venerdì 26 ottobre 2018

La "fornéla" di un tempo passato...

Su Internet ho trovato questa foto e mi ha fatto una certa nostalgia; nostalgia del calore della fornela che nonno Augusto e nonna Neni avevano in cucina. Nelle fredde giornate d’inverno in cucina  c’erano 40 gradi, in bagno sotto zero; sopra la cucina la camera “dei veci”, con il solaio più stretto sopra la fornela affinché il calore salisse a stemperare un po’ di più. Credo che questo modello fosse il più gettonato in paese; non ce n’erano molti altri, qualcuna aveva il corrimano intorno, usato per lo più per appoggiare gli strofinacci ad asciugare, qualcuna aveva la caldaia per l’acqua calda con dentro le croste di calcare, a sinistra in alto la porticina per la legna, sotto quella per pulire la cenere, a destra in alto il forno e sotto un altro posto dove il nonno metteva le “sìcole”, in qualcuna, sul tubo per il fumo c’era una ghiera stendibiancheria per mutande e calzini. In quella a casa dei nonni, sopra era sempre presente un ferro da stiro pronto all’uso, se a destra non c’era la caldaia, c’era un bollitore per l’acqua, a fianco appeso il mestolo di alluminio per raccoglierla, all’occorrenza mettevano a bollire il pentolino con dentro la siringa di vetro e l’ago (grosso come un chiodo!), mi lasciavano scaldare le croste di formaggio e la domenica era spesso presente il “calièro” per la polenta e magari a fianco una pentola con un coniglio di casa. Quanti bei ricordi. Ora non ne vedo più, hanno lasciato il posto a quelle moderne in maiolica o ceramica, ormai poca gente cucina sulla stufa e per scaldare la casa qualcuno si affida al solo metano. Giusto lasciare spazio al progresso ed alle nuove tecnologie, ma è anche giusto ricordare con nostalgia i tempi dei nostri nonni.
Alessandro Toldo

3 commenti:

  1. E' vero, io ce l'ho ancora e funziona a meraviglia, anche per cuocere il cibo

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  2. E quante sere tutti raccolti vicino alla stufa a fare due parole ...Io ne ho nostalgia di quelle serate e quando arrivava l ora di andare a letto tutti con la borsa dell acqua calda perché in camera era freddo...bello ricordare grazie Alessandro

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  3. Grande stua, te travi un toco de fagaro e in un attimo da quanto tirava el camin la xera finia!

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