mercoledì 2 settembre 2015

Schio. Profughi al De Lellis. La rabbia di Orsi. “Siamo pronti ad alzare un muro”





La notizia che l’ex ospedale De Lellis di Schio diventerà un centro di smistamento per i profughi ha scatenato la rabbia del Sindaco Valter Orsi.
“Siamo pronti ad alzare un muro – ha commentato – perché non è ammissibile che ci cadano dall’alto decisioni di questo tipo e noi, amministratori e portavoce dei cittadini, non possiamo fare nulla per impedire queste scelte scellerate”.
In merito all’emergenza profughi e al numero di migranti che si sarebbe riversato nell’Alto Vicentino, solo un paio di settimane fa il Prefetto Eugenio Soldà aveva annunciato un ‘autunno di fuoco’. E così sembra sia.
Non si sa ancora quanti saranno esattamente gli extracomunitari che troveranno alloggio nell’immobile di proprietà dell’Ulss4, quel che è certo è che arriveranno a breve.
E a questo punto, il tentato accordo tra i 32 Sindaci dell’Ulss 4 e il Prefetto, che pareva disposto a firmare un documento di accoglienza diffusa in cui ogni Comune avrebbe accolto al massimo 2 profughi ogni mille abitanti, svanisce come una bolla di sapone.
Ce l’avevano messa tutta i Sindaci per trovare un accordo con il Prefetto (rappresentate diretto dello Stato nel territorio) per porre dei limiti ai numeri di profughi da ospitare nel territorio. E volevano a tutti i costi creare un’accoglienza diffusa (4 o 5 persone in piccoli alloggi), in modo da tenerli sotto controllo e farli integrare piano piano nelle abitudini locali.
“Se il De Lellis diventerà un centro di smistamento è chiaro che il nostro tentativo di conciliazione non ha più nessun senso – ha sottolineato Orsi amareggiato – Domani andrò a Vicenza a incontrare il Prefetto per la terza volta, ma sono deluso perché ogni volta mi ha fatto promesse che poi sono state smentite con i fatti. Non è giusto – ha continuato – che i cittadini debbano subire un affronto di questo tipo dopo che da mesi chiedono di mettere un freno a quest’accoglienza dissennata. La popolazione viene presa in giro e con i fatti chi governa dimostra che i cittadini non hanno diritto di essere ascoltati. Da parte nostra, come amministrazione, faremo di tutto per dire no a questa decisione. E ritengo – ha concluso – che visto come stanno andando le cose, sia arrivato il momento che anche la popolazione cominci a farsi sentire”.
Anna Bianchini-Thiene on line






E’ stato rivendicato da Forza Nuova lo striscione appeso in nottata all’ex ospedale di Schio, dove il Prefetto Eugenio Soldà  ha dichiarato di voler collocare un numero non precisato di “profughi” clandestini.

All’entrata dell’ex ospedale è stato appeso uno striscione che recitava “La vera solidarietà, i profughi a casa di Soldà”.

11923212_734396029999405_2988429386147725919_nDaniele Beschin, coordinatore provinciale del movimento è avvelenato: “E’ alquanto vergognoso da parte dello Stato e dei Prefetti, anche solo ipotizzare un accoglienza in una zona che dovrebbe rimanere esclusivamente a servizio della salute dei cittadini, in certi casi, in questo periodo di forte crisi economica, rimasti senza casa e lavoro e lasciati in balia delle loro forze, senza alcun aiuto dallo Stato” .

“Uno Stato –   prosegue Beschin  – che pensa al vitto e all’alloggio per i clandestini e abbandona il popolo Italiano, un business per onlus e mafie che non guarda in faccia nessuno e ci fa sentire stranieri di una Patria invasa”.

“Il prefetto Soldà abbia il coraggio di alzare la cornetta e chiamare il ministro degli interni Alfano, facendogli presente che la pazienza è finita e che nella nostra provincia non c’è più posto né per i clandestini né per coloro che sull’immigrazione stanno costruendo un vero e proprio business. Altrimenti faccia i bagagli e se ne vada da Vicenza al più presto.”

Forza Nuova è pronta a rilanciare nelle prossime ore la propria offensiva contro le cooperative e contro quei privati che si stanno arricchendo sulle spalle del popolo italiano e invita tutti i cittadini a segnalare e pubblicare i nomi dei “traditori” e di coloro che stanno mettendo a repentaglio la sicurezza del Paese per soldi.




Passo indietro del prefetto Eugenio Soldà che solo poche ore fa aveva ipotizzato di sistemare nuovi profughi nell’ex ospedale De Lellis di Schio, struttura di proprietà della Ulss 4.

casa della salute de lellis schioAl sindaco Valter Orsi, convocato urgentemente a colloquio nella sede della prefettura ieri mattina, Soldà ha comunicato che non sarebbe andato oltre, dato il secco ‘no’ del direttore generale Daniela Carraro (la struttura non è a norma con i criteri antisismici richiesti) e la netta presa di posizione del Governatore Luca Zaia.

A detta del Primo cittadino di Schio il prefetto era molto meravigliato di come il caso si fosse gonfiato in una sola giornata e delle proteste accese che ne erano venute da più fronti. ‘Sono convinto che è anche grazie a tutto questo fermento – ha ammesso Orsi – che siamo riusciti a bloccarlo’.

La paura era quella che, in una struttura dalla capienza importante come quella dell’ex ospedale, alle prime decine di profughi se ne sarebbero aggiunte presto altre, tanto da renderlo di fatto una specie di centro di smistamento profughi per tutto l’Altovicentino. ‘Centinaia di profughi nell’ex ospedale – ha continuato Orsi – che vivrebbero in stanze affiancate a locali ancora usati a fini sanitari non è certo il posto ideale per chi viene a curarsi’.

E se al momento il primo cittadino può tirare un sospiro di sollievo la preoccupazione è sempre in agguato. ‘Sono giorni di crescente emergenza – ha concluso Orsi rammaricato – e adesso che hanno messo gli occhi su questa struttura non possiamo proprio abbassare la guardia’.

Ma.Bo. Thiene on line

2 commenti:

  1. sono senza parole....è vero fanno pena ma dobbiamo dare una mano nei paesi di origine
    siamo a rischio di una pandemia (detenuto in ospedale PD x tubercolosi_ malaria a santorso? )senza contare
    il sovraffollamento che è padre di disordini . Quando la popolazione africana ecc. sarà in europa noi ci trasferiremo in africa?

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  2. Va' caro anonimo 13,07!!
    Noi stiamo autoscomparendo, il mondo non può essere di chi figli non ne fa...
    ovvio che, così, non ci trasferiremo in Africa, ma all'inferno!!!

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