Scartabellare documenti di qualche secolo addietro è una faccenda piuttosto impegnativa. Sovente la scrittura è poco chiara, con molte abbreviazioni, priva di interspazi e con righe sovrapposte. Talvolta capita invece d'imbattersi in qualche piacevole eccezione con scritti che sono esemplari per chiarezza espositiva, proprietà di linguaggio e gestione dello spazio.
Come questa lettera autografa che l'Abate Agostino Dal Pozzo Prunner, scrive il 30 gennaio del 1792 all'amatissimo nipote.
La data da Bassano, dov'era allora precettore dei figli del conte Tiberio Roberti, in quel palazzo cittadino che ora ospita convenientemente una bella libreria e che dette alloggio, quattro anni dopo, anche anche Napoleone Bonaparte reduce dalla decisiva battaglia di Bassano. Don Agostino lì ci passò una vita, l'augusto imperatore invece solo qualche giorno, ma tanto bastò a garantirgli la pomposa dedica sulla facciata a imperitura memoria.
Dalle parti nostre, di Napoleone e delle sue gesta avremmo fatto volentieri a meno, mentre dobbiamo essere grati invece ad Agostino, che con i suoi studi approfonditi sul nostro territorio e le sue "Memorie istoriche dei Sette Comuni", lasciò un'impronta fondamentale nella nostra piccola storia.
Chissà se poi i documenti che cita ad avvallo dell'elevazione a dignità arcipretale della chiesa di Rotzo fin dal 1300 sono ancora da qualche parte...
Come questa lettera autografa che l'Abate Agostino Dal Pozzo Prunner, scrive il 30 gennaio del 1792 all'amatissimo nipote.
La data da Bassano, dov'era allora precettore dei figli del conte Tiberio Roberti, in quel palazzo cittadino che ora ospita convenientemente una bella libreria e che dette alloggio, quattro anni dopo, anche anche Napoleone Bonaparte reduce dalla decisiva battaglia di Bassano. Don Agostino lì ci passò una vita, l'augusto imperatore invece solo qualche giorno, ma tanto bastò a garantirgli la pomposa dedica sulla facciata a imperitura memoria.
Dalle parti nostre, di Napoleone e delle sue gesta avremmo fatto volentieri a meno, mentre dobbiamo essere grati invece ad Agostino, che con i suoi studi approfonditi sul nostro territorio e le sue "Memorie istoriche dei Sette Comuni", lasciò un'impronta fondamentale nella nostra piccola storia.
Chissà se poi i documenti che cita ad avvallo dell'elevazione a dignità arcipretale della chiesa di Rotzo fin dal 1300 sono ancora da qualche parte...
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