venerdì 29 maggio 2020

In quanti li abbiamo provati questi stati d'animo?

"Dover uscire di casa per telefonare, controllare di avere in tasca abbastanza monete, chiedere al tabaccaio la scheda telefonica prepagata da 5000 lire e domandarsi se basterà; cercare la cabina il cui telefono non sia guasto, chiudersi dentro e lasciare fuori il mondo, sperando di non vedere nessuno piazzarsi lì accanto in attesa, sperando di avere abbastanza tempo, sperando in una risposta. Stare attenti a non sbagliare numero, immaginare la faccia dall'altro lato del telefono, prestare attenzione ad ogni respiro, ad ogni pausa, ad ogni inclinazione della voce, sentire il tic dello scatto e avere voglia di chiudere gli occhi, di far finta di essere soli, come se quel minuscolo spazio non fosse una prigione, ma un universo parallelo, desiderare che quel filo unisca davvero, che per magia faccia passare non solo le parole, ma anche i pensieri e le emozioni. Illudersi che la distanza possa fare un po' meno male, almeno per qualche momento, che sentirsi possa bastare per essere più vicini, lasciare vagare lo sguardo distrattamente attraverso i vetri, con un solo desiderio nel cuore. Essere altrove."
Laura Messina




Nessun commento:

Posta un commento

Girovagando

  Il passo internazionale “Los Libertadores”, conosciuto anche come Cristo Redentore, è una delle rotte più spettacolari che collegano l...