Per la chiesa cattolica e
tutti i cristiani, i tempi liturgici scandiscono i periodi dell’anno
con i loro riti e gli incontri particolarmente significativi. Dopo il
tempo di Avvento, attesa della venuta di Gesù tra gli uomini, un
altro tempo forte è la Quaresima, che da sempre inizia con il
Mercoledì delle ceneri. Un giorno dove il cristiano viene
sollecitato a fare digiuno, astinenza e a vivere questo periodo,
cercando di rinnovare la propria fede pregando in modo più frequente
e agendo con carità verso gli altri. Quindi, il verbo da usare in
questo tempo più di sempre è “FARE”, impegnandosi per
migliorare, per scorgere il fratello nei suoi bisogni, per dedicare
tempo a una visita o a una preghiera; anche prendendosi degli impegni
che possono solo aiutarci a vivere la fede in modo semplice, ma più
completo. L’imposizione delle ceneri, accompagnate dal monito
“Convertitevi e credete al Vangelo”, è come tenere a mente che
seguire Gesù e i suoi insegnamenti, per quanto difficile sia, è
l’unico modo che abbiamo per avvicinarci a Lui.
Quest’anno, a causa del
CORONAVIRUS, le celebrazioni sono state sospese e per tanti fedeli, è
stato un inizio di Quaresima molto strano, quasi irreale. Le
disposizioni della Diocesi sono state chiare, ma la nota alla fine
merita di essere ricordata: esercitare la preghiera, allenarsi a
parlare con Dio, a sentirlo vicino, pregare perché tutto questo
caos, finisca nel migliore dei modi. Assistere alla Santa Messa del
Vescovo Claudio, attraverso youTube, è stato molto strano: nella
cappella del Seminario Maggiore di Padova, i pochi convenuti alla
celebrazione, hanno dato un senso di semplicità, ma si è potuto
grazie alla tecnologia, sentirsi uniti alla cerimonia, ascoltando la
Parola di Dio, le parole del Vescovo e assistendo se pur lontani, a
tutti i momenti salienti della Messa. Guardando il nostro Pastore, i
diaconi, i sacerdoti, le suore e i seminaristi, ho ripensato alla
prima Chiesa, dove in pochi si riunivano a pregare, nella semplicità
e nella condivisione; mi sono sentita parte di quella preghiera e di
tutte quelle che sono state recitate in un mercoledì delle ceneri
che credo sarà ricordato da tante persone. Ho anche pensato a chi
non ha notato la differenza perché non partecipa alla vita
parrocchiale: alle tante famiglie, ai bambini e ragazzi… Quanta
ricchezza si perdono! Quando queste restrizioni saranno terminate e
tutto ritornerà alla normalità, vorrei che ognuno pensasse al dono
grande che abbiamo nel ritrovarci insieme a celebrare l’Eucarestia,
ad ascoltare la Parola, a pregare, a cantare…
Auguro a tutti che
questo periodo quaresimale ci aiuti a guardarci dentro, a riscoprire
la vera fede, a farci portatori della Parola che sempre aiuta,
consola, incita e ci fa camminare per la giusta strada.
BUONA
QUARESIMA
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