Aprirà a
luglio il Nirem (Nuovo Istituto Elioterapico di Mezzaselva); lo assicura
il direttore scientifico della struttura Giorgio Rizzato. La notizia
era attesa da oltre un anno. Il TAR, dando torto alla Regione, ha
finalmente sancito la possibilità per la società Progetto 33 di avere la
concessione per aprire ufficialmente i battenti dell’ospedale privato
che trova sede a Mezzaselva di Roana.
Dopo la ristrutturazione dell’ex Istituto elioterapico riabilitativo, costata oltre 2 milioni di euro, l’ospedale, rimasto chiuso per 10 anni, era pronto ad ospitare fino a 40 pazienti fin dall’ottobre del 2014, ma la Regione, nei mesi successivi, ne aveva bloccato l’attività di degenza “per incoerenza nella programmazione sanitaria”.
Ora, dopo i ricorsi a Tribunale amministrativo regionale, è arrivata la tanto agognata autorizzazione, necessaria per il rilancio definitivo della struttura che ha l’ambizione di diventare un centro di eccellenza orientato soprattutto alla riabilitazione dei danni e delle degenerazioni cerebrali, nella quale è già in corso l’attività ambulatoriale.
A pieno regime i pazienti ospitati potranno essere 95. I posti pronti già da un anno sono 40.
Oltre 1500 le domande di lavoro che la società dovrà ora valutare, sia per personale medico che paramedico. Già oltre 150 i pazienti in lista d’attesa.
Dopo la ristrutturazione dell’ex Istituto elioterapico riabilitativo, costata oltre 2 milioni di euro, l’ospedale, rimasto chiuso per 10 anni, era pronto ad ospitare fino a 40 pazienti fin dall’ottobre del 2014, ma la Regione, nei mesi successivi, ne aveva bloccato l’attività di degenza “per incoerenza nella programmazione sanitaria”.
Ora, dopo i ricorsi a Tribunale amministrativo regionale, è arrivata la tanto agognata autorizzazione, necessaria per il rilancio definitivo della struttura che ha l’ambizione di diventare un centro di eccellenza orientato soprattutto alla riabilitazione dei danni e delle degenerazioni cerebrali, nella quale è già in corso l’attività ambulatoriale.
A pieno regime i pazienti ospitati potranno essere 95. I posti pronti già da un anno sono 40.
Oltre 1500 le domande di lavoro che la società dovrà ora valutare, sia per personale medico che paramedico. Già oltre 150 i pazienti in lista d’attesa.
Longhini Stefania-il gazzettino
Ogni tanto i ghenfà una de bona...
RispondiEliminaProvè vardare cossa chei scrive intele ricevute dei esami::: abbiamo speso TOT euro per te!
Sulla ricevuta che ghe resta al Zaia ghe scrivarìa, ma ilagà luri:
E MI GO' SPESO 2 volte TOT par sti esami, più altrotanto co' le tasse, COME LA METEMO???
Paghemo la sanità tervolte tanto, dighe a zaia, chel va in television a dire balote,
che ramai pago de manco andare a farme lastre ed esami in PRIVATO, e li ghò suito!
chel candal'ostrega!