sabato 7 maggio 2016

Le case in legno di Peter Zumthor

Le case in legno di Peter Zumthor sono tre abitazioni gemelle situate a Leis, piccolo borgo svizzero a 1500 metri di altitudine vicino a Vals nel Canton Grigioni. Le prime due, progettate nel 2009, si chiamano rispettivamente Oberhus e Unterhus, l'ultima – nuovissima – è stata denominata Türmlihus.
L’architetto-poeta, già noto in questa regione per aver disegnato l’elegante complesso delle terme di Vals, si esprime attraverso un linguaggio domestico che fa proprie sia le tradizioni legate all’arte del costruire tradizionale, sia le regole del design più contemporaneo. Le tre case per vacanze (Ferienhäuser in tedesco), magnificamente inserite nel paesaggio delle Alpi Svizzere, sono costruite interamente in legno e pensate come scatole di luce sospese tra il cielo e i monti circostanti.
Da un breve saggio di Peter Zumthor si scopre che l’idea delle case gemelle giunge come risposta progettuale ad una visione della moglie Annalisa, la quale aveva sempre immaginato gli ambienti caldi e rassicuranti di una casa di montagna pervasi dal profumo del legno e dallo scoppiettio del fuoco nel camino. Nascono così la Oberhus, tuttora di proprietà dei coniugi Zumthor, affiancata successivamente dalle Unterhus e la Türmlihus, case per vacanze ultra-chic proposte in affitto per brevi o lunghi periodi (possono accogliere fino a 5/6 ospiti ciascuna).
Le abitazioni di circa 140 mq ciascuna presentano, con piccole variazioni, la stessa disposizione su tre livelli. Al piano terra troviamo i locali di servizio, al primo piano la zona notte con camere e bagni, al secondo piano la zona living e cucina. L’unicità è rappresentata dalla maestranza nell’aprire grandi finestre floor-to-ceiling che si estendono per l’intera sezione delle pareti: gli spazi sono pervasi dalla luce e il paesaggio alpino non è solo uno sfondo ma esce dai confini della cornice così da diffondersi nelle stanze, portando con sé le essenze estive dei boschi e la magia e il silenzio invernali.
Il panorama migliore si può godere dal secondo piano, dove le pareti perdono spessore e sono sostituite da ampie vetrate. L’effetto finale è sorprendente: la sguardo acquista tridimensionalità e si annullano i confini tra interno ed esterno. Un ulteriore dettaglio dell’ultima arrivata è la sauna in teak al primo piano, predisposta come spazio comune tra le due master bedroom.
Tutte gli ambienti sono rivestiti in legno, «un materiale», scrive Zumthor, «che come un guscio protegge e avvolge il corpo e descrive un’atmosfera interna familiare e conviviale». Entrambe le case hanno arredamento e illuminazione di Baltensweiler, Arne Jacobsen, Antonio Citterio,Warren Platner, Eero Saarinen e dello steso Peter Zumthor.
(Istituto architettura montana)

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