando di
far meditare quanti si sono messi all’ascolto.
I
canti del coro, la musica della fisarmonica eseguita con vera
passione da Marcello Grandesso, insegnante in Accademia Musicale di
Schio, i brani letti con sentimento da alcuni coristi, la presenza
del Gruppo Alpini Velo d’Astico e Seghe di Velo, hanno reso
veramente completo questo ritrovarsi per non dimenticare.
Dalla
Guerra alla Pace, questa frase semplice, ma allo stesso tempo molto
forte, si è fatta reale attraverso un’immagine, una grande stampa
che rappresentava soldati e guerra, è diventata lentamente, un
quadro colorato che inneggiava alla pace.
Finito
ogni canto, un alpino ha portato un pezzo di puzzle sovrapponendolo
all’immagine, così che alla fine i colori della pace hanno
occupato il posto del grigiore della guerra. Credo che momenti come
quello proposto alla Montanina, siano da portare ovunque perché il
ricordare e fare memoria, siano da tenere presenti sempre e non solo
in occasioni particolari.
Un
grande grazie alla Congregazione delle Suore Passioniste di San
Paolo della Croce che gestiscono un luogo caro a tante persone, al
coro S.Ubaldo, al fisarmonicista, al tecnico audio, ai gruppi Alpini
che grazie alla generosità, all’impegno e alla volontà si sono
attivati per organizzare questo momento particolare e diverso dai
soliti.
Alla
maestra del Coro, Federica Bonetti, che da perfetta padrona di casa
ha presentato e diretto i brani, un grazie immenso perché sa
trascinare e infondere nelle persone la voglia di fare, di
migliorarsi, di mettersi in gioco, di “dare” ognuno a proprio
modo, qualcosa di sé, che unito agli altri è un ingranaggio che
muove un gruppo, una squadra, un coro che guarda sempre al futuro,
tenendosi per mano.
Lucia
Marangoni
Grazie di cuore per aver compreso appieno e riportato con mirabile sensibilità il senso profondo del nostro progetto corale!
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