“Maresina erba madre nella gastronomia tradizionale locale” del comune di Valdagno
La Maresina è una pianta che cresce
lungo le strade di campagna o nei giardini e presenta notevoli valenze
sia farmacologiche che culinarie. A Valdagno il suo nome è legato in
primis alla tradizionale “frìtola”, ma è associata anche ad altri
prodotti alimentari e a varie iniziative di carattere
gastronomico-culturale, come “La Maresina d’Argento”, prestigioso ed
affermato concorso gastronomico organizzato dagli ideatori Gabriella
Polita e Amedeo Sandri con la collaborazione della Provaldagno, e la
“Confraternita della Maresina”, recentemente istituita.
L’erba maresina viene impiegata in
cucina, nella realizzazione di ricette tradizionali (frìtola con la
maresina), di primi e secondi piatti nonché di dolci. Il suo utilizzo è
stato inoltre testato nell’ambito di nuovi prodotti, quali
cioccolatini, marmellate, grissini, formaggio, gelato e altri.
FRITOLA CON LA MARESINA
La
“frìtola co’ la maresina” è una frittella salata a base di riso
stracotto che veniva fritta la domenica pomeriggio all’uscita delle
“funsiòn” (i Vespri), nei pressi della Chiesa. Ancor oggi rappresenta un
apprezzato cibo di strada e viene consumata calda e fragrante, avvolta
in un foglio quadrato di carta.
L’area di produzione è il territorio
del comune di Valdagno. La “Frìtola con la maresina De.Co. di
Valdagno“ può essere prodotta anche al di fuori del territorio comunale
in occasione di eventi o manifestazioni locali.
Ingredienti
- Riso Kg. 0,6
- Farina “00” kg. 0,1
- Erba “Maresina De.Co. di Valdagno” c.a. due tazze (in foglia o sminuzzata a mano)
- Zucchero kg. 0,1
- Acqua lt. 2 c.a.
- Sale q.b.
- Olio di semi (arachide o soia) q.b.
Preparazione
1)
Mettere in pentola l’acqua ed il riso e cucinare per circa un’ora, fino
a quando non si ottiene una crema densa e omogenea. Solo allora si può
procedere mescolando a lungo e aggiungendo il sale q.b.
2) Lasciare
raffreddare, quindi aggiungere la farina, lo zucchero e la “Maresina
De.Co. di Valdagno” e, all’occorrenza, aggiungere dell’acqua per
ottenere un impasto morbido. Lasciare riposare per almeno due ore con
pentola coperta.
3) Procedere quindi con la friggitura, in ampia
padella con abbondante olio. Una volta raggiunta la temperatura di
170-180°, versare un “mestolino” di pasta fino a formare con l’impasto
una forma tonda con diametro di circa 10/15 cm. e cucinare girando la
frittella fino ad ottenere una rosolatura dorata.
4) Tolta dalla padella, lasciare sgocciolare e servire calda.
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Ma varda tì se devo trovare la spiegazione della maresina sul blog! Anni che la sento nominare e ora ho chiaro tutto! Dalla foto mi pare ce ne sia anche a San Pietro? Lino me lo conferma lei che sa tutto? GRAZIE
RispondiEliminaA quando un giretto nei campi di San Pietro o sopra Valpegara per "far erba" per la cucina ?
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