mercoledì 13 novembre 2019

Memoria e riconciliazione: passi lenti ma importanti …

Sabato pomeriggio, 9 novembre 2019, è giunto a Pedescala padre Giorgio Laggioni accompagnato da Domenico Molo promotore del progetto del “Museo Diffuso”. 
È arrivato per visitare i luoghi, conoscere le persone e portare i volantini dell’evento che si terrà sabato 16 novembre nella sala dello studio Teologico al Santo, a Padova. Ha raccontato alle persone che l'hanno accolto alcuni tratti della storia di Padre Placido Cortese, morto martire nel 1944. Padre Laggioni ha conversato con le persone presenti, raccontando il martirio di padre Placido Cortese che tutti hanno sentito vicino nel dolore e nella sofferenza.

Nell’evento di sabato a Padova, l’architetto Domenico Molo, avrà la possibilità di fare un intervento dove racconterà il progetto del Museo Diffuso: 
condividere per guarire.

Padre Laggioni è stato contento della sua visita a Pedescala; chi l'ha ascoltato ha senza dubbio provato un'emozione speciale.

Continua a passi lenti, ma costanti, il lungo cammino per realizzare un progetto importante che prima di essere concretizzato ha bisogno di tanta preparazione, di consapevolezza, di esperienze, di studio e di un continuo lavoro in vari campi, partendo come sempre dall’intimo delle persone.

Lucia Marangoni






Servo di Dio Padre Placido Cortese 
OFM Conv (1907-1944)
Medaglia d’oro al merito civile
nel 75° del “martirio”

Il “martirio” di Padre Placido Cortese si è consumato 75 anni or sono, verso la metà di novembre del 1944, sigillato dal silenzio di carità con il quale il Servo di Dio ha avvolto quanti collaboravano con lui per mettere in salvo un numero considerevole di perseguitati dal nazifascismo.

È una memoria riconoscente quella che vogliamo conservare di lui, all’insegna della riconciliazione, proponendolo come modello esemplare di fraternità per superare le divisioni e le contrapposte interpretazioni degli eventi storici, sull’esempio di Francesco d’Assisi, nell’anno in cui ricordiamo l’ottavo centenario (1219) del suo incontro con il Sultano, straordinaria testimonianza evangelica di superamento delle differenze e delle inimicizie.

Questo 75° della sua morte riscontra una commemorazione diffusa del Servo di Dio, nei luoghi dove egli è passato, lasciando ovunque il ricordo di un’esistenza vissuta nella carità di Cristo: “Caritas Christi urget me”, aveva scritto in una lettera Padre Placido, applicando a se stesso un famoso passo paolino (2Cor 5,14). E così è stato, fino alla fine.

Durante la commemorazione del 75° del “martirio” di Padre Placido Cortese nella chiesa di S. Francesco a Cherso, il 3 novembre 2019, il Ministro provinciale di Croazia dei Frati Minori conventuali, fra Josip Blažević, benedice un nuovo ritratto del Servo di Dio, opera dell’artista Zoran Homan, che ha posto nelle mani di Padre Placido l’attributo iconografico che contraddistingue i martiri: la palma. Felice intuizione, che ci auguriamo sia di buon auspicio per il riconoscimento effettivo del martirio.



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