mercoledì 29 luglio 2020

Ospedale di Santorso: la crisi della neurologia - il rischio della chiusura della stroke unit potrebbe mettere in pericolo la Comunità

La storia del declino della sanità nell’Alto Vicentino sembra non finire mai. Ora è il reparto di Neurologia a vivere una crisi devastante. Già prima del Covid, a Santorso c’erano solo 4 specialisti neurologi sugli 8 previsti. Adesso 2 medici stanno andando via, di conseguenza ci troveremo con un quarto dei necessari.
Poiché anche Bassano è in difficoltà, dal 1 Luglio spesso c’è, dalle 16 alle 20, un solo neurologo in servizio per un territorio di 370mila abitanti! Di notte i pazienti con problemi neurologici vanno a Vicenza, perché non c’è un neurologo reperibile di guardia né a Santorso, né a Bassano. Inaccettabile!
Siamo fortemente preoccupati, poichè temiamo che la crisi del personale possa determinare la chiusura della Stroke Unit di Santorso. Questa preoccupazione ci impone di intervenire prima che sia troppo tardi. Si tratta di un servizio che effettua interventi di urgenza per l’ictus. Così come l’emodinamica è essenziale per l’infarto cardiaco, così la Stroke Unit è indispensabile per questa patologia. Insieme, queste due tipologie di malattie, dette del sistema cardiocircolatorio, rappresentano la più diffusa causa di morte nella popolazione. L’ictus è la maggiore causa di disabilità permanente, anche grave, nella popolazione adulta.
Quando si verifica un ictus, quel che conta è la rapidità di intervento. “Time is life”, si dice, ed è proprio così. Si deve intervenire entro pochissime ore con interventi specifici farmacologici e di chirurgia endovascolare, da effettuarsi in centri specializzati, con personale adeguatamente formato.
La conseguenza diretta della possibile mancanza di una Stroke Unit in un territorio come l’Alto Vicentino, molto ampio geograficamente e con 180mila abitanti, sarà che chi subirà un ictus dovrà essere portato in altri ospedali più lontani. Questo allungamento dei tempi di trasporto per qualcuno si tramuterà in perdita di funzioni cerebrali e motorie fondamentali, per qualcuno significherà la privazione della stessa vita.
Non si può rimanere indifferenti di fronte a rischi così gravi per una intera Comunità. L’Alto Vicentino vuole dalla Regione risposte chiare ed immediate, pretende interventi celeri perché la neurologia sia rafforzata e la Stroke Unit non venga chiusa!


Nessun commento:

Posta un commento

Avvisi della settimana

Sabato 1 e domenica 2 febbraio alle porte delle chiese di tutta la valle ci sarà la vendita delle primule a favore del Centro di aiuto alla ...