La gente non è cattiva. È idiota.
Qualche giorno fa scrissi che non ne potevo più di quelli che in nome del «progressismo» riscrivono i classici e le fiabe per bambini, aboliscono i generi e i modi verbali e parlano uno strano miscuglio di italiano inglese, che a me fa inorridire.
Non lo avessi mai detto! Apriti cielo! Fioccarono gli insulti: «Ignorante! Retrograda!» Seguiti dall’invito a tornare sui banchi di scuola perché «la lingua italiana mica esiste! Non è mai esistita.» E questo mi ha fatto riflettere.
Faccio intanto una precisazione: ogni giorno usiamo parole che derivano dal latino, dal greco, dal francese, dallo spagnolo, dall’arabo. Pensate a «caffè», «zucchero», «divano», «algebra». Indovinate un po’? Tutte queste parole sono arabe! E quante volte invece vi capita di usare parole come «cravatta», «cinema», «moda», «ambulanza»? Ebbene queste parole derivano dal francese! Detto questo c’è differenza tra l’immettere un uso equilibrato di parole straniere, che arricchiscono la nostra lingua, a ciò che invece sta accadendo oggi.
Questo tra parentesi non lo sostengo io, ma l’Accademia della Crusca, i glottologi, i linguisti, persone cioè che hanno dedicato la loro vita allo studio della lingua italiana…, ma per quelli convinti di avere sempre ragione, per chi pensa con i paraocchi delle ideologie siamo tutti «ignoranti». Vedete, è proprio questo il problema, oggi la gente non ragiona, non si prende la briga di conoscere le cose, di approfondirle. Sparano sentenze come se fossero allo stadio.
Se sei di sinistra devi approvare in modo incondizionato tutto quello che propone la sinistra. Idem se sei di destra. A me non spaventano gli ignoranti, non mi spaventano i maleducati, mi spaventano invece quelli che ripetono a pappagallo ciò che sentono, quelli che ragionano in termini di bianco o nero, quelli che non vogliono ragionare e conoscere, ma «credere», quelli che hanno delegato al loro partito, al loro gruppo di appartenenza di pensare per loro, diventando alla fine superflui, non necessari. Automi. Perché con un uomo puoi sempre ragionare con un automa no.
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