Durante la mia vita sono sempre stata protetta dalla Vergine che per
ben due volte mi è apparsa recandomi sollievo. E' un ricordo vero e
sacro.
Avevo circa 10 anni un bel giorno dell'estate del 1905 verso le
quattro pomeridiane mi trovavo sola intenta a cogliere legnetti dietro
una piccola boscaglia in un campo tra Zibido S.Giacomo e S. Pietro Cusico
quando tutto a un tratto mi si presentò davanti agli occhi un immenso
bagliore e quasi accecata rimasi un po' stupita e poi mormorai tra me e
me: ma che succede? Al di sopra della mia testa svolazzavano grandi
nastri color bianco e turchino, rimasi un po' immobile ad osservare e non
mi rendevo persuasa di tanto meraviglioso splendore e tanta bellezza di
quei magnifici nastri svolazzanti; mi guardai intorno, ma non si vedeva
nessuno ero sola in mezzo a un grande campo deserto.
Credendo di poterli
prendere allungai le mani e spiccai un piccolo salto in alto, ma in un
attimo tutto scomparve, però qualcosa di soprannaturale rimase dentro di
me.
Zitta zitta caricai le fascine di legna sulle mie spalle e mi avviai
alla strada del ritorno incamminandomi verso una via di letizia e di
gioia.
Da quel giorno ho sempre avuto impressa l'immagine di Maria, io
non mi posso sbagliare, si vede che la Vergine Santa discesa dal Cielo mi
toccò con le sue candide e benedette mani e da allora ho sempre goduto
il frutto della sua Santa Benedizione. Come quella volta che non ancora in età ho rischiato andando alla "monda
del riso", durava una trentina di giorni e si guadagnava bene e in
famiglia c'era molto bisogno. Per il primo anno è andata bene ma il
secondo anno sono venuti i Reali Carabinieri a Cavallo di Binasco a
farmi uscire dalla risaia perchè la legge era molto severa e io non ero
ancora in età giusta. Il signor Peppino "campagnone" si è dispiaciuto
moltissimo ed à andato a parlare con il fittavolo che impietosito ha
detto: riprendila pure che per questo caso rispondo io!!!!!!!
Immaginarsi la consolazone mia e della mia mamma quando, saputo che
tutto si era risolto per il meglio, siamo andate a ringraziarli con
tutto il cuore.
Floriana Ferrarini - (tratto da un vecchio diario di sua nonna)
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