mercoledì 4 novembre 2015

AGORA' - 9 -


68 commenti:

  1. Peocio21 settembre 2015 16:44

    Spirito peocioso! Fassa al massimo porterebbe 20 posti di lavoro, ma non tutti nostrani. Ne farebbe fuggire molti, ma molti di più... si, magari verrebbero rimpiazzati dagli extra da te tanto odiati... e sfruttati... case vuote ce ne saranno di più, avranno l'imbarazzo delle scelta. Tu guarderai dall'alto, pensando di farla franca... polveri sottili incontrollabili, ricorda, peoci! ricorda!

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    1. ... se posso aggiungere ( rivolto al pro fassa ) , che alla sua anima ( se ce l'ha ) , i peoci non danno nessun fastidio. Forse è preferibile che cominci ora a grattarsi .......

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  2. Vediamo di riscrivere il commento, visto che non l'ho visto pubblicato e mi piacerebbe sapere il perche' e spero che non sia perche' non segue la maggior parte dei commenti qui pubblicati, anche per il fatto che si tratta solo di una mia personale opinione. In questi ultimi tempi mi sono reso conto che i pro calcificio sono aumentati e forse riesco immaginare anche il perche', ma quello che mi da piu' fastidio e' il fatto che quando uno di questi scrive un suo commento su questo blog, viene immediatamente attaccato certe volte offeso. Io credo che dobbiamo rispettare l' opinione altrui anche se non la condividiamo e tutto questo si chiama liberta' di pensiero, e a proposito volevo lasciarvi con due pensieri di Voltaire " Disapprovo quello che dici, ma difendero' fino alla morte il tuo diritto di dirlo", "Proclamo ad alta voce la liberta' di pensiero e muoia chi non la pensa come me"

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    1. Se questa è libertà, che muoia Voltaire e chi la pensa come lui. Parole sue .

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    2. You fell to earth, it’s the fault of Voltaire
      The nose in the gutter, that’s Rousseau’s fault
      Joy is your character because of Voltaire
      Misery is your trousseau because of Rousseau

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  3. Ho l'impressione che siamo alle battute finali per questa annosa questione...Domani ci sarà l'ennesimo consiglio comunale per eleggere la Commissione Consiliare e approvare il Regolamento per la consultazione. E intanto il tempo PASSA, con la gioia del GRAN FASSA! Sicuramente, quale che sia il destino, Valdastico sarà responsabile di quello che succederà. Amministrazione in primis con la sua condotta a dir poco scandalosa, e la popolazione della quale non è stata accolto il volere un anno fa (forse perchè si sperava, come dice Lux, che i favorevoli aumentassero..). Sulla popolazione ricadrà tutto il peso dell'ultima decisione con l'esito della consultazione, l'ennesimo modo per scaricare le responsabilità sulle spalle degli altri. E questo perchè l'Amministrazione non è stata capace di far valere fin da subito il proprio diritto e il proprio potere... Noi, d'intorno, potremo solo stare ad osservare...

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  4. Condivido il commento fatto da Lux. Liberta di Pensiero. Ciao

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  5. Cara Denise io sono contrario al calci fico se non si è capito basta leggere i miei commenti passati. Ma rispetto l'opinione di chi non la pensa come me. Quindi prima di attaccare qualcuno informati.Grazie

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  6. Perdonami Lux, ma forse sei tu che devi rileggere il mio commento...Non ti ho minimamente attaccato, ho solo ripreso una tua riflessione ossia: "In questi ultimi tempi mi sono reso conto che i pro calcificio sono aumentati..." Dicevo: questa è una triste e allarmante constatazione. Se fosse vero, sposerebbe il "lavoro" fatto dall'amministrazione: non faccio nulla, cosi il bollore contrario della gente "decanta" e magari...riesco a portare qualcuno dalla mia parte. Stop. Niente attacchi personali. Prego.

