Sempre tratto dallo scritto di Bartolomeo Giacomelli (nato a Pedescala nel 1806), il trisnipote Augusto c'invia il testo seguente che esprime l’amore che nutriva questo suo avo per la sua terra natìa:
"Sulle sponde del torrente Astico, un tempo chiamato Medoacus minor, che precipitando dagli erti gioghi del Vorarlberg (distretto del Tirolo -1-) va ad irrigare le fertili terre Beriche ed Euganee, sta sopra un lieve declivio un piccolo villaggio collocato ai piedi dei monti.
"Sulle sponde del torrente Astico, un tempo chiamato Medoacus minor, che precipitando dagli erti gioghi del Vorarlberg (distretto del Tirolo -1-) va ad irrigare le fertili terre Beriche ed Euganee, sta sopra un lieve declivio un piccolo villaggio collocato ai piedi dei monti.
L’onda
cerulea del torrente, che quasi la lambisce, scorre tranquilla ed il
suo mormorio è spesso superato dalla cantilena degli alpigiani
intenti a precipitare giù per la vallata, innumerevoli tronchi di
larici e pini che formano la ricchezza delle secolari foreste.
Quel
villaggio si chiama Pedescala.
L’origine
del nome è appoggiata a semplici ipotesi. Taluno ritiene che essendo
quel paesello situato ai piedi del monte di Rotzo, a cui si giunge
tramite una strada a zig-zag derivi il nome: "Piede della scala". E’
più logico credere che Piè, derivi da Pieve, Pieve della Scala in
quanto era sotto la giurisdizione dei Signori della Scala o
Scaligeri che crearono, nelle vicinanze, imponenti fortificazioni.
Due di esse, sebbene manomesse dagli uomini e dal tempo, si chiamano
Torri
di Pedescala .
Si
può quindi logicamente dedurre che "Pieve della Scala" fosse un
paese soggetto agli Scaligeri di Verona che dominarono il Vicentino
dal 1311 al 1387 e pertanto il villaggio per facilità di pronuncia, prendesse il nome Pedescala.
Cessata
la dominazione scaligera, molti paesi vennero ceduti al Vescovo di
Padova e tuttora Pedescala fa parte di tale Diocesi.
In
un rapporto steso nell’anno 1598 dal nobiluomo Francesco Caldogno, Ispettore della Serenissima Repubblica di Venezia, riguardo a queste
terre scriveva:
...questi
uomini delli Sette Comuni, siccome tutti altri delli monti vicentini,
parlano in tedesco ed è comunque opinione che siano di origine goti, ostrogoti, ovvero Cimbri, che già vennero per debellar l’Italia e
da capitani romani rotti e vinti...
L’Abate
Agostino dal Pozzo, nato a Castelletto 23/1/1732 e morto a Bassano
(?) 28/7/1798, fu uno studioso appassionato degli avvenimenti che
condussero i primi abitanti a Pedescala e nelle varie località
dell’Altipiano.
Sublime
è lo spettacolo quando al mattino sorge il sole, dipinge ed illumina
le vette, i verdi colli, l’opaco colore delle valli ed il ceruleo
torrente.
Dietro
la chiesa di Laghi troviamo un cippo N°15
CONFINE TIROL CONFINE
COMUN FOLGARIA
Cippo
austriaco di confine anno 1853 tra i comuni di Cavallaro (Laghi)
Lastebasse e Folgaria anticamente posizionato a Costa D’Agra.
Pedescala divenne Pieve, cioè dotata di una chiesa, solo a seguito di una concessione vescovile del 1521, dunque assai dopo la signoria scaligera. Per cui l'origine dell'etimo da Pieve della Scala mi sembra improbabile. Che il suffisso "scala" sia riferibile alla dominazione scaligera, come per gli Scalini, potrebbe starci in riferimento alla vicina torre di guardia.
RispondiEliminaBuonasera,
RispondiEliminacondivido il suo ragionamento circa il nome.Tanto si è detto sulla origine del nome.Però ho riportato quanto scritto nel 1860 ,nel suo libro , dal mio trisavolo Bartolomeo. cordiali saluti. Augusto