Abbiamo visto in altri post che furono piuttosto rare le famiglie foreste che si trapiantarono in valle prima del XVIII secolo. Dalla seconda metà di quel periodo assistiamo invece ad una significativa immigrazione, proveniente principalmente dai paesi confinanti. Non mancarono però alcune importazioni da più lontano, come i Gerosa di Pedescala, oriundi da Noriglio, in quel di Rovereto (Trento). Sono in genere gli acquisti delle abitazioni che testimoniano il momento di stabilizzazione d'una famiglia in paese, mentre altre formalità ne determinarono poi l’effettiva naturalizzazione con la fruizione dei diritti riservai ai terrieri. Questo almeno per il comune di Rotzo e i suoi usi civici, che erano appetiti e soggetti a determinate clausole e franchigie temporali.
L’atto di compravendita riprodotto in foto data del 1793 e si riferisce appunto a tal “.. Antonio fg. di Antonio Gerosa oriondo de Noreggio ora abitante nel loco di Pedescala comune di Rozzo ..”
Testimoni sono: Santo di Zuane Dalla Via dai Forni e Felippo di Battista Stenghele, anch’esso detto provenire da Noreggio.
(Ma come? Non saranno mica norejoti anche gli Stenghele, vero? Pensavo che fossero lavaroni DOC, di quelli con un picciòlo così. Varatì! Ma tarè che xe na coincidensa.)
(Ma come? Non saranno mica norejoti anche gli Stenghele, vero? Pensavo che fossero lavaroni DOC, di quelli con un picciòlo così. Varatì! Ma tarè che xe na coincidensa.)
Noreggio dovrebbe essere Noriglio, un tempo comune autonomo, ma ora frazione di Rovereto, posto sulle pendici del Finonchio allo sbocco della Vallarsa. Con quest’atto il Gerosa non acquista casa in Pedescala, bensì ne vende una di sua proprietà sita in contra’ Fontani di Noreggio, probabilmente propedeutica alla sua definitiva stabilizzazione presso gli Stoner. Il nostro Antonio sposò infatti Caterina Pretto, del luogo, ed è probabile che vi sia giunto per esercitare un'osteria, dato il suo soprannome di "Osto".
L'indicazione di qualcuno come: .. oriondo da ... ma ora abitante in detto loco .., non significa necessariamente che il foresto si fosse stabilito da poco nei nostri paesi, bensì che non era un "terriero" che godeva degli usi civici e del diritto di voto nelle vicinìe. Potevano infatti passare vari decenni prima che avvenisse l'integrazione formale di un foresto nella compagine dei capifamiglia terrieri.
Curiosamente a Noriglio c’è anche una contrada "Toldo", cognome sanpieroto di antica presenza, … ma questa è un’altra storia.
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