mercoledì 23 maggio 2018

I "miracoli" di Internet...

Se il 22 febbraio 1888, alla partenza per il Brasile, qualcuno avesse predetto ad Isidoro Lucca e Maria Onesta Bonifaci che dopo esattamente 127 anni... si sarebbe parlato ancora di loro con la possibilità, grazie ad Internet, di rendere la loro storia visibile al mondo intero, sicuramente quel “qualcuno” sarebbe stato preso per pazzo! 
Ma... se è vero che le vie del Signore sono infinite... prendetevi il tempo di leggere questa storia!


*§*§*§*

Il 21 gennaio scorso mi giunge dal Brasile una mail un po' particolare.

Mi scrive PEDRO ERNESTO TRICHES LUCCA junior, se potevamo aiutarlo ad apporre ulteriori tasselli per poter completare il mosaico delle sue origini italiane e precisamente da San Pietro.



Tento di riassumere un po' la storia:
 
 


Nel lontanissimo 1888, esattamente il 22 febbraio, ISIDORO LUCCA, sua moglie MARIA ONESTA BONIFACI e i loro figli GIOBATTA ANTONIO di anni 3 (nato a Rotzo il 25-5-1884) e GIUSEPPE GIOVANNI di anni 2 (nato a Rotzo il 30-1-1886), salparono dal porto di Genova con la nave GIAVA diretti in Brasile. 


Nelle loro misere valigie (o qualche lembo di stoffa annodata?) sicuramente tanti sogni, ma soprattutto la speranza di poter andare incontro ad un futuro migliore.

 


Arrivarono a destinazione il 21 marzo 1888 e si stabilirono nella città di Encantado nel Rio Grande do Sul ed ebbero poi, oltre a Giobatta e Giuseppe nati in Italia, altri 4 figli: VALENTIN (18.11.1888) – ANTONIO (1890) – MARIA (1892) – OLINDA (1904).





 
VALENTIN LUCCA si sposa con CATHERINE RADAELLI di origine italiana ed hanno 10 figli: LUIZ ISIDORO (1910) – JOSE' AUGUSTO (1) (1912/1913) - JOSE' AUGUSTO (2) (1914) – AURELIO (1926-2002) – AURELIA (1929) – ITALO (+) – FRANCISCO (+) – MARIA HONESTA (+) – OLINDA (+) – PERCIO (+) -

A quel tempo le coppie erano incentivate dal Governo a fare tanti figli perché in cambio ricevevano della terra.


VALENTIN muore giovane, “40-46 anni” e la moglie Catherine Radaelli si sposta con i figli a IRAI (nell'ovest del Rio Grande do Sul).



AURELIO LUCCA, (1926-2002) figlio di VALENTIN sposa LOURDES TOMBINI (1937-1982) e si trasferisce a PALMITOS, nello Stato di Santa Catarina, fino alla sua morte.

(IRAI e PALMITOS sono vicini, divisi solo dal fiume Rio Uruguay).

Hanno 5 figli: MARILENE – AUREA – MARIA APARECIDA – AURELIO VALENTIN – CATARINO - 


 



MARILENE LUCCA (1956) si sposa con PEDRO ERNESTO TRICHES senior (1951) (di origini italiane, suo papà è originario di Santa Giustina nel bellunese e la mamma da Cernusco sul Naviglio – MI) e hanno 2 figli:

PEDRO ERNESTO TRICHES LUCCA junior (1978) e FELIPE (1982).









Ecco, PEDRO ERNESTO TRICHES LUCCA junior è la persona che mi ha inviato la mail. 








MARILENE è sua mamma, AURELIO era suo nonno, VALENTIN il suo bisnonno e ISIDORO il suo trisavolo.

Mi chiede aiuto per trovare i documenti di nascita, battesimo, comunione, cresima, matrimonio dei suoi trisavoli. Mi sono attivata presso il Comune e la parrocchia, ma con esiti deludenti in quanto, per quanto riguarda i certificati di battesimo, comunione, cresima, matrimonio, Adriano mi informa che tutto quello che è antecedente al 1919 è andato tutto perso o bruciato a causa della Grande Guerra. In Comune di Valdastico, Manuela (che ringrazio tantissimo per la disponibilità) non è riuscita a trovare i nomi in nessun registro. Ha però telefonato al Comune di Rotzo e abbiamo trovato solamente il certificato di matrimonio con la data: 1 luglio 1883. Non c'erano le date di nascita, bensì scritto solamente “di anni 22” per entrambi. Il Comune di Rotzo possiede dati solo fino al 1871. Sicchè di certo siamo venuti a conoscenza che erano nati entrambi nel 1861 e si erano sposati il 1.7.1883. Infatti Pedro mi scriveva che nel 1888 quando partirono dall'Italia avevano 27 anni. 
Sono deceduti, ISIDORO l'8.2.1929 a 68 anni e MARIA ONESTA il 17.10.1937 a 76 anni.



Ora PEDRO ERNESTO TRICHES LUCCA junior vive a Brasilia ed è sposato con MOEMA HENRIQUES di origini Indiane Portoghesi Spagnole. Per il momento non hanno figli.

Suo papà si era dovuto trasferire lì, perchè funzionario del Governo. Anche PEDRO jr. lavora attualmente per il Governo.

PEDRO ERNESTO TRICHES LUCCA junior è praticamente italiano al 100%. 



Mi scrive che quasi TUTTI gli abitanti di Encantado, Irai e Palmitos sono al 100% di origine italiana. Diverse Persone parlano ancora il dialetto veneto di quel tempo che loro chiamano “taliàn”.