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  7. Caro Lux. fosse vero ti saresti accorto che il tono di offesa e di sufficenza, privo di argomentazione, lo trovi principalmente in chi caldeggia il calcinatore... e ti assicuro che quelli lì si hanno interesse, non chi è contrario perché pensa alla salute propria e dei posteri.

    Barattare 20 possibili posti da lavoro (non tutti nostrani) con la perdita di più e di altre occasioni di sviluppo sostenibile, che non facciano sfollare la Valle, è di una ottusità marziana.

    Già il solo raddoppio della Casa di Riposo ne impiegherebbe di più…

    Obbedire alle direttive dall'alto, per i propri interessi, è tal quale al comportarsi dei vari Razzi/Sciplipoti della politica nostrana.

    Non chiedere un euro dei soldi stanziati a fondo perduto per il centenario della Grande Guerra, è idiozia grama.

    Non chiedere la protezione Unesco, che la ha offerta a "Comuni volontari" per
    mettere sotto protezione luoghi significativi della Grande Guerra, sai quanti posti di lavoro persi?

    Vivere nel campanilismo ottuso di tutta la Valle, è suicidio.

    E lo vediamo nei risultati, VALLE MORTA verrà chiamata, non più VALLE DELLE LAGRIME!

    Il calcifico prevede il controllo delle emissioni FATTO DALLA STESSA DITTA tutto via computer... Hai visto quanto facile è imbrogliare col computer? chiedilo alla Volkswaghen ed ai clienti, che di inquinare se ne fregano, a loro interessa il macchinone...

    Chi controlla le emissioni dell'inceneritore di Schio? Il computer! Chi difende la salute del cittadino? Il sindaco in primis è delegato e responsabile... MI VIEN DA RIDERE. TUTTI I CONSIGLIERI SONO RESPONSABILI DI QUELLO CHE IL SINDACO FA O NON FA. Ed il sindaco di Valdastico che fa? Si fa sostituire da due grandi menti … poveri noi…

    Calcifici e cementifici, fatti un giro su internet, danno problemi di inquinamento e salute a livello planetario, gli americani stessi cominciano a fargli la guerra.

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  8. Caro Pasquino informati meglio sui fondi della grande guerra, il contributo non e' a fondo perduto per la totalita', ma su una percentuale, anche se grande, ma il comune deve comunque anticipare la totalita' del costo, per poi ricevere (quando?) la percentuale del contributo

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  9. Complimenti Pasquino, se qualcuno contesta il tuo chiaro e obbiettivo commento , io non lo definisco ottuso, me semplicemente, chiedo scusa della parola pesante, non un ignorante ma un grande deficiente.

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    1. Sei esattamente la prova di quello che dice Pasquino.

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  10. Tutte belle parole Pasquino, ma che interessa questa valle sono i fatti. Siamo sempre li a piangerci addosso, che la valle non ha niente, che sta morendo, che bisognerebbe fare qualcosa per attirare il turismo ecc. e poi? niente. La settimana scorsa, per farti un esempio e potrei fartene a decine, c'e' stata una interessantissima serata, ai Forni, per il recupero delle Torri medioevali di Barcarola con un progetto per attirare turisti anche da lontano. Dietro a tutto questo ci sono poche persone che hanno fatto un grandissimo lavoro e lo hanno esposto per attirare l' attenzione dei cittadini di questa valle, per migliorarla, per renderla viva, e questi cittadini dov' erano? Questa valle morira' con o senza il calcificio, perche' siamo noi stessi che lo vogliamo

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    1. So tutto, ho visto. E' anche per questo che parlo.

