Sabato pomeriggio, 9
novembre 2019, è giunto a Pedescala padre Giorgio Laggioni
accompagnato da Domenico Molo promotore del progetto del “Museo
Diffuso”.
È arrivato per visitare i luoghi, conoscere le persone e
portare i volantini dell’evento che si terrà sabato 16 novembre
nella sala dello studio Teologico al Santo, a Padova. Ha raccontato
alle persone che l'hanno accolto alcuni tratti della storia di Padre
Placido Cortese, morto martire nel 1944. Padre Laggioni ha conversato
con le persone presenti, raccontando il martirio di padre Placido
Cortese che tutti hanno sentito vicino nel dolore e nella sofferenza.
Nell’evento di sabato
a Padova, l’architetto Domenico Molo, avrà la possibilità di fare
un intervento dove racconterà il progetto del Museo Diffuso:
condividere per guarire.
Padre Laggioni è stato
contento della sua visita a Pedescala; chi l'ha ascoltato ha senza
dubbio provato un'emozione speciale.
Continua a passi lenti,
ma costanti, il lungo cammino per realizzare un progetto importante
che prima di essere concretizzato ha bisogno di tanta preparazione,
di consapevolezza, di esperienze, di studio e di un continuo lavoro
in vari campi, partendo come sempre dall’intimo delle persone.
Servo
di Dio Padre Placido Cortese
OFM Conv (1907-1944)
Medaglia d’oro al merito civile
nel 75° del “martirio”
Medaglia d’oro al merito civile
nel 75° del “martirio”
Il
“martirio” di Padre Placido Cortese si è consumato 75 anni or
sono, verso la metà di novembre del 1944, sigillato dal silenzio di
carità con il quale il Servo di Dio ha avvolto quanti collaboravano
con lui per mettere in salvo un numero considerevole di perseguitati
dal nazifascismo.
È
una memoria riconoscente quella che vogliamo conservare di lui,
all’insegna della riconciliazione, proponendolo come modello
esemplare di fraternità per superare le divisioni e le contrapposte
interpretazioni degli eventi storici, sull’esempio di Francesco
d’Assisi, nell’anno in cui ricordiamo l’ottavo centenario
(1219) del suo incontro con il Sultano, straordinaria testimonianza
evangelica di superamento delle differenze e delle inimicizie.
Questo
75° della sua morte riscontra una commemorazione
diffusa
del Servo di Dio, nei luoghi dove egli è passato, lasciando ovunque
il ricordo di un’esistenza vissuta nella carità di Cristo:
“Caritas
Christi urget
me”, aveva scritto in una lettera Padre Placido, applicando a se
stesso un famoso passo paolino (2Cor 5,14). E così è stato, fino
alla fine.
Durante
la commemorazione del 75° del “martirio” di Padre Placido
Cortese nella chiesa di S. Francesco a Cherso, il 3 novembre 2019, il
Ministro provinciale di Croazia dei Frati Minori conventuali, fra
Josip Blažević, benedice un nuovo ritratto del Servo di Dio, opera
dell’artista Zoran Homan, che ha posto nelle mani di Padre Placido
l’attributo iconografico che contraddistingue i martiri: la palma.
Felice intuizione, che ci auguriamo sia di buon auspicio per il
riconoscimento effettivo del martirio.
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