P3nsavo che 400.000 stranieri imprenditori fossero una esagerazione. Invece leggo su LA STAMPA (giugno 2019), quindi sono dati recenti, le seguenti notizie. °I titolari d’impresa nati all’estero che operano in Italia sono quasi mezzo milione (447.4229). Valgono il 15% degli imprenditori del nostro paese. L’81% proviene da un paese extracomunitario e per il 23% sono donne. Tra il 2010 e il 2018, mentre gli imprenditori italiani diminuivano del 12,2% a causa della crisi, gli imprenditori stranieri sono aumentati del 31,7%. E sono anche più giovani degli imprenditori italiani: il 71,6% ha meno di 50 anni, mentre tra gli italiani gli under 50 sono il 44,3% del totale.
Lombardia e Toscana, Roma e Prato, ai vertici nella geografia dell’imprenditoria immigrata. Al primo posto tra le regioni italiane c’è la Lombardia, dove gli imprenditori nati all’estero sono 81.355. Seguono il Lazio (53.829) e la Toscana (43.832). Tra le province è Roma a guidare la classifica, con 45.511 imprenditori stranieri, seguita da Milano (36.489) e Torino (20.692). Ma per incidenza è Prato al primo posto, dove il 46,9% dei titolari d’impresa che vi operano è nato all’estero, seguita da Milano (29,3%), Firenze (26,9%) e Roma (26,2%).
Tra i settori, sono 146.905 i titolari stranieri di un esercizio per la vendita al dettaglio, mentre 25.901 sono attivi nella ristorazione. Nell’industria al primo posto si trovano i 114.322 stranieri titolari di imprese di costruzioni. Tra le nazionalità, gli imprenditori marocchini sono 64.690 e sono attivi soprattutto nel commercio. I cinesi sono 50.899, attivi nel commercio, nel tessile e nella ristorazione. Rumeni (47.964) e albanesi (31.425) si sono specializzati nei lavori edili.
Rispetto all’integrazione, secondo l’indagine, il 60% delle imprese condotte da cittadini di origine immigrata è in attività da più di tre anni. Il fatturato negli ultimi tre anni è stabile per il 53% e in crescita per il 20%. Il 76% si dichiara del tutto (21%) o in parte (55%) soddisfatto dell’andamento della propria attività. Ma il 12% degli imprenditori stranieri ha una scarsa conoscenza della lingua italiana, il 24% appena sufficiente. Anonimo
RispondiEliminaP3nsavo che 400.000 stranieri imprenditori fossero una esagerazione. Invece leggo su LA STAMPA (giugno 2019), quindi sono dati recenti, le seguenti notizie.
°I titolari d’impresa nati all’estero che operano in Italia sono quasi mezzo milione (447.4229). Valgono il 15% degli imprenditori del nostro paese. L’81% proviene da un paese extracomunitario e per il 23% sono donne. Tra il 2010 e il 2018, mentre gli imprenditori italiani diminuivano del 12,2% a causa della crisi, gli imprenditori stranieri sono aumentati del 31,7%. E sono anche più giovani degli imprenditori italiani: il 71,6% ha meno di 50 anni, mentre tra gli italiani gli under 50 sono il 44,3% del totale.
Lombardia e Toscana, Roma e Prato, ai vertici nella geografia dell’imprenditoria immigrata. Al primo posto tra le regioni italiane c’è la Lombardia, dove gli imprenditori nati all’estero sono 81.355. Seguono il Lazio (53.829) e la Toscana (43.832). Tra le province è Roma a guidare la classifica, con 45.511 imprenditori stranieri, seguita da Milano (36.489) e Torino (20.692). Ma per incidenza è Prato al primo posto, dove il 46,9% dei titolari d’impresa che vi operano è nato all’estero, seguita da Milano (29,3%), Firenze (26,9%) e Roma (26,2%).
Tra i settori, sono 146.905 i titolari stranieri di un esercizio per la vendita al dettaglio, mentre 25.901 sono attivi nella ristorazione. Nell’industria al primo posto si trovano i 114.322 stranieri titolari di imprese di costruzioni. Tra le nazionalità, gli imprenditori marocchini sono 64.690 e sono attivi soprattutto nel commercio. I cinesi sono 50.899, attivi nel commercio, nel tessile e nella ristorazione. Rumeni (47.964) e albanesi (31.425) si sono specializzati nei lavori edili.
Rispetto all’integrazione, secondo l’indagine, il 60% delle imprese condotte da cittadini di origine immigrata è in attività da più di tre anni. Il fatturato negli ultimi tre anni è stabile per il 53% e in crescita per il 20%. Il 76% si dichiara del tutto (21%) o in parte (55%) soddisfatto dell’andamento della propria attività. Ma il 12% degli imprenditori stranieri ha una scarsa conoscenza della lingua italiana, il 24% appena sufficiente.
Anonimo