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    2. L’Ultimo Abitante della Val D’Astico (a.d. 2044)

      Eccomi qui solo al mondo, senza fratelli, vicini di casa, amici, società, solo me stesso. Il più socievole e l'umano più amorevole è stato proscritto con accordo unanime. Hanno cercato nelle raffinatezze del loro odio la tortura la più crudele per la mia anima sensibile, hanno rotto violentemente tutti gli attacchi che mi legavano a loro. Mi sarebbe piaciuto rimanere fra degli esseri umani loro malgrado. Hanno potuto sottrarsi al mio affetto solo non essendoci. Eccoli, oramai stranieri, sconosciuti, inesistenti infine per me perché l’han voluto. Ma io, staccato da loro e da tutto, che sono io stesso? Ecco quello che mi resta di cercare. Purtroppo, questa ricerca deve essere preceduta da uno sguardo sulla mia situazione. Si tratta di un'idea che devo necessariamente attraversare affinché io possa giungere da loro a me.


      Sono più di quindici anni che sono in questa strana situazione, mi sembra ancora un sogno. Ho l’impressione di aver un'indigestione che mi tormenta, di dormire d’un cattivo sonno e che mi sveglierò molto alleviato dal mio dolore quando sveglio mi ritroverò con i miei amici. Sì, senza dubbio, devo aver fatto senza accorgermi un salto dalla veglia al sonno, o meglio dalla vita alla morte. Strappato in qualche modo dall'ordine normale delle cose, mi sono trovato precipitato in un caos incomprensibile dove non percepisco nulla; e più penso alla mia situazione attuale, più son incapace di capire dove mi trovo.

      Eh! Come avrei potuto essere in grado di prevedere il destino che mi aspettava? Come posso concepire che vi sono tuttora sottomesso? Avrei potuto io col mio buon senso supporre che un giorno, io, lo stesso uomo che ero e che sono tuttora potessi essere considerato senza alcun dubbio un mostro, un avvelenatore, un assassino, l'orrore del genere umano, il giocattolo della plebaglia, che l’unico saluto che i passanti mi avrebbero dato fosse uno sputo in faccia; che una generazione tutta intera si sarebbe divertita per accordo comune di seppellirmi vivo?


      Libera traduzione dalla prima passeggiata di Jean Jacques Rousseau nel“Le fantasticherie del passeggiatore solitario”.

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    3. Si hai visto tutto, come ho visto anch'io e come vedo da trentanni, ma non cambia mai nulla, se c'e' qualcuno che cerca di ravvivare questa povera valle non ha nessun sostegno anche solo di presenza, di solo sostegno personale, ma quando c'e' da criticare, da proporre, allora si persone a go-go, a dire la loro come e quando sul da farsi ma senza partecipare attivamente, se non dall' esterno. Forse e' questo il ns male piu' grande.

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    4. Lusteg, lusteg steet astiche leüte. Lusteg, plumete bisen on teldar. Lusteg, prunnelen, gartele on beldar. Lusteg, eckelen, zimen on reüte. Lughet, z' tel me tode biàz dröbet, au' me grabe ba vrüge sich höbet. Lusteg, tote, de vorte dorschrechet! Au' von grebarn astiche leüte, via, hèrz!

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    5. Ciò Carla, .. ma com'ela a storia? Me passito sula fiducia o ghetu catà fora un consulente al ricovero de Asiago che se ricorda ancora come che se ciausca?

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    6. Tiritiritu?tarataratà!26 settembre 2015 alle ore 13:57

      Te induvini sempre tuto, Ti! Altro che!

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  11. Ciao Carla ma il cartello delle terre vegre andelo na?

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  12. Dai... ma non vedete che la colpa di tutto e' solo nostra e della nostra mentalità ?