Dice che tutta la sua famiglia si sente un po' italiana. La loro cultura e tradizioni hanno molte caratteristiche con il popolo del nord Italia. Purtroppo molte delle Persone che a quel tempo raggiunsero il Brasile erano analfabeti ed hanno quasi completamente perso i contatti con i loro parenti in Italia. M'informa che c'è attualmente un movimento che vuole separare gli Stati del Rio Grande do Sul e Santa Catarina dal Brasile. Questi stati sono abitati per lo più da discendenti italiani e tedeschi e desiderano conservare la memoria degli antenati addottando usi e costumi italiani e tedeschi.


 
Pedro ama molto viaggiare, è stato 3 volte in Italia e in Italia si è sempre sentito a suo agio perchè ha notato che le abitudini della sua famiglia erano molto simili alle nostre. Apprezza molto la nostra cucina: formaggi, salumi, vino, polenta ecc..., gesticola molto con le mani come facciamo noi italiani, e tante altre cose.



Le case nelle città di Irai e Palmitos assomigliano molto alle nostre case; nonostante la distanza notevole e il tempo trascorso, hanno molte cose in comune.


Attualmente, Encantado, Palmitos ed Irai si stanno spopolando, un po' una realtà simile alle nostre Valli e le Persone si stanno spostando nelle grandi città del Brasile in cerca di occupazione.
Quando verrà la prossima volta in Italia, non mancherà di visitare San Pietro e avrebbe piacere di conoscere, se possibile, qualche lontano discendente dei suoi trisavoli. 
Chiedevo a Pedro se avesse contatti con i discendenti degli altri figli di Isidoro o se avesse qualche notizia. Mi dice che sua Mamma ha contatti con le figlie di Aurelia Lucca (che è ancora viva) e che consultando dei siti appositi sa che LUCCA GIUSEPPE, figlio di Isidoro si è sposato il 29.2.1908 con Anselma Bigliardi a Encantado. Purtroppo tutto qui, il resto si è perso nella notte dei tempi...


Se qualcuno che legge il Blog, anche con l'aiuto di un passaparola, riuscisse ad avere ancora più informazioni di quelle che sono riuscita a reperire io, Pedro ne sarà sicuramente felice!





Lino Bonifaci, interpellato, mi viene in aiuto con un piccolo tassello: I "LUCCA" partiti alla fine del 1800, erano originari della Contrada Valeri, perchè sono stati i "LUCCA" a fondare i Valeri. La moglie di Isidoro quasi certamente era una "Baisa".




 




Quando vi capiterà di andare al cimitero di San Pietro, sul lato destro della chiesetta, a fianco dei loculi, c'è una lapide con i nomi delle famiglie che partirono a fine 1800 per il Brasile e troverete anche il nome di LUCCA ISIDORO che penso sarà sicuramente felice che, dopo 127 anni, grazie a un suo Pro-Pronipote, paziente e determinato, fiero delle sue pur umili origini, si sia parlato ancora di lui e della sua discendenza.







Io provo a coltivare un sogno: che questo "contatto" sia il primo di una lunga serie... Staremo a vedere gli sviluppi... 
Sarebbe bellissimo che questo post fosse letto da qualche discendente in Encantado, Irai, Palmitos, Porto Allegre o comunque nella zona ad alta concentrazione di Italiani delle nostre zone. Chissà mai di che storie saremmo ancora capaci di venire a conoscenza... 
Quanti cognomi del nostro Paese ci saranno in quest'area? BONATO - BONIFACI - FONTANA - GIACOMELLI - GIANESINI - LORENZI - LUCCA - MARANGONI - PIEROTTO - PRETTO -  SARTORI - SELLA - SLAVIERO - SPAGNOLO - TOLDO?

Intanto ringrazio tantissimo Pedro per la sua testimonianza e per avermi permesso di rendere pubblica questa storia. 
Penso d'interpretare il pensiero di tutti quelli che leggono se, oltre a Pedro e ai suoi Familiari, mi permetto di dedicare questo post a tutti gli Emigranti che da questo Paese sono partiti per tutti i Paesi del mondo e non vi hanno più fatto ritorno.
Carla Spagnolo

*** Dal certificato di morte, Pedro è riuscito a sapere che i genitori del suo trisavolo ISIDORO LUCCA, si chiamavano LUCCA BATTISTA e SERAFINI MARGHERITA.

Invece i genitori di MARIA ONESTA BONIFACI erano BONIFACI ANTONIO e MARIA LUCIA BONIFACI.

*§*§*§*
traduzido para o Português  
com o google tradutor



Se 22 de fevereiro de 1888, no início para o Brasil, alguém tivesse previsto para Isidoro Lucca e Maria Onesta Bonifaci que depois de exatamente 127 anos ... que teria sido mais deles com a oportunidade, graças à Internet, para torná-los visíveis história para o mundo inteiro, com certeza que "alguém" teria sido considerado louco!
Mas ... se é verdade que os caminhos de Deus são infinitas ... tomar o tempo para ler esta história!
Em 21 de janeiro, recebo um email do Brasil especial um pouco.
Escrevi PEDRO ERNESTO TRICHES LUCCA júnior, se pudéssemos ajudá-lo a colocar mais peças para completar o mosaico de suas origens italianas e precisamente de San Pietro.

Eu tentar resumir um pouco da história:


No distante 1888, exatamente 22 de fevereiro, 
ISIDORO LUCCA, sua esposa MARIA ONESTA BONIFACI e seus filhos  GIOBATTA ANTONIO de 3 anos (nascidos no Rotzo 23-5-1884) e GIUSEPPE GIOVANNI dois anos (nascido no Rotzo 30-1 -1886), partido do porto de Génova, com o GIAVA navio direto no Brasil.
Em suas malas miseráveis (ou algum pedaço de pano amarrado?) Certamente muitos sonhos, mas sobretudo a esperança de chegar a um futuro melhor.
Eles chegaram ao seu destino 21 de março de 1888 e estabeleceu-se na cidade de Encantado, no Rio Grande do Sul e, em seguida, teve, além Giobatta e Joseph nasceu na Itália, outros quatro filhos:
VALENTIN (18/11/1888) - ANTONIO (1890) - MARIA (1892) - OLINDA (1904).

