Cammino
piano, nel mio bosco,
per non disturbare;
accarezzo le cortecce ruvide dei
tronchi,
ascolto lo stormire delle fronde
ed il fruscio delle foglie a terra,
gioco con i riflessi del sole tra i rami,
odoro la resina morbida
ed il muschio
che protegge antichi sassi;
dipingo il cuore di ogni suo colore e poi,
quando
la piena luce torna ad abbracciarmi,
so, ancora una volta,
di avere raccolto un tesoro.
Ada
Intanto, un bosco non lo hai. (no xe vero, te ghe n'è...)
RispondiEliminaE poi ti ho vista girare per i boschi altrui, ma non accarezzavi cortecce,
e tutte quelle robe lì che dici. :-)))))
(stanote go voja de tontonarte, doman te digo parchè... e te sarè altro che
contenta, ed ultra!!)
Grazie ADA. Splendide immagini che suscitano emozioni intense.
RispondiEliminaSono convintissimo che LA POESIA CI RENDE LIBERI.
IL VENTO DELLA VALLE
senti Alago, intanto com-patire vuol dire "patire assieme", condividere e sentire come propri i problemi di ogni prossimo , e non "sopportare". oh Dio, va bene che tra le opere di misericordia spirituale che insegnavano ai..nostri tempi c'era, fra le sette, anche "sopportare pazientemente le persone moleste", e che tu mica sei molesto a dire il vero! va beh, comunque le cortecce son qualcosa di vivo ed i loro disegni raccontano storie meravigliose! grazie a te vento della valle! e, come sempre, grazie a tutti! Ada
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