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    1. Caro 15.10
      Addossarci tutta la colpa della mancata vitalità della nostra valle mi sembra eccessivo . Certo , noi abitanti potremmo avere un maggior ruolo attivo, ma chi traina la '' carretta '' sono sempre i vertici. Non è per incolpare sempre i Sindaci, ma certo possiamo dire che nelle varie amministrazioni che ci hanno '' governato '' ( se così possiamo definirlo ) , non si sono sprecate per trovare delle soluzioni per rigenerare o far nascere iniziative al fine di creare le condizioni a favorire i giovani a restare. Non citiamo l'ultima amministrazione, che con il loro appoggio al calcificio, a causa dell'inquinamento che produrrà, darà il colpo di grazia finale alla '' moria'' della Valdastico. Non solo se ne andranno i giovani, ma anche quelli che non lo sono più. Sarei curioso di vedere fra 20/30 anni ( se non prima ) , come sarà ridotta la’’ Valle delle Lacrime ‘’. Una cosa è certa: non ci saranno più i Sindaci .

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    2. In democrazia, generalmente, i votati sono lo specchio dei votanti.

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    3. Aihmé, la primavera sì ben declamata, bruciata da un’estate afosa, oramai è colorata dall’autunno per poi esser denudata ed interrata dall’inverno che allunga il passo e i prunnelen s’inaridiscono:

      Un’acqua colma di scintille luminose nella foresta silenziosa, nascosta dal calore del giorno; e il canneto si dondola, e tutt’intorno fioriscono i giacinti e le violette. Né capre al pascolo di maggiociondoli amari sulle pendici delle colline vicine, né pastori suonando sui flauti canti divini, hanno turbato il prunnele dalle onde luminose. Le querce nere son amate da api fedeli in questo versante pieno di pace, e gli uccelletti, rannicchiati tra le spesse foglie hanno nascosto il collo sotto le loro ali.
      (Cantico antico a.d. 1844?)

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    4. Per il Preg.mo Don delle 11.44
      Giustissimo, gli eletti sono i rappresentati dei votanti, nella speranza però che ci rappresentino per le promesse fatte. Nel caso contrario, uno che tradisce , in un modo esplicito o più o meno subdolo o furbesco, io lo chiamo semplicemente TRADITORE. Non è certo motivo di orgoglio essere conosciuti e etichettati con questo infame termine, ma ognuno ha quello che si merita. Questi personaggi quando si guardano allo specchio, la loro immagine non viene riflessa, perché si sono venduti anche l'anima. Democrazia è un parola nobile, ma spesso chi la applica ne travisano il significato. E si caro Don , purtroppo questa è la triste realtà.

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    5. Sono stufa di questi pseudintellettuali pallidini, VOGLIO UN CAMIONISTA !!!!!
      Basta con i "per capire capisco; è nel pisciare che patisco!"
      HERMANO BEBE, QUE LA VIDA ES BREVE !

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    6. Uno de quili che ga el parabressa pien de lucete, el santon de Padre Pio de fora e el calendario de playboy de rento?

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    7. Brava anonima, pienamente d' accordo con te

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    8. tusi, sbaglio o el me sembra un po fiacco il blog , intendo per i commenti piatti piatti ???

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    9. Certo, come questo tuo!

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    10. No te preocupes amigo, es una cosa que pasa. Di solito il cambio di stagione autunnale manda in depressione gli psicopatici e gli schizzati. Vedrai che ritornano!

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    11. Don, ti riferisci al caio ( se l'è quelo par far formaio,el spussa ) sopra di te ?

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    12. No belo, ... a quelo ancor pin sora chel se lamentava dei comìnti. Co sta scoperta dela moderassiòn no se capisse mai se te centri el buso. A xe cofà bater le nose co na stropa.

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    13. No no, non sono mai andati via, visto che stai scrivendo e sto scrivendo ah ah ah.

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    14. Poveri Schizz e Caio, ho il dubbio che siano '' Caduti '' dentro el l Caglielo del late '' , ottemperando alla loro primaria funzione: Trasformarsi in formaggio. Poi, per la stagionatura , non c'è problema!

