E' quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixè, a 15 anni
dall'approvazione della legge di orientamento che ha allargato i confini
dell'imprenditorialità agricola, aprendo a nuove opportunità
occupazionali nell'agri-benessere, nella tutela ambientale, nel
risparmio energetico, nelle attività sociali, nella trasformazione
aziendale e nella vendita diretta. "Un exploit da ricondurre -
sottolinea la Coldiretti - all'attenzione per il benessere, la forma
fisica e la salute, oltre che alla crescente attenzione alla
sostenibilità ambientale e alla valorizzazione del proprio territorio,
come dimostra il fatto che il 70% degli italiani è addirittura disposto a
pagare di più un alimento del tutto naturale, il 65% per uno che
garantisce l'assenza di Ogm, il 62% per un prodotto bio e il 60% per uno
senza coloranti".
La domanda di naturalità, spiega la Coldiretti, ha fatto nascere anche nuovi prodotti come gli 'agri-gelati' che utilizzano il latte dalla stalla al cono, le 'agri-birre' con l'impiego dell'orzo aziendale in un contesto produttivo a ciclo chiuso garantito dallo stesso agricoltore o gli 'agri-cosmetici' che sono ottenuti da proprie coltivazioni o allevamenti, da quelli a base di bava di lumaca al latte d'asina, al miele, all'olio o al vino. Si assiste inoltre anche ad inaspettati ritorni come il pane del contadino che utilizza grano recuperato dal rischio di estinzione.
Un vero boom, sottolinea l'organizzazione agricola, che ha portato alla nascita di oltre diecimila punti vendita gestiti direttamente dagli agricoltori tra fattorie e mercati lungo tutta Italia dove trovano sbocco, tra l'altro, almeno 100 varietà vegetali definite minori e prodotti ottenuti da 30 diverse razze di bovini, maiali, pecore e capre allevati su scala ridotta.
La domanda di naturalità, spiega la Coldiretti, ha fatto nascere anche nuovi prodotti come gli 'agri-gelati' che utilizzano il latte dalla stalla al cono, le 'agri-birre' con l'impiego dell'orzo aziendale in un contesto produttivo a ciclo chiuso garantito dallo stesso agricoltore o gli 'agri-cosmetici' che sono ottenuti da proprie coltivazioni o allevamenti, da quelli a base di bava di lumaca al latte d'asina, al miele, all'olio o al vino. Si assiste inoltre anche ad inaspettati ritorni come il pane del contadino che utilizza grano recuperato dal rischio di estinzione.
Un vero boom, sottolinea l'organizzazione agricola, che ha portato alla nascita di oltre diecimila punti vendita gestiti direttamente dagli agricoltori tra fattorie e mercati lungo tutta Italia dove trovano sbocco, tra l'altro, almeno 100 varietà vegetali definite minori e prodotti ottenuti da 30 diverse razze di bovini, maiali, pecore e capre allevati su scala ridotta.
(segnalato da Odette)
Ciò tusi,... se putacaso qualcheduni ga par casa na secia de bava de luméga, ..diximelo, ca la dòparo par sgualivarme le fisse.
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