LA RIFLESSIONE
C'era una volta un discepolo che rivolse al suo maestro questa domanda:
- "Quante discussioni si sono fatte e si fanno ancora su Dio. Grande maestro, tu cosa ne pensi?"
- "Vedi quell'ape?" - rispose il maestro - "Senti il suo ronzio?
Esso cessa quando l'ape ha trovato il fiore e ne succhia il nettare."
Poi continuò:
- "Vedi quest'anfora? Ora vi verso dell'acqua. Senti il gorgoglio? Cesserà quando l'anfora sarà colma.
Ed ora osserva questo biscotto che pongo crudo nell'olio bollente.
Senti come frigge e che rumore fa?
Quando sarà ben cotto tacerà."
- "Così è degli uomini.
Fino a quando discutono e fanno del gran rumore su Dio, è perché non l'hanno ancora trovato.
Chi invece l'ha trovato tace, e nel silenzio adora ed agisce."
IL VANGELO DELLA DOMENICA
In quel tempo vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: "Voi
siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa
lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e
calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli".
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli".
LA POESIA
Se avessi il coraggio di un fiore
che sboccia ovunque
e ovunque muore,
senza domande
a cui dare risposte,
senza risposte
da dare ai silenzi,
avrei occhi più belli,
sorrisi a larghe intese,
intese prolungate
con me stessa,
sensi inebriati
dal piacere
d'esserci comunque.
Francesca Stassi
LA FRASE
La tua indole sia tale che chi ti offende sappia di non aver a temere vendetta. Sii pronto e sincero nel riconciliarti. Un requisito essenziale per vivere tranquilli è non fare male a nessuno: sono i prepotenti che hanno una vita inquieta e piena di preoccupazioni: quanto più male fanno, tanto più si accresce la loro paura, e non hanno mai un momento di pace.
Seneca - Lettere a Lucilio
IL PROVERBIO
Chi che de rancore xè pien... el mastegarà sempre velèn!
RELAX
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