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  13. Agora' e' fermo da molto tempo e subito credevo che fosse il cambio di stagione, ma non e' cosi'. Finalmente abbiamo il blog che si voleva. Un blog nazional-popolare o meglio valligian-popolare. I post, ormai sono impostati esclusivamente su vecchie foto nostalgiche, su ricette super caloriche,su vecchi consigli della nonna, su foto flora-faunistiche ecc. Finalmente non ci sono piu' i vari Catone, Philo, Gioska, Bau, Max ecc. con i loro seri commenti, con i loro dibattiti sulle problematiche sul ns quotidiano vivere. Questo blog e' impostato per essere letto e non commentato, visto che la media dei commenti e' meno di uno a post. Per essere letto dalle ns casalinghe e dai ns anziani, e anche questo e' un servizio sociale.Il Don non se ne' andato, ma anche lui ha dovuto adattare le sue uscite. Finalmente lo si puo' leggere con leggerezza, senza tanti patemi d' animo.

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    1. Mi dispiace Fase Rem che tu non apprezzi i commenti di Bau, Don e altri. La vita non è fatta solo di cose statiche che privano l'esistenza di emozioni. Bisogna riconoscere e meritano un encomio con tanto di medaglia , la Carla e Gianni , per l'impegno giornaliero nel trovare argomenti che tengono in vita il blog. Non è una cosa facile, per cui , come vedi fase Rem, anche i post hanno una loro valenza, nello stimolare a partecipare ad un dialogo virtuale. E poi, se i commenti ti danno fastidio, padronissimo di non leggerli. Buon riposo

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    2. Rileggi e capirai il vero senso del commento di REM

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    3. "Il faut cultiver son jardin" diceva Voltaire nel suo racconto filosofico, Candide. E una metafora che significa, in fondo, che ognuno di noi può contribuire al miglioramento della società con il suo lavoro o contributo. Non privarti Fase R.E.M., abbiamo la notte per dormire.

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  14. Pienamente in accordo con Rem, ormai questo blog si e' trasformato nell' ultimo anno, e rispecchia fedelmente la nostra piccola societa' di comune e di valle oramai improntata verso i vecchi e comare-casalinghe.

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  15. Caro an. 13.08 forse Rem voleva dire che non ci sono piu' i commenti che stimolavano a un dialogo virtuale, interessanti sotto ogni punto di vista, a prescindere se si era d' accordo o no. Vuole dire che il blog si e' appiattito sotto il filo dei commenti, che e' diventato una rubrica da massaie, un almanacco da sfogliare, senza impegno intellettuale, per fetta di follower di eta' media alta

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  16. Caro fase Rem, effettivamente non posso darti torto sulla constatazione che con l’introduzione della moderazione si siano ridotti i commenti e il livello di polemica; si tratta magari di valutare quanto certi commenti e la relativa polemica effettivamente interessassero i follower. Ti posso comunque assicurare che gli accessi al Blog sono rimasti mediamente stabili e non paiono denotare una perdita d’interesse. Purtroppo in questo periodo sia Carla che io siamo impegnati su fronti che non ci permettono di curare il Blog con la necessaria costanza e questo ovviamente si riflette sui contenuti. Speriamo di poter presto riprendere con più brio.

    T’invito comunque a valutare la positività del sonno REM: viene definito anche "sonno paradosso" in quanto in un organismo profondamente addormentato, l'attività della corteccia cerebrale è molto vicina a quella della veglia. Il consumo di ossigeno nel cervello cresce, aumenta il ritmo respiratorio e la pressione cardiaca, il battito cardiaco è meno regolare. Nonostante la mancanza di tono muscolare possono esserci delle contrazioni al livello delle estremità del corpo. Tutte queste caratteristiche hanno fatto pensare al sonno REM come legato ad eventi emozionali. Proprio sulla base di queste ipotesi sono stati fatti i primi esperimenti per indagare la relazione tra sonno REM e sogni.
    Anche sognare, non fa male ;-)