VALENTIN LUCCA casa Catherine RADAELLI de origem italiana e tem 10 filhos: LUIZ Isidoro (1910) - JOSE 'AUGUSTO (1) (1912/1913) - JOSE' AUGUSTO (2) (1914) - AURELIO (1926-2002) - AURELIA (1929) - ITALO (+) - FRANCISCO (+) - MARIA HONESTA (+) - OLINDA (+) - PERCIO (+) -
Naquela ocasião, o casal foi incentivada pelo governo de ter muitos filhos, porque em troca de receber a terra.
VALENTIN morre jovem, "40-46 anos" e sua esposa Catherine Radaelli move-se com os filhos para IRAI (no oeste do Rio Grande do Sul).

AURELIO LUCCA, (1926-2002), filho de VALENTIN noiva LOURDES DRENOS (1937-1982) e se mudou para PALMITOS, no estado de Santa Catarina, até sua morte.
(IRAI e PALMITOS são vizinhos, separados apenas pelo rio Rio Uruguay).
Eles têm cinco filhos: MARILENE - AUREA - MARIA APARECIDA - AURELIO VALENTIN - Catarino -

MARILENE LUCCA (1956) se casa com PEDRO ERNESTO TRICHES sênior (1951) (de origem italiana, o seu pai é natural de Santa Giustina em Belluno e mãe de Cernusco sul Naviglio - MI) e têm dois filhos:
PEDRO ERNESTO TRICHES LUCCA junior (1978) e FELIPE (1982).

Aqui, PEDRO ERNESTO TRICHES LUCCA júnior é a pessoa que me enviou o e-mail.

MARILENE é a mãe dela, AURELIO era seu avô, VALENTIN seu bisavô e seu bisavô ISIDORO
Eu pedi ajuda para encontrar documentos de nascimento, batismo, comunhão, confirmação, casamento de sua bisavó. Virei-me na cidade e da paróquia, mas com resultados decepcionantes, dado que, no que diz respeito aos certificados de batismo, comunhão, confirmação, casamento, Adriano me informa que tudo o que é anterior a 1919 foi tudo perdido ou queimados devido a Grande Guerra. Na Cidade de Valdastico, Manuela (muito obrigado por disponibilidade) não conseguiu encontrar os nomes em qualquer registro. No entanto, ele telefonou para o City of Rotzo e encontraram apenas a certidão de casamento com a data: 01 de julho de 1883. Não houve datas de nascimento, mas escreveu apenas "22 anos" para ambos. A cidade de Rotzo tem dados apenas até 1871. Então, que, certamente, nos demos conta de que eles eram ambos nascidos em 1861 e eles se casaram em 1/7/1883. Na verdade Pedro I escreveu que em 1888, quando eles tinham saído de Itália 27 anos.
Morrido, ISIDORO as 2-8-1929 68 anos e MARIA ONESTA os 17/10/1937 a 76 anos.

Agora PEDRO ERNESTO TRICHES LUCCA vidas júnior em Brasília e é casado MOEMA HENRIQUES origens de Indian Espanhol Português. Para o momento, não têm filhos.
Seu pai teve que transferir lá, porque funcionário do governo. Mesmo PEDRO jr. atualmente trabalhando para o governo.
PEDRO ERNESTO TRICHES LUCCA júnior é praticamente 100% italiano.

Ela escreve que quase todas as pessoas de Encantado, Irai e Palmitos são 100% italiano. Várias pessoas ainda falam dialeto veneziano do tempo que eles chamam de "talian".
Ele diz que toda a sua família se sente um pouco de italiano. Sua cultura e tradições têm muitas características com as pessoas do norte da Itália. Infelizmente, muitas das pessoas naquela época chegou ao Brasil eram analfabetos e quase perdeu completamente o contato com seus parentes na Itália. Me informa que não há atualmente um movimento que quer separar os estados do Rio Grande do Sul e Santa Catarina, no Brasil. Esses estados são habitadas principalmente por descendentes de italianos e alemães e quer preservar a memória dos antepassados addottando costumes e italiano e alemão.
Pedro gosta de viajar, foi 3 vezes na Itália e na Itália sempre se sentiu à vontade, porque ele percebeu que os hábitos de sua família foram muito semelhantes aos nossos. Aprecia nossa cozinha: queijos, carnes, vinho, etc ... polenta, gesticulando com as mãos muito como nós, italianos, e muitas outras coisas.
As casas na cidade de Irai e Palmitos muito semelhantes às nossas casas; apesar da distância considerável e do tempo decorrido têm muitas coisas em comum.
Atualmente, Encantado, Palmitos e Irai você está despovoar, um pouco uma realidade semelhante aos nossos vales e as pessoas estão se movendo para as grandes cidades do Brasil em busca de emprego.
Quando será a próxima vez em Itália, vai visitar SAN PIETRO e gostaria de saber, se possível, algum descendente distante de sua bisavó.
Perguntei a PEDRO se ele teve contato com os descendentes dos outros filhos de ISIDORO ou se ele tinha alguma notícia. Ele me diz que sua mãe tem contatos com as filhas de AURELIA LUCCA (que ainda está vivo), e que a consulta dos sites dedicados sabe LUCCA GIUSEPPE, filho de ISIDORO era casado em 129-2-1908 com Anselma Bigliardi Encantado. Infelizmente isso é tudo, o resto se perde nas brumas do tempo ...
Se quem lê o blog, mesmo com a ajuda de boca em boca, ele poderia ter ainda mais informações do que eu era capaz de me encontrar, Pedro I vai definitivamente feliz!
Lino Bonifaci, quando perguntado, eu posso ajudar com um pequeno pedaço: Os partidos "LUCCA" no final de 1800, eram de Contrada Valeri, por que foram os "LUCCA" para fundar a Valeri. A esposa de ISIDORO era quase certamente um "Baisa".
Quando tiver que ir ao cemitério de SAN PIETRO, no lado direito da igreja, ao lado dos nichos, há uma placa com os nomes das famílias que deixaram no final de 1800 para o Brasil, e há também o nome de LUCCA ISIDORO eu acho certamente será feliz que depois de 127 anos, graças,
Pro-Grandnephew paciente e determinado, enquanto orgulhoso de suas origens humildes, é ainda falou sobre ele e seus descendentes. 

