lunedì 4 maggio 2020

L’attesa…



In quest'ultima settimana, ho pensato spesso al giorno in cui potrò riabbracciare i miei cari e ho associato questo pensiero alla poesia “Il sabato del villaggio”, che Giacomo Leopardi ha scritto il 29 settembre 1829, guardando dalla sua finestra che dava sulla piazzetta del paese.

Questi versi hanno sempre destato in me sentimenti di attesa… 
La descrizione della ragazza e di quello che la attornia, è minuziosa e ricca di particolari. 
Ci fa immaginare la giovane nelle sue parvenze, la vecchierella che “ciàcola” con le vicine, i ragazzini che giocano festosi, il paesaggio intorno, la campana che suona, i lavoratori artigiani del tempo... Alla fine, il poeta dà un consiglio ai giovani, nella loro più bella stagione della vita.

Le strofe che mi sono rimaste più  impresse, sono quelle che raccontano la preparazione per il dì di festa, ritenuta importante perché nell’attesa c’è la speranza di un giorno gioioso...


“Questo di sette 
è il più gradito giorno,
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia
recheran l'ore, 
ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier 
farà ritorno.”


Ecco, io credo che il giorno che precede la lunga attesa di rivedere i propri Cari, dopo tanta assenza, sarà un giorno dove il desiderio e la speranza per un domani ci troverà con il cuore pieno e colmo di emozioni. 
Una data importante e da ricordare sempre…


Con i versi di questa poesia, auguro a tutti di poter rivedere e riabbracciare chi ci è caro: la propria famiglia e gli amici che sono sempre rimasti nel cuore ed è lì, che in questo lungo tempo, hanno potuto piantare radici ancora più profonde.

Lucia Marangoni Damari

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