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  17. Grazie all’intervento sibillino di fase R.E.M., in cui si intravede anche un po’ di invidia, mi sono risvegliato dal torpore dovuto alla lunga malattia che mi perseguita, e altresì stimolato nel complesso compito di commentare la lettera dell’ingegnere, giovane italiana di nome Emanuela, che lavora presso la VW., pubblicata la settimana scorsa su questo blog.
    Costei, riassumo brevemente, fa ricadere il proprio grande attaccamento al lavoro e la gran voglia di emergere sui colleghi, col desiderio di essere applaudita e di diventare la prima della classe, ponendo gli aspetti etici dell’attività lavorativa nell’oblio; tutto ciò dichiarando, implicitamente, di perseguire “anche” gli obiettivi di sviluppo aziendali.
    Nella mia lunga esperienza lavorativa, mio malgrado, ho conosciuto colleghi con la stessa sindrome, disposti a taroccare le caratteristiche, i dati e i certificati dei prodotti venduti nell’interesse esclusivo, come dicevano loro erroneamente, dell’azienda.
    Il servire fedelmente la propria azienda, invece, comporta necessariamente il rispetto delle leggi dello Stato in cui essa è inserita e, altresì, dei valori etici fondamentali naturali di giustizia e onestà, escludendo categoricamente ogni attività truffaldina.
    È raro trovare in questi tecnici, spesso laureati con ottimi voti, la fedeltà all’azienda in cui operano, e ciò è dimostrato dal loro continuo peregrinare da una fabbrica all’altra, alla ricerca ossessiva di nuovi successi personali.
    Il lavoratore onesto è attaccato fedelmente al proprio posto di lavoro (come succede in Giappone), mantiene rapporti di solidarietà con i propri colleghi, ma rifiuta, pur intravedendone la possibilità, ogni azione truffaldina volta “apparentemente” all’interesse dell’azienda in cui opera, poiché questa non può assolutamente essere un’associazione a delinquere.
    Personalmente mi sono accorto che gli errori commessi, prima o poi, purtroppo, si pagano con gli interessi e, quindi, risulta del tutto conveniente evitarli.
    Sono dispiaciuto per le azioni negative che subirà il marchio VW, così pure per le conseguenti ricadute negative sull’economia europea, ma tutto ciò sarebbe stato evitato sei i “giovani” tecnici, che operano in nome e per conto della azienda, non avessero avuto comportamenti irresponsabili e illeciti.

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    1. Hai ragione Claudio. Il lavoro è indispensabile per costruire la sua vita. Indispensabile, ciò sottintende che bisogna fare delle concessioni, mettere da parte i suoi ideali, la sua coscienza ?
      Credo che, per cambiare il mondo, ci vorrà un cambiamento delle mentalità, in generale.

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  18. quanto rumore per nulla.....
    Un vecchio, di animo pauroso, faceva pascolare un asino.
    Ad un tratto si udirono grida di gente allarmata
    dall'arrivo di guerrieri nemici.
    << Via, via ! >> grida il vecchio all'asino..
    << Scappiamo! non ci devono prendere ! >>
    Ma l'asino, senza scomporsi:
    << Credi forse che il vincitore mi metterà addosso due basti ? >>
    Gli oppressi non hanno altri nemici fuor che i loro oppressori
    Fedro - L'asino e il vecchio pastore

    Cambiare padrone non cambia la situazione di chi deve servire.se non il modo d'essere del padrone.

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    1. Sono le bestie che hanno il "padrone" da servire, le persone, invece, possedendo la ragione, possono avere il datore di lavoro, con cui, se è il caso, collaborare.

