L'Alta Val d'Astico fra passato, presente e futuro ..
martedì 2 ottobre 2018
Amato Pasubio
Amato Pasubio, imperfetta ancella al tuo cospetto anelo ai tuoi baci diffusi: dolci petali sono sul corpo ferito, dissetante rugiada sull'anima arsa e scalza.
Cara Irma. Giuste riflessioni le tue, sulla necessità di rispettare il Pasubio. Parli di "degrado", ma non specifichi molto. E' un sacro dovere rispettare i Caduti della guerra, e quindi i luoghi di battaglia e di morte. Ma la Storia cammina, e credo che non vi sia nulla di offensivo se anche queste montagne vengono oggigiorno elencate come luoghi di escursione, di turismo sociale, dove fare una gita in bicicletta o moto o auto, e fermarsi all'ombra di un albero per un picnic di famiglia e di amici. Forse i nostri giovani eroi morti su quelle montagne avrebbero solo un sorriso di compiacimento.... La morte non cancella la bellezza e la gioia di vivere di chi viene dopo. Anzi! Anonimo
La Signora Lovato quando scrive scuote le coscienze. Non cerca cerca scappatoie e non cerca consensi: si indigna per conto di chi non sa farlo o non vuole farlo.
Irma scrive "Tralascio il resoconto di ciò che ho visto e di ciò che ho riportato a valle". Ma è proprio quello che volevamo sapere! Il resto è retorica, belle parole. Lo sappiamo che bisogna rispettare la natura, la montagna, la memoria dei Caduti ecc...... Anonimo
Gentili anonimi, firmatevi e poi vi risponderò. Condivisibile o meno quello che scrivo, io almeno il mio nome e cognome ce lo metto. Voi non siete, haimè, nessuno!
No comment!
RispondiEliminasicuramente gli "Atrofizzati" non leggono il giornale, per cui non vedo soluzione se non nel cambiamento di cultura, sarà molto difficile...
RispondiEliminaCara Irma. Giuste riflessioni le tue, sulla necessità di rispettare il Pasubio. Parli di "degrado", ma non specifichi molto. E' un sacro dovere rispettare i Caduti della guerra, e quindi i luoghi di battaglia e di morte. Ma la Storia cammina, e credo che non vi sia nulla di offensivo se anche queste montagne vengono oggigiorno elencate come luoghi di escursione, di turismo sociale, dove fare una gita in bicicletta o moto o auto, e fermarsi all'ombra di un albero per un picnic di famiglia e di amici. Forse i nostri giovani eroi morti su quelle montagne avrebbero solo un sorriso di compiacimento.... La morte non cancella la bellezza e la gioia di vivere di chi viene dopo. Anzi!
RispondiEliminaAnonimo
La Signora Lovato quando scrive scuote le coscienze. Non cerca cerca scappatoie e non cerca consensi: si indigna per conto di chi non sa farlo o non vuole farlo.
RispondiEliminaIrma scrive "Tralascio il resoconto di ciò che ho visto e di ciò che ho riportato a valle". Ma è proprio quello che volevamo sapere! Il resto è retorica, belle parole. Lo sappiamo che bisogna rispettare la natura, la montagna, la memoria dei Caduti ecc......
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Gentili anonimi, firmatevi e poi vi risponderò. Condivisibile o meno quello che scrivo, io almeno il mio nome e cognome ce lo metto. Voi non siete, haimè, nessuno!
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