La campana "Maria Dolens" a Rovereto che ogni sera suona 100 rintocchi per ricordare i caduti della prima guerra mondiale.
La campana è stata costruita fondendo il bronzo dei cannoni.
Di questi tempi bisognerebbe metterne una per paese e città... per ricordarci la nostra stupidità nell'insistere con le guerre😞
(inviata da Kekko)
La Campana dei Caduti Maria Dolens è una grande campana, la più grande al mondo tra quelle che suonano a distesa.
Si trova a Rovereto sul Colle di Miravalle, a pochi minuti in macchina dal centro storico, su una terrazza meravigliosa da cui si gode un panorama incredibile su Rovereto e la Vallagarina.
Un po’ di storia…
Venne ideata da don Antonio Rossaro, un sacerdote nato e vissuto nella città di Rovereto, con lo scopo principale di onorare i caduti di tutte le guerre e per invocare pace e fratellanza tra i popoli di tutto il mondo.
Venne fusa utilizzando il bronzo dei cannoni di tutte le nazioni partecipanti alla Prima Guerra Mondiale.
La prima fusione avvenne a Trento il 30 ottobre 1924. Venne poi battezzata con il nome di “Maria Dolens” il 24 maggio 1925, ed inaugurata il 4 ottobre dello stesso anno; inizialmente venne collocata sul Bastione Malipiero del Castello di Rovereto.
Il suono non corrispondeva a quello voluto, pertanto venne rifusa a Verona il 13 giugno 1939. Ritornò nella sua città il 26 maggio 1940.
Ma una grave irreparabile incrinatura la obbligò al silenzio (31 agosto 1960) e così dovette essere rifusa il 1° agosto 1964 presso le fonderie Capanni di Castelnovo Ne’ Monti (Reggio Emilia).
Il 31 ottobre 1965 venne benedetta a Roma, in Piazza San Pietro, da Paolo VI ed infine il 4 novembre fu collocata sul Colle di Miravalle. Questa posizione non è causale, si trova nei pressi dell’Ossario di Castel Dante, luogo molto significativo, perché qui riposano i resti di circa ventimila caduti sia italiani, sia austro-ungarici.
Proprio sulle montagne che attorniano Rovereto correva il fronte della Prima Guerra Mondiale. Di qua gli alpini italiani, di là i Kaiserschützen austroungarici. Per quattro anni i soldati diedero vita alla guerra lungo le valli ed in alta quota, un’estenuante successione di assalti e contrattacchi, di esplosioni sotterranee e di scontri all’arma bianca per la conquista di pochi metri di terreno, da cui magari ci si ritirava già il giorno successivo. Tracce sono ancora presenti in particolare sul Monte Pasubio, oltre che sugli altipiani del Trentino (Folgaria, Lavarone, Luserna, ecc.) e nella zona dell’alto Garda.
Il primo rintocco avvenne il 10 aprile 1966, la domenica di Pasqua.
Oggigiorno la Campana dei Caduti fa risuonare per tutta la valle, tutti i giorni, 100 rintocchi e oltre ad essere il simbolo della città ha anche un valore affettivo perché ci fa sentire tutti un po’ a casa. La campana suona alle ore 21.30 con l’ora legale (20.30 con l’ora solare) e la domenica alle ore 12.00.
Consigliamo caldamente a chi non è mai stato di andare a sentirla, per portarsi a casa un ricordo davvero memorabile!
Nella zona museale si trovano anche interessanti mostre fotografiche permanenti e temporanee ed un breve, ma suggestivo video sulla storia della Campana dei Caduti.
Partendo dal piazzale antistante alla Campana, con una piacevole passeggiata nel bosco, si può raggiungere il Sacrario monumentale di Castel Dante, che conserva le spoglie di ventimila soldati.
Orari di Visita ed Info Utili
Orario di visita continuato tutti i giorni:
Da novembre a febbraio: 9.00 – 16.30
Marzo e ottobre: 9.00 – 18.00
Da aprile a settembre: 9.00 – 19.00
Pasqua e Pasquetta aperto
Campana dei Caduti di Rovereto – credits Riccardo Pasquazzo
Apertura serale: dal 16 giugno al 15 settembre per assistere al suono: 21.00-22.00
25 dicembre e 1 gennaio la Campana è chiusa al pubblico. Nei mesi invernali, in caso di condizioni meteo particolarmente avverse, telefonare per verificare l’apertura del museo.
Ultimo biglietto d’entrata mezz’ora prima della chiusura.
Francesco Serafini-ostellorovereto.it
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