Il mese di maggio è il periodo dell’anno
che più di ogni altro abbiniamo alla Madonna: un tempo in cui si
moltiplicano i Rosari, si fanno “fioretti” e si sente più forte il
bisogno di preghiere speciali alla Vergine.
Nelle campagne si
recitano preghiere e si adornano di fiori le maestà e le edicole
mariane, anche quelle più isolate che sorgono agli incroci, lungo i
sentieri, i passi e al limitare dei campi.
Già nell’antica Grecia e nell’antica Roma il mese di Maggio era
dedicato alle dee pagane collegate alla fertilità e alla primavera
(rispettivamente Artemide e Flora) Questo, combinato con altri rituali
europei che commemoravano la nuova stagione primaverile, ha portato
molte culture occidentali a considerare maggio un mese dedicato alla
vita e alla maternità.
Si cominciò con il Calendimaggio, cioè il primo giorno del mese, cui a breve si aggiunsero le domeniche e infine tutti gli altri giorni. Erano per lo più riti popolari semplici, nutriti di preghiera in cui si cantavano le litanie, e s’incoronavano di fiori le statue mariane. Siccome alla amata si offrono ghirlande di rose, alla Madonna si regalano ghirlande di Ave Maria.
la campagna appena ieri
Si cominciò con il Calendimaggio, cioè il primo giorno del mese, cui a breve si aggiunsero le domeniche e infine tutti gli altri giorni. Erano per lo più riti popolari semplici, nutriti di preghiera in cui si cantavano le litanie, e s’incoronavano di fiori le statue mariane. Siccome alla amata si offrono ghirlande di rose, alla Madonna si regalano ghirlande di Ave Maria.
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