giovedì 23 giugno 2016

L'evoluzione del bigólo.

Attenzione al titolo, miei cari, perché qui l'accento è fondamentale.
Vi voglio presentare un'invenzione tecnologica minore, ma molto importante per certe aree disagiate del nostro pianeta. 
Alcuni penseranno che sia un'idea del bìgolo, mentre io preferisco considerarla una evoluzione del bigólo
E la differenza non è da poco: non si tratta solo di dove cade l'accento!

Parliamo dell'Hipporoller, un sistema semplice e ingegnoso per trasportare l'acqua con meno fatica dalla zona di prelievo a quella d'uso domestico.
Hippo rimanda all'ippopotamo, animale bello cicciottone e grande amante dell'acqua; Roller alla ruota, al rotolamento, dato che è appunto con questo sistema che si realizza il trasporto. 
Geniale, no?
Anche da noi un tempo c'era il problema di portare a casa l'acqua. Le fonti in genere non erano troppo distanti, ma certamente non c'erano materiali idonei e nemmeno la tipologia di terreno adatta per pensare, anche lontanamente, ad un Hipporoller d'antan. Per quello avevamo però la carriola.
I nostri s'ingegnarono lo stesso adottando un attrezzo altrettanto elementare e geniale: El Bigólo*. Uno strumento dalla costruzione semplice e alla portata di tutti, trattandosi si un palo di legno incurvato, con due uncini alle opposte estremità. Ai ganci venivano appesi indifferentemente  dei secchi o delle ceste e il tutto portato su una spalla, bilanciandolo con la regolazione della leva e con le braccia, qualora i carichi dei contenitori appesi non fossero uguali.
Niente di più che un bilanciere, dunque, ma che consentiva di portare con minore fatica, e soprattutto anche per lunghi tratti, due contenitori ingombranti e pesanti invece di uno soltanto.
Il bigólo ha attraversato i secoli, forse i millenni, arrivando fino agli anni sessanta, dove era ancora d'uso corrente nei nostri paesi, al pari della mitica carriola di legno incrostata di letame.
Ecco dunque, che dalla felice fusione di due attrezzi tanto semplici quanto antichi: bigólo+carriola, è nato l'Hipporoller.
Giudicate ora voi, dal video proposto qui di seguito, se sia più geniale questo o l'Iphone.
Gianni Spagnolo
XVII-VI-MXVI

HIPPOROLLER (clicca qui)











* Bigólo è il corrispondente veneto dell'italiano arconcello. Deriva da BI=due+COLLO=antica unità di misura. Strumento per trasportare due colli, dunque; era detto anche siccalstap e bicollo o bigollo da altre parti.
Era costituito da un'asta di legno duro incurvato al fuoco e con due tacche alle estremità a cui appendere i manici di secchi o ceste. Soltanto in epoca più recente le tacche vennero sostituite da ganci di ferro (le reciàre), che permettevano un più facile e sicuro aggancio di manici di varie forme e dimensioni.

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