Andate sulla pagina di un giornalista, di un politico, di un influencer. Troverete pochi concetti ripetuti fino alla nausea. A che scopo? Un’idea ripetuta nel corso del tempo diventa vera. È il principio della ripetizione, una delle tecniche base della propaganda. Ma c’è un altro motivo, ben più importante: la ripetizione di certe idee soddisfa le aspettative del pubblico.
I giornali esistono per vendere. Vendere un certo numero di copie, ma sopratutto, dato che ogni giornale è finanziato da un partito, vendono idee. Voi però non state leggendo le opinioni, le idee, i pensieri di un giornalista, di un politico, di un conduttore. State comprando delle narrazioni. Delle linee editoriali costruite a tavolino. Grazie agli strumenti analitici offerti dai social, vedono chi siete, cosa comprate, quali notizie suscitano la vostra rabbia, vi commuovono, vi emozionano.
L’informazione è potere, verissimo, e con queste informazioni creano ad hoc messaggi che facciano presa su di voi, che vi spingano a comprare ciò che vi stanno vendendo: una narrazione che risponda alle vostre aspettative. Pensate che perfino su questa pagina mi capita di continuo di dovermi difendere dagli insulti di chi si sente deluso, tradito quando scrivo qualcosa che non rispecchi in pieno le sue aspettative. Qualche settimana fa per aver condiviso un pensiero di Gramellini un signore mi disse: «non seguirò più questa pagina schifosa asservita al sistema.» Un’altra volta un mio lettore non gradì che avessi parlato della propaganda nell’antica Roma. «Ma come?» si infuriò. «Prima ci dice che il mondo romano è la culla della nostra civiltà e poi attacca i romani?»
Vedete, è questo che la gente vuole: idee e opinioni prevedibili, facilmente inquadrabili, che appartengano a una linea ben precisa. Ma questo tipo di coerenza è la morte del pensiero. Se siete sempre d’accordo con qualcuno, se potete in anticipo prevedere cosa dirà, quale sarà la sua posizione, ricordate: non state ascoltando la sua opinione, ma state comprando una narrazione.
G. Middei
Nessun commento:
Posta un commento