Eu tento cultivar um sonho: que este "contato" é o primeiro de uma longa série ... Vamos ver a evolução ... 
Seria ótimo que este post foi lido em algum lugar abaixo em Encantado, Irai, Palmitos, Porto Alegre ou em outro lugar na área com uma alta concentração de italianos em nossa área. Quem sabe o que histórias que ainda seria capaz de conhecer ...
Quantos nomes do nosso país, haverá nessas áreas? BONATO - BONIFACI - FONTANA - GIACOMELLI - GIANESINI - LORENZI - LUCCA - MARANGONI - PIEROTTO - PRETTO - SARTORI - SELLA - SLAVIERO - SPAGNOLO - TOLDO?

Enquanto isso, Pedro, muito obrigado pelo seu testemunho e por me permitir publicar esta história. 
Eu acho que eu interpretar o pensamento de todos aqueles que ler se, além de Pedro e sua família, gostaria de dedicar este post para todos os emigrantes deste país ter ido a todos os países do mundo e não ter feito mais voltar.

Carla Spagnolo

*** A partir da certidão de óbito, PEDRO foi capaz de saber que os pais de seu bisavô foram nomeados ISIDORO LUCCA LUCCA BATTISTA SERAFINI MARGHERITA.
Em vez disso, os pais MARIA ONESTA BONIFACI foram BONIFACI ANTONIO MARIA LUCIA  BONIFACI.


52 commenti:

  1. Il vento della Valle9 febbraio 2015 alle ore 09:48

    Grazie Carla per questo "documentario" storico e socio-culturale di una famiglia
    di origine di San Pietro Valdastico, anzi della "contrada" Lucca. Meriti un elogio
    per come hai pazientemente messo insieme tanti aspetti della storia, assieme
    a nomi e fotografie. E' una finestra aperta sul nostro passato, e speriamo che se
    ne aprano altre, perché veramente la storia è maestra di vita. Immagino la partenza
    di Isidoro Lucca e Maria Onesta Bonifaci, con al seguito due bambini di 2 e 3 anni.
    Sulle spalle un sacco con dentro abiti usati e poche cose,... forse qualche fetta di polenta e
    e formaggio avvolti i stracci. A piedi dalla contrada al paese, dal paese ad Arsiero su
    un carro da cavallaro, da Arsiero a Vicenza con mezzi di fortuna ecc... Senza
    guardarsi indietro. Un'amarezza infinita in fondo al cuore. Verso l'ignoto.
    Per capire il dramma umano vi trascrivo la poesia di Edmondo de Amicis “GLI EMIGRANTI” scritta proprio nel periodo in cui i Lucca partirono per il Brasile (1888). Lui aveva compiuto il viaggio Genova-Buenos Aires in veste di passeggero, protagonista e cronista, pubblicando poi nel 1889 il libro "Sull'Oceano", giornale di bordo, di un realismo toccante. Gente del sud e del nord,
    moltissimi della Liguria: poveri, analfabeti, disperati in cerca di fortuna. E la maggior parte
    non darà più un segnale di vita...

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  2. Il vento della Valle9 febbraio 2015 alle ore 09:49

    GLI EMIGRANTI

    Cogli occhi spenti, con le guancie cave,
    Pallidi, in atto addolorato e grave,
    Sorreggendo le donne affrante e smorte,
    Ascendono la nave
    Come s’ascende il palco de la morte.

    E ognun sul petto trepido si serra
    Tutto quel che possiede su la terra.
    Altri un misero involto, altri un patito
    Bimbo, che gli s’afferra
    Al collo, dalle immense acque atterrito.

    Salgono in lunga fila, umili e muti,
    E sopra i volti appar bruni e sparuti
    Umido ancora il desolato affanno
    Degli estremi saluti
    Dati ai monti che più non rivedranno.

    Salgono, e ognuno la pupilla mesta
    Sulla ricca e gentil Genova arresta,
    Intento in atto di stupor profondo,
    Come sopra una festa
    Fisserebbe lo sguardo un moribondo.

    Ammonticchiati là come giumenti
    Sulla gelida prua morsa dai venti,
    Migrano a terre inospiti e lontane;
    Laceri e macilenti,
    Varcano i mari per cercar del pane.

    Traditi da un mercante menzognero,
    Vanno, oggetto di scherno allo straniero,
    Bestie da soma, dispregiati iloti,
    Carne da cimitero,
    Vanno a campar d’angoscia in lidi ignoti.

    Vanno, ignari di tutto, ove li porta
    La fame, in terre ove altra gente è morta;
    Come il pezzente cieco o vagabondo
    Erra di porta in porta,
    Essi così vanno di mondo in mondo.

    Vanno coi figli come un gran tesoro
    Celando in petto una moneta d’oro,
    Frutto segreto d’infiniti stonti,
    E le donne con loro,
    Istupidite martiri piangenti.

    Pur nell’angoscia di quell’ultim’ora
    Il suol che li rifiuta amano ancora;
    L’amano ancora il maledetto suolo
    Che i figli suoi divora,
    Dove sudano mille e campa un solo.

    E li han nel core in quei solenni istanti
    I bei clivi di allegre acque sonanti,
    E le chiesette candide, e i pacati
    Laghi cinti di piante,
    E i villaggi tranquilli ove son nati!

