No, tranquilli! Stavolta non si tratta
di futili disamine politiche, quanto d’un dilemma che attiene alla dinamica
della formazione dei soprannomi nella Lacrimarum.
Nel Post pubblicato il
24/09 u.s. “Dar logaart tzimbar gazòget
bor in oarn ….”, analizzavo la probabile origine cimbra di alcuni
soprannomi di famiglie di San Pietro, tra i quali anche Màule che oggi identifica uno dei tanti rami in cui sono articolati i Toldo.
Seguire le evanescenti tracce
documentali dei soprannomi è un’impresa pressoché disperata, tuttavia uno dei
criteri per capire la genesi di un nome in una lingua scomparsa è anche la sua antichità e
persistenza nel tessuto sociale. Non sono molte infatti le mende che vantano
una tradizione plurisecolare, dato che, per loro natura, nascono per differenziare
le famiglie d’uno stesso cognome ed è naturale che si smorzino col tempo e il
ramificarsi delle stesse.
Come soprannome, “Màule” lo
troviamo infatti documentato in un contratto del 1754. Stavolta però
non in capo a un Toldo, bensì ad un Sartori. Non nei Serenissimi Domini dunque, non in
dar Hòoge Vüüronge dar Siban Komàüne, ma addirittura sul lato destro
della Torra, sotto l’Imperial Corona d’Asburgo e Lorena, sulla punta dell’ombra
dell’ultimo filetto d’oro dell'augusto e multinazionale scettro di Maria Theresia Walburga Amalia
Christina von Habsburg, Signora di Casotto.
.. Essendo che l’anno 1753:
li 18 del mese di marzo, Domino Bortolamio figlio di Nicolò Sartori detto
maule, fece un acquisto da Domino Cristan figlio di Dominico Serafin, della casa
come nel istromento in atti ..
A questo punto l’arcano
s’infittisce: sono i Sartori o i Toldo a detenere le patenti di questa menda? Gli
Imperiali o i Serenissimi?
O forse ambedue; oppure nessuno dei due?
Di Sartori ce n'erano anche a San Pietro, in parte originari da Gallio e in parte
da Casotto stesso e da Valpegara, dato che è il cognome più ubiquo in zona; tuttavia non con questi patronimici, per cui il Nicolò è sicuramente casottano.
Il soprannome potrebbe anche essere personale, cioè identificare il singolo individuo invece che essere un portato familiare. In questo caso Maule dovrebbe aver avuto un significato compiuto nella parlata del tempo, cosa che ora invece non ha. O forse c'entrano le mamme e il Nicolò succhiò latte serenissimo?
Il soprannome potrebbe anche essere personale, cioè identificare il singolo individuo invece che essere un portato familiare. In questo caso Maule dovrebbe aver avuto un significato compiuto nella parlata del tempo, cosa che ora invece non ha. O forse c'entrano le mamme e il Nicolò succhiò latte serenissimo?
Vuoi vedere che magari questo soprannome rotola da secoli nella Lacrimarum come un uovo di cuculo,
accasandosi di qua e di là secondo le convenienze matrimoniali del momento,
sull’onda del DNA mitocondriale?
Mah!
A meno di qualche
dotto intervento esterno, lasciamo per il momento sospesa la vessata quaestio e continuiamo a friggere nell’atroce dilemma.
Gianni Spagnolo
5/10/2018
Secondo i libri delle anime i Sartori di Casotto si suddividevano in diverse famiglie:
RispondiEliminaFornaro, Marangon, Pert(h)ele, dal Portec(g)o, Molendino, dal Molino delle Marogne, Maole, Cogolan, Cechon, Meneghini, sul Monte Casotti, Braidi
Per caso ho letto e non so cosa vuole dire meda e mitocondria ma la maestra Luca mi segnava in blu quando scrivevo centrano gli scolari invece di c’entrano.La mia maestra che mi risulta ancora viva mi insegnava che bisogna scrivere in modo che tutti capiscano cercando anche di non fare errori di grammatica.
RispondiEliminaGrazie della segnalazione dell'errore, che ho provveduto subito a correggere. Quanto al significato delle parole che non si conoscono, oggi basta fare un giretto in internet per venire a capo facilmente di ogni cosa. Basta leggere menda al posto di meda e magari lasciare anche lo spazio dopo il punto.
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