LA RIFLESSIONE
Guardate gli occhi dei vostri vecchi.
Oggi portano i colori dell’autunno, ma ieri hanno donato sguardi vivi come bacche di agrifoglio, teneri come fiori di biancospino.
Guardate le mani dei vostri vecchi.
Oggi contano i giorni sulle nocca, ma ieri hanno lottato, costruito, seminato carezze, momenti di sole…
Guardate i passi dei vostri vecchi. Oggi avanzano lenti, discreti come ombre, ma ieri hanno percorso pianure di speranze, sudato lungo vicoli arroganti del dolore.
Caduti si sono rialzati…
Guardateli e aspettateli i vostri vecchi, prima che il tramonto li porti via.
Se siete qui, è perché loro hanno soprattutto amato...
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LA POESIA
Ho ancora campi di papaveri
e fiori a pioggia sul mondo
per dire che la tenerezza
non è mai finita,
che non si arrendono le stagioni,
lasciano il posto
nella compiutezza dei loro giorni.
Nessuna disperazione
nell'addio di un'onda
o di una nuvola dissolta nel vento,
la pioggia cade
senza sapere della tristezza
di chi la stà a guardare,
non conosce il pianto
ma il ritorno alle origini.
Il bisogno di strette decise,
di occhi che non si fermano ai sorrisi,
di gesti concreti,
ci rendono cercatori di tenerezza
in ogni istante, in ogni cosa,
anche lontana da noi...
Francesca Stassi
LA FRASE
Ama senza possedere,
accompagna senza invadere,
vivi senza dipendere.
IL PROVERBIO
Chi che gà paura del diàulo... schèi nol ghin fà!
LA FOTO
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