    E ognuno forse sprigionando un grido,
    Se lo potesse, tornerebbe al lido;
    Tornerebbe a morir sopra i nativi
    Monti, nel triste nido
    Dove piangono i suoi vecchi malvivi.

    Addio, poveri vecchi! In men d’un anno
    Rosi dalla miseria e dall’affanno,
    Forse morrete là senza compianto,
    E i figli nol sapranno,
    E andrete ignudi e soli al camposanto.

    Poveri vecchi, addio! Forse a quest’ora
    Dai muti clivi che il tramonto indora
    La man levate i figli a benedire....
    Benediteli ancora:
    Tutti vanno a soffrir, molti a morire.

    Ecco il naviglio maestoso e lento
    Salpa, Genova gira, alita il vento.
    Sul vago lido si distende un velo,
    E il drappello sgomento
    Solleva un grido desolato al cielo.

    Chi al lido che dispar tende le braccia.
    Chi nell’involto suo china la faccia,
    Chi versando un’amara onda dagli occhi
    La sua compagna abbraccia,
    Chi supplicando Iddio piega i ginocchi.

    E il naviglio s’affretta, e il giorno muore,
    E un suon di pianti e d’urli di dolore
    Vagamente confuso al suon dell’onda
    Viene a morir nel core
    De la folla che guarda da la sponda.

    Addio, fratelli! Addio, turba dolente!
    Vi sia pietoso il cielo e il mar clemente,
    V’allieti il sole il misero viaggio;
    Addio, povera gente,
    Datevi pace e fatevi coraggio.

    Stringete il nodo dei fraterni affetti.
    Riparate dal freddo i fanciulletti ,
    Dividetevi i cenci, i soldi, il pane,
    Sfidate uniti e stretti
    L’imperversar de le sciagure umane.

    E Iddio vi faccia rivarcar quei mari,
    E tornare ai villaggi umili e cari,
    E ritrovare ancor de le deserte
    Case sui limitari
    I vostri vecchi con le braccia aperte.

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  3. Brava Carla. Questo tuo lavoro di ricostruzione e presentazione fa considerare meglio la propria terra anche a chi non è emigrato. Ho piacere che si sia stabilito un contatto con il Brasile e spero si apra anche ad altri discendenti.

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  4. Ottima idea, Carla. Un saluto, dalla Francia, a Pedro. Non conosco questa famiglia ma la storia della Valle è fatta di tante storie come quella di Pedro che meritano di essere raccontate. Qualche giorni fà ho ricevuto un messaggio di un signore francese di cognome Sartori, il quale studia la sua genealogia. La mail era accompagnata da una vecchia foto di famiglia fatta a Rio Branco (Brasile- N-O) dal fotografo José ISAIA. Cercando su internet, ho trovato che questo fotografo era noto negli anni 20-30. Evidentemente, la detta famiglia Sartori (di origine Valpegara) aveva emigrato in fine 1800 o inizio 1900 nel Nord Ovest del Brasile.
    Partenza Genova - Arrivo(porto Brasile) ? (non riesco a leggere).

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  5. Grazie Carla per come porti avanti l'informazione sul blog per noi è molto importante. Bella questa storia speriamo in altre. Grazie anche a Pedro spero che sia felice di aver trovato il paese delle sue origini.

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  6. Bravissima Carla adoro queste storie. Mi auguro veremente che ne vengano fuori tante altre.
    BRAVA BRAVA BRAVA

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  7. Io ti ammiro per il lavoro informativo che fai per la nostra Valle e quante Persone sono coinvolte nel portare avanti questo lavoro. GRAZIE!

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  8. Come sempre brava Carla, storia bellissima e un saluto a Pedro.....Continua così sei forte

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  9. Varatì che bel mestiero che te ghe ruscà fora, Carla. Tenti desso ca me meto a corispondere in Taliàn coi brasileiros a rota de colo, cussita a ve la fasso vedare a tuti valtri locali rinegati e con la spussa soto al naso. Se tanto me da tanto, el Taliàn dovarìa esser spotico al Sponcico e lora a narìssimu de lusso, ciò. Até breve, queridos amigos.

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  10. Luciana e Mario Galo9 febbraio 2015 alle ore 15:47

    Brava Carla, complimenti!

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  11. Che bella storia Carla. Propio vero che con internet si può fare tante cose. Spero che i brasiliani sono contenti di questo racconto. Quando vado al cimitero guardo perchè non ho mai visto questa lapide. Ciao a tutti e anche a Pedro allora.

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  12. Molto interessante. Sai Carla io ricordo che la Beppina Moretta dai Lucca negli anni della mia adolescenza più di un'estate si era recata in aereoporto a ricevere suoi parenti che arrivavano dal Brasile, chissà che ci possa essere un nesso con la famiglia di Pedro???????Floriana

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  13. Brava Carla, queste storie sono commoventi, grazie per il tuo impegno.

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  14. mi unisco...grazie! anche il mio cognome è in quella terra lontana, ed i discendenti tornano regolarmente nei luoghi di nascita dei loro nonni..terra lontana dove si intrecciarono e si intrecciano mille storie. Ciao a tutti! Ada

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  15. Bellissima storia Carla, grazie!

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  16. Gianna Nicolussi Galeno9 febbraio 2015 alle ore 19:12

    Ciao Carla sei una grande!!!

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  17. Cara Carla,
    hai svolto un lavoro ricco di particolari, con pazienza e tenacia. Un lavoro così nobilita il blog, lo arricchisce e lo rende appetibile a tante persone. Il blog se alcune volte, come dicono i detrattori, ha ospitato anche qualche indegno calunniatore (oggigiorno dici che un qualsiasi amministratore ha rubato e sei immediatamente creduto), con questo servizio ha guadagnato sicuramente in prestigio.
    Un lavoro magnifico, grazie Carla.

