lunedì 3 febbraio 2014

I Cantori di Calvene - 4 -



23 commenti:

  1. Mi piace il ciliegio con i blugins di scorza, il castagno che soffre di nostalgia ed l'intelletuale noce !
    Mi chiedo : In quale albero potrei metamorfosarmi ? E voi ? (pensate anche alla forte quercia, al salice piangente, el pino, re della foresta ecc....) Bravo Fermino di farci sognare !

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    1. Mi in tun figaro tuto storto,pien de gropi sensa foie e chel se scavessa par gnente.

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    2. Cara Odette, dilettati pure, in queste giornate uggiose, a stilare un abbinamento anche con gli alberi, vedremo cosa ne uscirà. Parti pure con l'intellettuale noce che credo qui tu non abbia problemi ad assegnare, tu già ti sei presa il ciliegio, becafighi ha sequestrato il fico, se a me assegni il pesco ti ringrazio...
      Ora prosegui pure... ciao

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    3. Carla, mi piace la descrizióne di Fermino ; non dico : mi piace il ciliegio, anche se non mi dispiace.
      Quando leggo "nostalgia", mi sembra sentire Lino, lontano dalla sua valle. Per l'abbinaménto con il noce, non vorrei fare delusi, e direi che i "noci" sono molti in Valdastico, e, dunque, molti sono i ghiri, e per estensione di vocabolo, molti sono i sgiribizzósi !
      Mi piacerebbe conoscere la propria scelta dei nostri amici bloggers. Intanto ci rifletto.
      Anche i fichi si trovano bene in Valdastico, infatti Becafighi, e che boni chi xe !


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    4. Buona idea fare una rassegna di essenze legnose da assegnare ai vari personaggi e agli amici immaginari. Oltre che il bravo Fermino, torna utile leggere anche Corona per focalizzare le caratteristiche adatte delle varie piante. A Piero p.e. si potrebbe accostare il sambugaro, ideale per fare i stciopeti, al Baise la nogara, alla Odette potrebbe andar bene la brombara che fa frutti copiosissimi e a volte no, a qualcun altro lo stopaculo, il gegano, la russa e via celiando.........

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    5. Gianni, non dimentichiamo il diospyros kaki, "el cacaro" che si trovava in ogni terreno davanti casa in passato remòto, albero che illuminava i giorni tristi d'inverno, portando serenità e felicità. Nel blog abbiamo il nostro diospyros sponcy, "parce-qu'il-le-vaut-bien" come si dice in Francia.
      A suivre.....

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    6. Philo, è un albero unico di cui le radici sono la metafisica, il tronco è la fisica ed i rami che escono di questo tronco sono tutte le altre scienze che si riducono a tre principali : a sapere la medicina, la meccanica e la morale ; alla più alta e più perfetta morale che, presupponendo un'intera conoscenza delle altre scienze, è l'ultimo grado della saggezza. (Lo dice Descartes nei suoi principi della filosofia )

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    7. Anzitutto suggerisco un altro genere di pianta "IL CORNOLARO" che ci riporta alla mente la favola della VOLPE .Chi la ricorda ancora???????? A proposito di animaletti simpatici c'era una famiglia che portava il soprannome di "GHIRO e GHIRETTO"ma non mi ricordo più chi fossero.

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    8. C'era anche il tasso a Ponteposta, mi sembra ... dopo gli alberi, la fauna, perchè no ?
      Il cornolaro di Rosa a Casotto, dal splendido colore in autunno, dalle gustose bacche, dal legno che si presta a variati impieghi, potrebbe farci pensare a Sera, antichissimo e robusto come lui ? Cosa ne pensi Armando ?

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    9. La nostra Carla è l'albero della vita, (cf.Gustav Klimt) in Val d'Astico : Con le radici abbraccia la terra veneta, con i rami abbraccia il cielo, simbolo di accoglienza e ricettività della mente risvegliata, e con le foglie contribuisce a farci respirare.
      A suivre...

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    10. Mi ci vedo bene nel Nasso o Taxus, pianta sempre verde dal legno durissimo con anima rossoaragosta. La Torra ne é piena, impiegato nelle nostre vanezze come capo colonna nei filari di vigne o come sostegno di giovani barbatelle o giovani virgulti.

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    11. Perfetto il connubio" CORNOLARMANDO".Infatti non posso non pensare a settembre quando sono stato x la prima volta a BELFIORE e durante la discesa verso Casotto abbiamo fatto "na spansada de cornole bele misie";in effetti l'accostamento con un tipo tosto come lui regge molto bene.

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    12. e sa te digo che sto tuno co semo nà in visita uficiale a Belefiòre (21 settembre) vegnéndo in dò son proprio sbrissià sule còrnole che zera partéra??? e se no me paràva el colpo el zaino... a me fasévo anca male!!! Te ghìvitu vardà i post al riguardo? Giornata indimenticabile!!!

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    13. Bene possiamo continuare con le signore :
      LUCIA, la vedo nell'OLIVO, eterno testimonio della storia, simbolo della pace e riconciliazione dei popoli della valle, logo degli G.O. di Atene (Lucia ha vinto la maratona della befana anche quest'anno !)
      A FLORIANA, il TIGLIO, simbolo della saggezza, amicizia, fedeltà alla sua valle.
      A ADA, il SORBO, albero degli artisti, della poesia e della musica del cuore.
      HEIDI, cosa pensi della ROSA CANINA o DI MACCHIA ?.... per la tua spontaneità.


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    14. Vedo Odette che stai procedendo con andazzo sublime... prosegui pure... vedrai che la notte ti porterà consiglio e la fresca brezza di Pancrasse farà il resto...

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    15. Ciao Odette, mi piace, mi piace molto il Tiglio con il suo inebriante profumo e anche la Mora di Gelso come quella del Maso Stefani. Saluti Floriana

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    16. Floriana, il tiglio rilassa, molto buono.
      Per Nicolò, pensavo alla catalpa, per allontanare le mosche, cosa ne pensi ?
      Il frassino albero adorato dei germani (ci ci) per Germano dell'Australia.
      Il pino per Nico, perchè sotto il pino ci sono i funghi.
      Gonti desmentegà qualchedun ? Alago, Gianni, Jo Condor, Gino, Agos ......Floriana aiuto !

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    17. Vai calma Odette. Intanto inverti il Nico col Nicolò. E' Nicolò el can da usta per i porcini e il Nico ha problemi con la mosca.

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    18. Carla, sai che cercano i tartufi con la mosca anche, non soltanto con il cane o il porcino ; e non tutti i tartufi....

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  2. Veramente godibili questi racconti del prof. Brazzale. Sono scenette adattabili ad ogni nostra contrada a riprova che il mondo è piccolo e sono le comuni condizioni di vita a fare il senso d'appartenenza.

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  3. Mi me vien la desolassion, ghemo perso tuto ramai!
    Semo tuti come le nogare de desso, morte in pìe, come le castegnare!

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    1. Non proprio, non abbiamo perso niente. L'abbiamo buttato via. È diverso!

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  4. Leggendo questi racconti sembra di trovarsi sul posto, immaginate la luna tra i rami del noce ed in lontananza lo scroscio perenne della fontana come era prima dell'avvento dei rubinetti......meraviglioso!!!!!!! Floriana

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Avvisi funebri (FC)