martedì 14 giugno 2016

Contra' SELLA (Laghetto)

Le pertinenze di Contra' Sella in una immagine del 2025
Iniziamo dalla Contra' SELLA la nostra rassegna delle contra' del comune di Valdastico situate sulla destra orografica dell'Astico.
La località è posta all'estrema propaggine di nord-ovest del territorio comunale e, dal 1926 al 1940, faceva parte del comune di FORNI, come tutti gli abitati di questo versante della valle che appartengono ecclesiasticamente alla parrocchia di Santa Maria Maddalena dei Forni. 
Questi masi situati sui contrafforti dei Siroccoli, furono fondati prevalentemente da famiglie provenienti dal soprastante altopiano di Tonezza, che ha sempre fatto, pur con alterne vicende,  corpo unico con Forni, secondo uno schema ricorrente in tutta l'Alta Valle dell'Astico.

Fino alla fine del XIX secolo, la contra' era indicata come Laghetto, probabilmente in ragione del lago sull'Astico che qui esistette, pare fino al 1287  e che venne poi scaricato dalla disastrosa alluvione di quell'anno che distrusse la chiesa di Forni. 
  • Vedi link: http://bronsescoverte.blogspot.it/2014/02/la-storia-del-poro-nono-seconda-parte
Si tramanda che, fino al secolo scorso, a valle della contra' fossero ancora visibili dei sassi selciati recanti i solchi lasciati nei secoli dal trascinamento del legname prelevato dal lago. Questo indicherebbe una persistenza di quel bacino (o, più probabilmente, di parte di esso) fino a tempi ben più recenti di quanto non narrino le cronache.
La contra' Laghetto assunse quindi il nome della famiglia Sella* di Tonezza, che qui si stabilì in tempi a noi più vicini. 

In passato di qui non passava certo la principale arteria di collegamento della valle, come ora, ma la località si trovava relegata ai margini più estremi e improduttivi del territorio e congiunta agli altri masi e alla montagna solo da sentieri che si tenevano prudentemente rialzati sul livello del torrente. Non c'erano ponti, e la Via di Germania passava interamente sul lato opposto della valle. Solo dalla seconda metà del 1800, con la costruzione della provinciale e del ponte al Maso, la contra' Sella conobbe una moderna viabilità.
Gianni Spagnolo

X-IV-MMXVI



Contra' SELLA - Mappa d'avviso del 1842 - Catasto Austriaco

Contra' SELLA - Mappa fondiaria del 1836-40 - Catasto Austriaco


Bibliografia, annotazioni, avvertenze e diritti:
  • I documenti catastali qui riportati sono estratti dagli originali  conservati presso l'Archivio di Stato di Vicenza -  Catasto  Austriaco del comune censuario di Forni  - Mappa d'Avviso;  Mappa I; II e Libri partite  e riportano in filigrana il marchio d'origine. Sono concessi ad uso esclusivo di questa pubblicazione con  prot. n. 01  del 04/02/2015 dal Mistero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo sez. d'Archivio di Stato di Vicenza.
  • E fatto divieto di riproduzione e ulteriore divulgazione in qualsiasi forma e modalità.

4 commenti:

  1. Povera contra' Sella! Se negli ultimi anni sono state costruite delle case e rimodernate quelle vecchie, donando così un aspetto gradevole e tranquillo "maso" dominato dal verde,se questa mer.. dì calcificio verrà costruito,questa frazione darà l'inizio alla fine della Valdastico. Vedremo cosa tasseranno i futuri amministratori se grazie a Guglielmi e ai suoi, ci saranno prevalentemente macerie. A dimenticavo, ci saranno le risorse del Fassa e dei capannoni !!

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  2. Faccio presente che l’immagine iniziale proposta, acquisita dalla Carla con un furtivo viaggio nello spazio-tempo futuro, è solamente una delle innumerevoli possibilità: la macchina del tempo, ancora da perfezionare e da mettere a punto, rileva una delle molte possibilità in essere e, da accurate e scrupolose statistiche formulate dai luminari del settore, si evince che la prima di queste ipotesi sia anche la meno probabile.... pertanto è ben più realistico che la contrà in questione avrà, ancora per lunghi anni, il suo aspetto gioioso, in assenza del castron ipotizzato.... ;-))

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    1. Grazie Gioska, tranquillizzi gli animi degli abitanti. Una preoccupazione invece va rivolta agli operai che lavorano sotto la montagna, già instabile di suo e poi, con tutte le vibrazioni prodotte dai macchinari , non si può escludere un cedimento.

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    2. Andaloke, Gioska, nemo, vanti, deihh! Pì che l'aspetto gioioso, 2° MMS taré chei trevisani pensa che pal massa suto, vae ben anca la tempesta.

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