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  18. Intanto brava a Carla per il lavoro svolto con molta precisione e grazie per avere creato questo sito che così anche i discendenti di questa povera gente che ha lasciato il cuore nella Valle, sapendo che il biglietto era solo di andata, hanno modo di rendere memoria ai loro Avi. Chissà quanto avranno raccontato e ripetuto ai Figli e ai nipoti di questa Valle e qualcosa è rimasto! A distanza di tanti anni c'è chi si ricorda cosa è stato loro raccontato e desidera ritornare, seppur per poco, nella Terra che fu dei loro Avi. Io vorrei ringraziare tanto anche Pedro per questo! Speriamo di poterli incontrare ed abbracciarli.

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  19. Bravissima Carla, complimenti per le tue ricerche e bellissima la storia. Un saluto pure a Pedro!

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  20. Eugenio Toldo Arsiero9 febbraio 2015 alle ore 20:17

    Complimenti, sei eccezionale!

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  21. Anch'io mi associo per ringraziarti e confermarti che questo servizio ti onora, in barba a quanti criticano e pretendono da te atteggiamenti e comportamenti che nulla centrano con il blog. Non bisogna dimenticare la sofferenza dei nostri emigranti, perché nel bene e nel male queste sono le nostre origini e le nostre radici, e senza radici siamo destinati alla morte, invito Mario Pesavento a raccontare la storia di quel vescovo brasiliano che è venuto a S. Pietro ed ha voluto visitare la casa del nonno in contrada Lucca. poi capirete...

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  22. Brava Carla che con questo post spero tu abbia aperto un'altra strada. Strada molto lunga, con tante deviazioni ma anche tanti incroci. Quegli incroci potrebbero portare ad altri figli/nipoti/pronipoti di nostri Emigranti che vivono in terre lontane ma con tanta voglia di sapere, conoscere tutto quello che è possibile della nostra terra e forse un giorno venire a visitare i luoghi da dove sono partiti i loro avi. Un saluto a Pedro che spero si faccia sentire ancora

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  23. Che meraviglia!!!! Ultimamente la cronaca ci ha informato su tante di queste storie di famiglie separate che si incontrano grazie ad internet o di persone che cercano le proprie origini... io che sono una anti facebook convinta su queste cose mi devo ricredere. Brava Carla per darci sempre spunti nuovi su cui riflettere!!!!! E un grande abbraccio a tutti gli italiani sparsi per il globo!!!!

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  24. E' PIACIUTO IL POST A:
    Giulia Toldo, Maria Luisa Toldo, Adelfo Alessi, Daniele Balbo, Maurizio Boschiero, Maria Notarfrancesco, Susanna Celetti, Tiziana Toldo, Carla Sartori, Wanda Zuccollo, Virna Pesavento, Enrico Toldo, Mario Claudio Sartori, Leonardo Longhi, Vania Lucca, Gabriella Stefani, Filippo Lucrezi, Beatrice Baldessari, Marisa Gaidella, Mariarosa Bonato, Maria Teresa Fontana, Giorgia Sartore.

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  25. Brava Carla e, complimenti per questa bellissima e avvincente pagina di vita realmente vissuta dai nostri avi , su cui riflettere e mai dimenticare. A proposito verrei riportare un breve stralcio, tratto da un volumetto letto recentemente.Il Veneto di fine 800 non era L'opulenta regione di oggi,ma tra le più povere d'Italia, con il più alto numero di emigranti. Tra il 1876 e il 1900 emigrarono dal Veneto, in cerca di lavoro in Europa e nelle Americhe per l'esattezza,940.711 unità, contro le 520.791 della Campania, le 275.926 della Calabria e le 226.449 della Sicilia.Un dato che si commenta da sè. Nel quindicennio successivo (1901-1915), i rimpatri verso le regioni italiane, che furono notevoli verso le regioni meridionali, furono del tutto marginali in Veneto (39.753 contro i 292.522 della Sicilia). Aggiungo di non voler fare campanilismo , ma sottolineare quanto il Veneto abbia sofferto la piaga dell'emigrazione. Mio nonno mi raccontava di una sorella emigrata in quegli anni negli stati uniti d'America. Quando ricevette il primo scritto lo supplicò di aiutarla a rimpatriare,a riprova di quanto fosse dura e difficile la nuova vita. Comunque auguro a Pedro di tornare presto in Italia a visitare i luoghi dove sono nati i suoi avi e tutti gli faremo una grande festa.

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  26. Senza negare la bellezza del racconto ,mettiamolo al suo giusto posto.Cominciamo per
    portare a conoscenza alla gente che SanPietro è gemellato da piu' di tren'anni con
    San Pedro Encantado. Fondato da quelle famiglie Lucca,Pretto,Fontana ,Lorenzi etc
    che vi erano emigrati nel lontano 1888. L'ex sindaco Slaviero, lo stesso maestro Pesavento
    con il nipote Vittorino ed il parroco don Martello si recarono per il gemellaggio ed il Parroco
    presento 'anche un video della visita, alla Casetta della Pro Loco. Sempre l'ex Sindaco
    Slaviero ricevettemolti figli di emigrati alla ricerca delle loro origini. Mia figlia ed anch'io qui,
    abbiamo avuto l'occasione di ricevere a casa nostra dei cugini (lontani) anziani e giovani
    studenti ,qualche anno fa.E Vito potrebbe parlarvi di viva voce, se si ricorda ,del Rio grande
    del Sud' di Porta Allegreed il Carnevale visto dalla tribuna del goveratore, e delle donzelle
    con cui si é fotografato.
    Bellisimo paese ora,ma il fratello del nonno di Vincenza,quel Lucca Antonio Menonce della
    lapide, scrisse per la prima volta dopo parecchi mesi: " Fradelo sa ghesse saesto quello
    che me spetava qua, non saria mai partio.Meio una patatela al giorno là.
    Ancora oggi abbiamo relazione con quelle persone che abbiamo accolto e che a loro volta
    ci hanno accolto.Il piu' anziano di loro possiede una Radio locale, che trasmette regolarmente
    canzoni italiane e che spesso ascolto.Facebook é il nostro mezzo di comunicazione.

