Gli uomini non permettono ad alcuno di occupare i
loro poderi e, se nasce una minima controversia sui confini, mettono
mano alle pietre e alle armi.
Tuttavia sopportano che altri si intromettano nella loro vita, anzi, vi introducono essi stessi quelli che ne diventeranno i padroni.
E mentre non si trova nessuno disposto a spartire il proprio denaro, a quanti ciascuno distribuisce la propria vita!
Sono tirchi nell'amministrare il patrimonio, ma prodighi nel gettar via il proprio tempo, la sola cosa per cui l'esser avari farebbe onore!
Cerca di ricordare quando sei stato fermo nei tuoi propositi; quante giornate sono trascorse proprio come avevi stabilito; quando sei stato padrone di te stesso; cosa hai realizzato in una vita così lunga e quanto della tua vita ti è stato sottratto dagli altri senza che ti rendessi conto di quel che perdevi, e il tempo che ti hanno portato via l'inutile dolore, la sciocca allegria, un'avidità insaziabile, il frivolo conversare.
Vedrai quanto poco, in definitiva, ti sia rimasto del tuo; allora capirai che muori prematuramente.
Quale ne è dunque la causa?
E' che vivete come se doveste vivere per sempre, non vi ricordate della vostra precarietà; non osservate quanto tempo è già trascorso, lo sciupate come se ne aveste in abbondanza, mentre invece proprio quella giornata, che state dedicando a qualcuno o a un affare qualsiasi, potrebbe essere l'ultima.
Temete tutto come mortali, ma desiderate tutto come immortali.
Tuttavia sopportano che altri si intromettano nella loro vita, anzi, vi introducono essi stessi quelli che ne diventeranno i padroni.
E mentre non si trova nessuno disposto a spartire il proprio denaro, a quanti ciascuno distribuisce la propria vita!
Sono tirchi nell'amministrare il patrimonio, ma prodighi nel gettar via il proprio tempo, la sola cosa per cui l'esser avari farebbe onore!
Cerca di ricordare quando sei stato fermo nei tuoi propositi; quante giornate sono trascorse proprio come avevi stabilito; quando sei stato padrone di te stesso; cosa hai realizzato in una vita così lunga e quanto della tua vita ti è stato sottratto dagli altri senza che ti rendessi conto di quel che perdevi, e il tempo che ti hanno portato via l'inutile dolore, la sciocca allegria, un'avidità insaziabile, il frivolo conversare.
Vedrai quanto poco, in definitiva, ti sia rimasto del tuo; allora capirai che muori prematuramente.
Quale ne è dunque la causa?
E' che vivete come se doveste vivere per sempre, non vi ricordate della vostra precarietà; non osservate quanto tempo è già trascorso, lo sciupate come se ne aveste in abbondanza, mentre invece proprio quella giornata, che state dedicando a qualcuno o a un affare qualsiasi, potrebbe essere l'ultima.
Temete tutto come mortali, ma desiderate tutto come immortali.
SENECA-DE BREVITATE VITAE
incommensurabile Carla , che fa rivivere Seneca !!
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