Durante la scorsa settimana, dopo la notizia della morte di Mario Marangoni Damari, molti sono stati i messaggi e le testimonianze di persone che, conoscendolo, hanno potuto apprezzarne le qualità e le doti.
Ringraziamenti fatti nei mezzi di comunicazione, ma specialmente al termine del suo funerale, dove si sono alternate alcune persone per portare la loro testimonianza sulla vita di Mario.
Parole che hanno parlato di amicizia, di affetti, di condivisione, di lavoro e impegno in diverse Associazioni.
Pur con il suo modo un po’ “rùspio”, Mario si è fatto conoscere in varie occasioni: la pulizia dei sentieri, l’apertura di vie dimenticate e impervie, la guida per le camminate e il suo impegno con la Pro Loco di Pedescala, ed è proprio per la Pro Loco che vorrei raccontare qualcosa che forse non tutti sanno.
Durante le riunioni con il Direttivo di cui faceva parte, stava in silenzio e ascoltava, ma quando gli veniva chiesto se era disposto ad aiutare durante una manifestazione, la sua risposta era chiara e sicura: - ghe son! - In quelle due parole c’era tanto: aiutava in compagnia, ma preferiva stare da solo e fare quello di cui c’era bisogno, non serviva chiamarlo, lui era presente. All’indomani delle manifestazioni, lui faceva una cosa inusuale, ma importante: si occupava dei sacchi della spazzatura. Li apriva a uno a uno e li svuotava completamente, poi divideva i vari materiali che contenevano e con pazienza, differenziava e divideva in altri sacchi appositi, per poi portarli al posto giusto. Questo “sporco” lavoro, lo eseguiva da solo, in silenzio, perché lui ci teneva a farlo e riteneva fosse giusto così, ma non ha mai chiesto aiuto a qualcuno.
Ricordo che la scorsa estate durante le feste, varie persone mi chiedevano dove depositare i materiali dopo aver consumato il pasto; io rispondevo di metterli tutti assieme, perché noi avevamo una persona che si sarebbe occupata di smistare tutto, una persona preziosa.
E chi mi aveva posto la domanda, rispondeva:
- Tegnìvelo bon! -
In questi pochi mesi di malattia, abbiamo sentito tutti la sua mancanza e ora pensando a tutte queste cose, non ci resta altro che tenere caro il suo ricordo, il suo impegno, la sua amicizia.
Lucia Marangoni Damari
Pedescala 15 gennaio 2023
Ringraziamenti letti
al funerale di Mario Marangoni
A nome della Comunità e della Pro Loco di Pedescala, è doveroso oggi salutare Mario, ricordando e ringraziandolo per la sua presenza in mezzo a noi.
Chi lo ha conosciuto, sa bene che lui non sarebbe contento di sentire elogi, per questo gli chiediamo scusa, ma non possiamo esimerci dal farlo, perché la sua presenza pur silenziosa, è stata continua e preziosa.
Mario amava il suo paese fatto di persone, di luoghi, di tradizioni, di storia, di sentieri, di natura…
Lo amava e se ne prendeva cura, lavorando in solitudine, senza farsi notare, ma tutti sapevano che, se una masièra caduta veniva sapientemente rifatta, era opera sua; se un sentiero era percorribile, agibile e pulito, il pensiero andava a lui: “zè sta Mario!”, si diceva e non si poteva fare a meno di lodarlo per questa sua passione e dedizione.
Credo che lo stare da solo, in silenzio in mezzo alla natura, sia stato per lui come un bisogno che poi diventava linfa vitale per la vita di ogni giorno.
La sua mitica 500 rossa oppure la Uno, parcheggiata nei vari luoghi di Pedescala, o sul Piovàn, raccontava di un uomo che da qualche parte era al lavoro per la sua comunità e per tutte quelle persone che percorrono d’abitudine i vari sentieri che hanno imparato a conoscere grazie alla sua disponibilità.
È sempre stata cosa usuale vederlo fermo, magari appoggiato alla sua auto, intento a discorrere con le persone, oppure in questa chiesa, al solito posto in ogni celebrazione; la sua presenza è stata discreta, rispettosa, ma comunque sempre rassicurante.
E che dire sulle infinite ricerche che ha fatto per individuare la genealogia di ogni famiglia di Pedescala?
Ogni cognome ha ben definite le proprie origini e credo che questo sia un gran regalo che Mario ha fatto a noi tutti, perché ha messo le sue ricerche a disposizione della comunità e di ogni persona che le desiderava e, anno dopo anno, continuava ad aggiornarle.
Schivo, solitario, di poche parole, ma sempre pronto ad aiutare, specialmente con la Pro Loco che vedeva in lui un punto fermo e sicuro: sempre disponibile, in modo particolare per fare le cose nascoste, lontano dai riflettori, ma che ha sempre svolto con vero impegno e dedizione.
Per questo oggi vogliamo dire il nostro grazie a Mario per tutto quello che in questi anni ci ha regalato, per la sua amicizia, per il suo essere parte viva di questa comunità, pur abitando altrove.
Il suo esempio sia d’insegnamento e stimolo per noi, che stiamo ancora percorrendo il nostro cammino terreno, mentre lo vogliamo pensare impegnato a pulire altri sentieri, a rifare altre masière e speriamo che di tanto in tanto, dia un’occhiata verso di noi, che abbiamo già sentito e sentiremo forte la sua mancanza, ma che sicuramente non lo dimenticheremo perché ha lasciato le sue tracce in molti luoghi e lì potremo trovarlo ancora…
Ciao Mario, ci mancherai…
Pedescala 12 gennaio 2023
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