domenica 7 ottobre 2018

I Màule erano di destra o di sinistra?



No, tranquilli! Stavolta non si tratta di futili disamine politiche, quanto d’un dilemma che attiene alla dinamica della formazione dei soprannomi nella Lacrimarum.
Nel Post pubblicato il 24/09 u.s. “Dar logaart tzimbar gazòget bor in oarn ….”, analizzavo la probabile origine cimbra di alcuni soprannomi di famiglie di San Pietro, tra i quali anche Màule che oggi identifica uno dei tanti rami in cui sono articolati i Toldo.
Seguire le evanescenti tracce documentali dei soprannomi è un’impresa pressoché disperata, tuttavia uno dei criteri per capire la genesi di un nome in una lingua scomparsa è anche la sua antichità e persistenza nel tessuto sociale. Non sono molte infatti le mende che vantano una tradizione plurisecolare, dato che, per loro natura, nascono per differenziare le famiglie d’uno stesso cognome ed è naturale che si smorzino col tempo e il ramificarsi delle stesse.
Come soprannome, “Màule” lo troviamo infatti documentato in un contratto del 1754. Stavolta però non in capo a un Toldo, bensì ad un Sartori. Non nei Serenissimi Domini dunque, non in dar Hòoge Vüüronge dar Siban Komàüne, ma addirittura sul lato destro della Torra, sotto l’Imperial Corona d’Asburgo e Lorena, sulla punta dell’ombra dell’ultimo filetto d’oro dell'augusto e multinazionale scettro di Maria Theresia Walburga Amalia Christina von Habsburg, Signora di Casotto.

.. Essendo che l’anno 1753: li 18 del mese di marzo, Domino Bortolamio figlio di Nicolò Sartori detto maule, fece un acquisto da Domino Cristan figlio di Dominico Serafin, della casa come nel istromento in atti ..

A questo punto l’arcano s’infittisce: sono i Sartori o i Toldo a detenere le patenti di questa menda? Gli Imperiali o i Serenissimi?
O forse ambedue; oppure nessuno dei due?
Di Sartori ce n'erano anche a San Pietro, in parte originari da Gallio e in parte da Casotto stesso e da Valpegara, dato che è il cognome più ubiquo in zona; tuttavia non con questi patronimici, per cui il Nicolò è sicuramente casottano. 
Il soprannome potrebbe anche essere personale, cioè identificare il singolo individuo invece che essere un portato familiare. In questo caso Maule dovrebbe aver avuto un significato  compiuto nella parlata del tempo, cosa che ora invece non ha. O forse c'entrano le mamme e il Nicolò succhiò latte serenissimo?
Vuoi vedere che magari questo soprannome rotola da secoli nella Lacrimarum come un uovo di cuculo, accasandosi di qua e di là secondo le convenienze matrimoniali del momento, sull’onda del DNA mitocondriale?
Mah!
A meno di qualche dotto intervento esterno, lasciamo per il momento sospesa la vessata quaestio e continuiamo a friggere nell’atroce dilemma.
Gianni Spagnolo
5/10/2018

3 commenti:

  1. Secondo i libri delle anime i Sartori di Casotto si suddividevano in diverse famiglie:
    Fornaro, Marangon, Pert(h)ele, dal Portec(g)o, Molendino, dal Molino delle Marogne, Maole, Cogolan, Cechon, Meneghini, sul Monte Casotti, Braidi

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  2. Per caso ho letto e non so cosa vuole dire meda e mitocondria ma la maestra Luca mi segnava in blu quando scrivevo centrano gli scolari invece di c’entrano.La mia maestra che mi risulta ancora viva mi insegnava che bisogna scrivere in modo che tutti capiscano cercando anche di non fare errori di grammatica.

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    1. Grazie della segnalazione dell'errore, che ho provveduto subito a correggere. Quanto al significato delle parole che non si conoscono, oggi basta fare un giretto in internet per venire a capo facilmente di ogni cosa. Basta leggere menda al posto di meda e magari lasciare anche lo spazio dopo il punto.

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