[Gianni Spagnolo © 23A7]
Ve lo ricordéu el gronbiàle dele None?
Grando fa on tarlisòn, co le scarsèle che ghe stava rento de tuto, màssima el fassoléto da naso, grando anche èlo e bon par tuti i usi.
Lo scopo primario del grembiule delle nonne, il nostrano gronbiàle, era ovviamente di proteggere gli abiti, in tempi in cui i lavaggi non potevano essere troppo frequenti. Serviva poi per innumerevoli usi, a seconda delle attività di chi lo indossava; eccolo quindi fungere da:
- Sugamàn improvvisato;
- Comoda protezione per voltare el caliéro o estrarre la padella dal forno;
- Veloce protezione per evitar di scottarsi riempendo la flassa;
- Portar su i uvi dal punàro;
- Portar su le sìcole pal fogo;
- Tor sù la roba dal’orto;
- Tor do fighi, pumi, piri e ùa e tor su le nose;
- Netàr le téghe e sernìre i fasùi;
- Tegnér su i gémi;
- Sugàrghe le lagrime ai bocéte;
- Netàrghe face e oci ai popi, bagnadoghe on cantonsèlo co l’acua;
- Scòndare i tosatéi pì timidi co rivàva gente par casa;
- Tirar do le terajine e netàre in pressa co rivava gente;
- Supiaòro pal fogolare, sventolando le bronse;
- Desguidàre on bussoloto o la moka;
- Farlo torno al manégo dela sécia par no segàrse le man;
- E tanti altri mistijri…
El gronbiàle era realizzato con scampoli di stoffa robusta, nelle tonalità dimesse e con i decori minuti tipici delle vesti di allora. Spesso le tasche erano di stoffe diverse, che ne evidenziavano la mostruosa capienza. Ospitavano il fazzoletto da naso, ma anche le mentine per la gola e talvolta la scatoletta del tabacco da naso, oltre ad altre cose alla bisogna. Il gronbiàle caratterizzava la donna di casa come una divisa. Vederne una donna senza questo accessorio, significava che stava andando a messa o si apprestava a qualche evento eccezionale.
Messà che se dovessimo scegliere una bandiera per identificare la nostra terra e la nostra gente, un bel gronbiàle al vento potrebbe rappresentarla efficacemente.
Torniamo indietro un po’ nel tempo e saliamo sull'Altopiano:
RispondiEliminadal 1933 al 1943 Bruno Schweizer e Gottfried Alber (mio insegnante d'italiano, tedesco, latino e greco) intervistarono i parlanti cimbro a Roana, Mezzaselva, Albaredo e Castelletto (Fabris, Frigo, Martelletto) e per il "grónbiale" trovarono le seguenti espressioni: gomarjal, gomurjal, komerjal, gombrial, komerjal, komareile e fürten.
Hugo Resch in un periodo successivo registrò: grumbiaal, schóos-tùuch e vüar-tùuch
gronbiale deriva da grembo - dal latino "gremium" (seno) e questo dallo sanscrito "garbh" (utero, alveo, ventre : la cavità fra l'ombelico e i ginocchi in una persona seduta e nella quale le nutrici tengono i loro bambini; per esteso quel pezzo di stoffa per coprire il davanti di una persona = grembiale, grembiule); gli altri termini sono di origine germanica (bavara) : fürten - vüar (davanti) tùuch (pezza) schóos(grembo). La varietà di pronuncia ci dice che era molto usato perché molto utile.
Che dotta dissertazione su un pezzo di stoffa. Non sapevo di queste parentele accademiche col prof. Alber, che a quanto pare ha lasciato buona eredità ;-)
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