COGITO,
ERGO SUM
(Cartesio)
“Penso, quindi sono”. La
mente ha poteri sul corpo; può creare emozioni, limitare
potenzialità, facendoci sentire potenti o addirittura inadeguati. La
via del fare è l’essere”, ripeteva nel VI secolo il filosofo
fondatore del taoismo, Lao Tzu,. Dal controllo della mente scaturisce
l’omeostasi del corpo e dell’anima, in definitiva della vita. La
mente è un muscolo: va allenata. Aiuto molto sostanziale in tal
senso verrebbe dalla meditazione, cioè da quella riflessione mentale
che permette di concentrarsi su pensieri, immagini e persino sul
nulla. Il calmare la mente rallenta il corpo e reca quella pace
interiore che coordina il caos della vita d’ogni giorno.
Interessanti esperienze sono fornite dalla scienza, che ritiene utile
la meditazione nell’abbassamento dei livelli di rabbia, ansia,
fatica quotidiana, in funzione del sonno, dell’umore e naturalmente
anche dell’attività cardiovascolare. E’ lapalissiano che il
ritmo frenetico guasta la salute. Il neurone e in generale tutto il
sistema nervoso, una volta offeso, non guarisce più. Ecco che
interviene la meditazione che conferisce tregua e serenità. Chi
riesce a meditare? Tutti, basta un ritaglio di tempo, mentre, per una
perfetta concentrazione importante è la respirazione, vale a dire il
controllo dell’aria che respiriamo. Perciò, campagna, montagna,
bosco a foglia lata sono luoghi preferiti. Altri ambiti, la casa, il
lavoro, l’ufficio, la strada. E per una full
immersion
non mancano siti specializzati di tranquillità, cioè monasteri,
eremi, luoghi di silenzio, dove la pace è di casa.
(D.G.)
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