sabato 27 ottobre 2018

Segnale apocalittico

(foto da ingrandire)



“Vulgus vult decipi”, “La gente vuol farsi ingannare”. Il motto è di qualche secolo fa, ma vale tuttora quando trattasi di curiosità o peggio ancor di pseudo misteri. Una mattina di tanti anni fa mi trovavo da una famiglia di Pedescala. Tutt’un tratto, da un furgone in strada, un signore gridava: Ecco, una sorpresa per sole 10.000 lire! Erano scatoloni da 50x50 abbastanza leggeri, ma non ha importanza quando si tratta di sorprese, anzi! In breve si formò la ressa così che pure la signora della casa andò a comprarne uno. Rientrata, lo posò sul tavolo, lo aprì con quella delicatezza con cui si scartocciano i regali e, dopo aver estratto un’infinità di paglia, ecco finalmente una bamboletta di plastica. Ma nel frattempo il furgone se la squagliò. Ebbene, tra i tanti segni che in questi giorni inquietano il mondo, era giusto che almeno uno apparisse anche in Val d’Astico. Erano le 17.41 di domenica 21 ottobre 2018, quando, all’appropinquarsi d’un cielo caliginoso che avanzando da oriente pareva deciso a scatenare il peggio, ecco che un raggio di sole, come un faro improvviso nella notte, squarciò per quaranta secondi l’arcano fino ad imbattersi sui brulli scogli di Luserna, tanto da apparire un incendio. Pura fatalità, ma al di là d’una possibile interpretazione spiritosa, c’è nessuno che sappia attribuire allo sporadico evento un senso in chiave apocalittica. In pallio, un equo riconoscimento!

(D.G.)

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