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  27. Ah Carla, unica ed insostituibile! Grazie ancora per il lavoro che fai per la Valle :-)

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  28. Brava Carla, bellisima storia!
    Grazie per il tuo lavoro e per far conoscere a tutti queste storie della Valle che sono tanto importanti per noi, gli italiani all'estero!
    Saluti!

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  29. Bravo Carla, bravissimo,
    Sto scrivendo il testo in portoghese e tradotto in italiano con google traduttore (un altro miracolo di Internet).
    Ero molto commosso per leggere il bellissimo articolo che hai scritto sulla mia famiglia e la loro origine in quella comune delle persone così affascinanti.
    Apprezzo molto di voi e tutti in San Pietro Valdastico che hanno contribuito a questa meravigliosa scoperta dei miei antenati Isidoro Lucca e Maria Onesta Bonifaci, con molto coraggio lasciato il loro paese di origine e si avventurò nel finora sconosciuto Brasile. Avevano, come altri immigrati italiani che fondarono le città nella boscaglia, in luoghi remoti e isolati senza strade e senza una struttura intorno. E 'stata una vera avventura, fatta di diversi eroi.
    Io mando il link al tuo blog per tutti Lucca che so qui in Brasile. Ho parlato con i miei genitori, zii e cugini e tutti erano molto entusiasti di imparare della nostra storia e delle nostre origini. Sapere da dove veniamo e incontrare la gente del posto ci aiuta a capire meglio i nostri usi e costumi così come i nostri valori etici e morali.
    Ringrazio tutte le persone che ha commentato sul blog e che ha scritto con grande affetto la storia della mia famiglia. Siete persone molto amorevole e speciali che sperano di incontrare di persona il mio prossimo viaggio in Italia dove ho intenzione di visitare San Pietro Valdastico.
    Grazie a tutti e spero che potremo continuare in corrispondente.
    Grazie e arrivederci,
    Pedro

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  30. Bravo Carla, bravissimo,
    Estou escrevendo o texto em Português e traduzindo para o italiano com o google translator (mais um milagre da internet).
    Fiquei muito emocionado ao ler o lindo artigo que você escreveu sobre a minha família e a sua origem nessa comune de pessoas tão encantadoras.
    Agradeço imensamente a você e a todos em San Pietro Valdastico que ajudaram nesta maravilhosa descoberta de meus antepassados Isidoro Lucca e Maria Onesta Bonifaci, que com muito coragem deixaram o seu país de origem e se aventuraram rumo ao até então desconhecido Brasil. Tiveram, assim como os outros imigrantes italianos, que fundar cidades no meio do mato, em lugares distantes e isolados, sem estradas e sem nenhuma estrutura por perto. Foi uma verdadeira aventura, composta de vários heróis.
    Estou enviando o link do seu blog para todos os Lucca que conheço aqui no Brasil. Falei com meus pais, tios e primos e todos ficaram bastante emocionados ao saber da nossa história e das nossas origens. Saber de onde viemos e conhecer as pessoas deste lugar nos ajuda a compreender melhor os nossos costumes e tradições, bem como nossos valores éticos e morais.
    Agradeço a todos as pessoas que comentaram no blog e que escreveram com muito carinho sobre a história da minha família. Vocês são pessoas muito carinhosas e especiais que espero poder conhecer pessoalmente em minha próxima viagem a Itália onde pretendo visitar San Pietro Valdastico.
    Muito obrigado a todos e espero que possamos continuar nos correspondendo.
    Muito obrigado e até logo,
    Pedro

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  31. Bravissima come sempre, dopo tanto tempo sei riuscita a stabilire un contatto con una persona che usa internet, speriamo sia l'inizio di una lunga serie, stai attenta che continuando così dovrai andare in Brasile come nostra ambasciatrice. In alto i cuori gino

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  32. Questa storia, come tante, dimostra quanto sia forte l'attaccamento di un individuo alle sue radici; ancor di più la voglia e il desiderio di scovare, nella polvere del tempo, le cose che tengono uniti da un filo invisibile. Brava Carla per l'impegno e la ricerca, un saluto a Pedro con l'augurio di venire presto a conoscere la valle che è stata nel cuore dei suoi avi; auguro che ci siano ulteriori buone notizie, ma se tutto dovesse fermarsi qui, Pedro avrà di sicuro tanti nuovi amici in valle! Questa è una delle cose positive di internet! Lucia

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  33. Datti da fare Carla a far conoscere il blog oltre confine e oltre gli oceani. Ne verranno fuori tante di quelle storie che un libro non basterà. Sarebbe bello venirle a sapere. Rendere memoria ai nostri avi che han così tanto sofferto per un tozzo di pane. E noi qui che ci lamentiamo per cose che non dovremmo lamentarci. Un saluto a Pedro. Sei dei nostri oramai. Per un pezzetto dei anche tu un sampierotto!

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  34. ciao Pedro
    noi ti aspetiamo !!

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  35. Come posso non ringraziare TUTTI quelli che han elargito complimenti a gogò sul mio lavoro?
    GRAZIE INFINITE A TUTTI! ;-)

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    1. Possuo mais informações sobre nossa familia, sou trineta de Isidoro, como posso entrar em contato com o Pedro?

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    2. Meu email é trichesjr@yahoo.com.br
      Aguardo contato. Abraços, Pedro

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    3. Olá, sou tataraneta do Isidoro, gostaria de mais informações... meu falecido nono (Afonso Luiz Lucca) era primo de Aurelio Lucca de Palmitos....a maior parte de minha família reside em Chapecó-SC.

