La coltivazione del
gelso, così comune un tempo, oggi è quasi del tutto dimenticata. Ve ne
sono di due specie, il gelso nero (Morus Nigra L.) e il gelso bianco
(Morus Alba L.), che possiamo distinguere agevolmente in base al colore
dei loro frutti.
Lo si vede sporadicamente lungo le strade di
campagna o come semplice albero ornamentale in parchi e giardini. E i
suoi frutti, le more di gelso, spesso vengono lasciate sui rami, a
maturare fino a cadere e a marcire, senza che nessuno si degni di
raccoglierli.
Le more si raccolgono da maggio fino a metà luglio,
hanno molte proprietà salutari e se ne ottengono buonissime confetture e
sciroppi.
(Io ho ricordi che da piccola andavo a prenderle dai rami più accessibili, anche perchè sulla strada che porta alla Torra ce ne sono parecchi, ma inevitabilmente ci si sporcava sempre indelebilmente e... ahimè... quante ne sentivo!)
Anche io ricordo furti di more verso "la tora", ma ancor di più una meravigliosa marmellata di "cornole" che non ho più mangiato, ahimè! Ma esistono ancora??
RispondiEliminaNel campo di "Ghiti" in campagna i "morari" producevano degli ottimi frutti. Bisognava però essere lesti nel scendere dalla pianta per evitare spiacevoli inconvenienti dovuti al proprietario.
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