mercoledì 22 luglio 2020

La natura ci sorprende sempre…

Spesso, camminando fra i boschi, nei prati, vicino a corsi d’acqua, abbiamo modo di scorgere piccole meraviglie che silenziosamente, nascono, vivono e di stagione in stagione migrano e ritornano.

Le rondini che anni fa oscuravano il cielo con i loro voli, ora non ci sono più e se ce ne sono, sono in numero minimo. Nella mia Contra', tra le vecchie case, quando arriva primavera, è tutto un volare e un cinguettare che porta gioia. Un giorno, osservando attentamente questi voli, ho visto un uccellino infilarsi in un buco di fianco a una porta d’entrata e il suo andare e venire era molto frenetico. Cercando di guardare da vicino, ho capito che dentro quel buco c’era un nido! Che strano, ho pensato, costruire un nido e allevare i piccoli in un luogo così rumoroso, di fianco a una porta dove c’è sempre movimento, strano, ma…

Sono seguiti i giorni della cova, finchè osservando i ripetuti viaggi della coppia di codirosso, abbiamo capito che erano nati i piccoli e da lì è stato un continuo andare e venire con il cibo. Avevano però problemi non indifferenti per raggiungere il nido: una persona che arrivava, un cane o un gatto, un rumore più forte, la porta che si apriva. Provavano e riprovavano, tornavano sui tetti e poi ancora e ancora, fino a raggiungere il nido e cibare i piccoli: era questione di un attimo, poi via ancora in cerca di cibo. Passavano i giorni e, a distanza, siamo riusciti a vedere i becchi aperti e le testoline in movimento; in quel piccolo nido c’erano quattro piccoli sempre affamati!

Casa di fronte al nido, tetto, finestra, altra finestra, marciapiede. Prendevano la mira e s'infilavano perfettamente nel buco per uscirne subito dopo volando alti; Il tutto accompagnato da continui cinguettii, con tonalità diverse, che facevano compagnia per tutto il giorno. Poi, quando scendeva la sera, tutto taceva: i piccoli si mettevano tranquilli e i genitori rimanendo nei paraggi, sorvegliavano il nido.

Osservando questa famigliola che cresceva, questi genitori premurosi con i loro piccoli, mi sono detta che la natura è straordinaria, che l’istinto fa fare cose impensabili, eppure questi piccoli uccelli hanno costruito il nido, hanno covato le uova, hanno cibato i loro piccoli, hanno tenuto pulito il loro nido e poi li hanno incitati a volare senza nessun manuale d’istruzione!

Un mattino, nell’aria c’era qualcosa di strano, i voli e i cinguettii continuavano incessanti e ci siamo accorti che il nido era vuoto, i genitori chiamavano e incitavano, i piccoli… chissà dov’erano!

I genitori li chiamavano senza tregua, volavano, si posavano quasi a cercarli, a capire se erano riusciti a volare…

Poco dopo, uno era a terra e uno si era infilato fra i vasi di fiori posti in una finestra: che fare? Con delicatezza sono stati posti in un luogo, dove chi li cercava li avrebbe visti e incitati al volo, ma non sappiamo se ci sono riusciti… Forse due hanno spiccato il volo librandosi in alto e riposandosi di tanto in tanto, ma non sappiamo il destino degli altri due, trovati a terra. La speranza è che si siano ricongiunti alla loro famiglia e che magari il prossimo anno possano tornare ma… sorpresa! Due piccoli stanno ancora volando in mezzo alla contrà, si posano per terra, sulle finestre, sul filo della luce e continuano ad allietarci con i loro acuti cinguettii.

Il nido ora è vuoto, ma è rimasto in quel buco come testimonianza di un lavoro per costruirlo, di quattro piccoli che sono stati allevati con ogni cura, che ci fa capire che la natura sa sempre sorprenderci, anche nelle piccole cose, nelle più semplici.

Lucia Damari





2 commenti:

  1. Brava Lucia, sempre attiva e presente nella nostra quotidianità. Ci rallegri e ci emozioni con toni racconti.

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  2. Grazie, fa bene sentire che a qualcuno fanno piacere i miei scritti… grazie di cuore, Lucia

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