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  36. Bellissima questa storia Carla... Ce ne sono molti, in giro per il mondo, ma soprattutto in America, di valligani alle origini che cercano di ricostruire il loro passato. Credo sia emozionante riuscire ad aggiungere dei piccoli tasselli, avere tra le mani documenti sgualciti da secoli (siii alla fine sono secoli) di vita.
    Brava! Felice per Pedro che magari farà una capatina in quel di Valdastico ad assaggiare la vostra polenta consìdera!

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  37. Ciao Carla finalmente ho potuto vedere la tua ricerca,penso che come minimo ti meriti una medaglia.Complimenti e auguro a Pedro di venire a San Pietro al più presto.

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  38. Olá Carla! Meu nome è Cristhopher Lucca Stoffel sou primo do Pedro Júnior, filho de Áurea de Lourdes Lucca Stoffel e neto do Aurélio Lucca. Fiquei bem feliz em saber sobre as origens da minha família por parte de mãe na Itália. Ano passado morei por 3 meses na Suíça onde fiz uma especialização e viajei muito pela região do Veneto na Itália, conheci várias cidades lindas e adorei a Itália!!! Infelizmente não sabia da conexão com San Pietro Valdastico e não planejei passar por aí, mas com certeza terei outras oportunidades pois pretendo voltar ainda muitas vezes para esse lindo país que é a Itália!! Abraço aqui do Brasil!!

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  39. Cristhopher Lucca Stoffel12 febbraio 2015 alle ore 09:38

    Ciao Carla! Il mio nome è Cristhopher Lucca Stoffel e sono il cugino di Pedro Junior. Sono figlio di Aurea Lourdes Lucca Stoffel e nipote di Aurelio Lucca. Sono stato molto felice di conoscere le origini della mia famiglia da parte di mia madre in Italia. L'anno scorso ho vissuto per tre mesi in Svizzera dove ho fatto una specializzazione e viaggiato molto nel Veneto. Ho visitato diverse belle città e amato l'Italia!!! Purtroppo non conoscevo il collegamento con San Pietro Valdastico, ma di sicuro avrò altre opportunità per tornare più volte in questo bel paese che è l'Italia!!! Abbraccio dal Brasile!!!

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    1. Ciao Cristhopher benvenuto. Spero di poterti vedere presto, magari insieme a tuo cugino Pedro Junior, sarebbe bello

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  40. Vedi che il tutto lentamente si spande a macchia d'olio...... i miracoli della rete!! Benvenuto anche a Cristhopher!!!

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  41. In punta di piedi mi unisco a questo coro di complimenti,
    tutti meritati,che sicuramente ripagano..hai visto quanti ti hanno risposto!
    Allargare il pubblico spero ci stimoli a scrivere in italiano e perchè no guardando avanti
    organizzare una festa con tutti i discendenti di chi é partito da Valdastico.....

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  42. Oi, Carla
    Os meus Fontana são de Encantado, RS
    Bem provável que são oriundos de San Pietro di Valdástico, cidade irmã de (São Pedro de) de Encantado.
    Já estive lá, muito tempo antes de me interessar por genealogia e casualmente fui ao cemitério com a senhora da família (Toldo) que me hospedava, porque era finados, e para minha surpresa encontrei uma placa com uma lista de muitas famílias que vieram para o RS, precisamaente para Encantado!!
    Isso ocorreu em 1987 (ops, quase coloquei 1887!)
    Um abraço,
    Márcia Fontana Copetti

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    1. Com google tradutor entender pouco.
      Ela diz que em 1987 chegou a San Pietro Valdastico TOLDO hóspede uma família e que o cemitério tem visto a placa com os nomes daqueles que deixou em 1800 para o Brasil e também o nome FONTANA? Saudações queridos.

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  43. Buona sera, il mio nome è Elisabete Lucca Bilini, io vivo a Porto Alegre e sono gran-gran-granddaughter di Isidore Lucca foresta e Bonifacio, pronipote di Giovanni Battista Lucca, nipote di Alfonso Lucca e figlia di Maria Lucca, ho alcuni dati e certificati, possiamo scambiare informazioni, hanno un albero al myheritage.com.br o potete contattarmi per e-mail betinha_b@hotmail.com.

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  44. Ciao Carla! Grazie ancora. Io contatterò Elisabetta per sapere di più informazioni su Isidoro Lucca. Una volta che ho notizie e nuove informazioni te le invio. Anche in questo caso il sito Bronsescoverte sta aiutando a ricostruire la storia della famiglia Lucca da San Pietro Valdastico. Grazie.

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    1. Buona sera, il mio nome è Edinelia Lucca, io vivo a Chapecó - SC e sono gran-gran-granddaughter di Isidore Lucca , pronipote di Giovanni Battista Lucca, nipote di Alfonso Lucca e figlia di José Lucca, ho alcuni dati e certificati, possiamo scambiare informazioni, hanno un albero al myheritage.com.br o potete contattarmi per e-mail edinelialucca@gmail.com.
      Sto provando la cittadinanza italiana ma ho difficoltà in alcune raccolte di documenti. Sono un cugino di Elisabete che ti ha scritto fino in fondo.
      Grazie.

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  45. Grazie mille per il suo resoconto, Carla! Sono discendente di Giuseppe Toldo (Godi) e sono nata a Encantado, come tutti i miei predecessori. Non sapevo esattamente in quale anno e nave il mio antenato ha lasciato l'Italia. Il suo racconto mi ha aiutato a trovare questi informazioni! I miei bis-bisnonni da parte di mia madre, Giovanni Gianesini e Maria Lorenzi, erano anche loro di Valdástico, secondo i documenti che ho trovato.

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  46. Olá Carla !!! Meu nome é Amanda Ochôa Lucca e sou neta de Francisco Albino Lucca, resido em Iraí-RS. Filha de Francisco Valentim Lucca e Mary Leiza Lucca. Fiquei muito feliz em saber a história da minha família e antepassados. Obrigada um grande abraço.

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