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    2. Perfettamente d'accordo

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    3. Talvolta ti aggrappi all’ovvietà della verità comune, dal tipo "hai ragione Claudio” tale da risultare di difficile deglutizione come un denso sciroppo mellifluo.
      ma tanto,come tu dici, le contraddizioni alla lunga vengono sempre a galla.
      Vediamo un po di dividere i due aspetti di oppresso ed oppressore, padrone e servitù.
      innanzitutto all’interno di un azienda quello che era l’ufficio del personale è diventato risorse umane e non capitale umano.quindi passiamo da un concetto di persona ad un concetto di merce ( che ti garbo o meno questo è l' attuale ideologia neoclassica appplicata).le risorse sono usate per la produzione di beni o servizi ,ossia, altre merci.
      La diatriba tra oppressore ed oppresso ,tra padrone e servitù nasce da un interesse comune con fini opposto. Per essere un poco più chiaro. il capitale, il padrone o come tu lo identifichi ha come scopo il profitto e segue questo funzione identificata da karletto, DMD. Utilizza del denaro D per produrre delle merci M che vendo per del denaro D.
      Il collaboratore ,o risorsa, in un azienda ha in comune questa funzione MDM. offre un servizio o servigio (a seconda dell’orientamento ideologico) quindi una Merce (il suo sapere) M in cambio di denaro D per comprarsi M quello che serve, ossia merci,M.(cibo,vesitti,auto,studio).
      secondo questo schema se il soggetto A ha come interesse DMD e il soggetto B ha come interesse MDM puoi notare che gli interessi non coincidono!
      quindi che tu lo chiami datore di lavoro o si chiami padrone la sostanza non cambia,perché la funzione non si inverte come l’uso delle parole!
      Ma andiamo avanti nell’esempio senno il popolo dell’hai ragione Claudio si addormenta.Prendiamo il caso della regola che ha acquistato alcuni appartamenti secondo la logica del padrone o datore di lavoro DMD. la regola riceve del denaro D dalla cava,
      acquista appartamenti M per ricavare un affitto D.quindi secondo il buon senso del tuo ragionamento la regola collabora con l’affittuario
      fintato che paga, e se per un qualche motivo non dovesse più pagare l’affitto fai il datore di lavoro che collabora o nel tempo ti tramuti in padrone di casa.
      Oppresso ed oppressore li lascio pendenti visto la tua buona azione con un Excusatio non petita,accusatio manifesta del post precedente mi fa ben sperare per un luminoso futuro di giustizia,equità e libertà.
      P.S. non hai mai risposto a nessuna mia domanda sulla democrazia della regola e la suddivisione dei poteri pur utilizzando questo blog per par condicio e correttezza,lasciandoti la libertà di scrivere senza vincoli di oppressione.
      Una pronta e veloce guarigione

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    4. Caro, vedo che è difficile fartelo comprendere: la suddivisione dei poteri e la democrazia nella Regola si possono intravedere partecipando, avendone diritto, alle Assemblee dei Regolieri. Abbi fede.

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    5. Carissimo,non è difficile farmi comprendere, mi è difficile accettare le conseguenze dell'ovvio.
      Se per capire devo partecipare, così sia.se per guadagnare i tre minuti di dialogo dovrò prendere un titolo,così sia.Oppure, più semplicemente, invitami senza costrizioni.
      Non vedo alternative di dialogo qui.non vuoi rispondere ma farmi comprendere che solo avendo diritto di partecipare come regoliere alle assemblee si può "intravedere" la suddivisione dei poteri e la democrazia. perdonami l'ardire,queste sono le risposte topiche date dai testimoni di geova o scientology.

      Ho moltissima fede:

      Matteo 7,15-20
      15 Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. 16 Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? 17 Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; 18 un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. 19 Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. 20 Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.

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    6. Caro amico, mi dispiace, ma non ho il potere, pur essendo stato più di 15 anni orsono uno dei due fondatori della Regola (l’altro è stato mio fratello Florio), di farti partecipare alle Assemblee: ho gli stessi limiti e gli stessi diritti-doveri di qualsiasi altro regoliere.
      Vedi, la Regola, pur essendo un ente di diritto privato, deve seguire quanto stabilito dallo Statuto approvato dall’autorità competente e depositato in Regione.
      Ne deriva, quindi, che le Assemblee dei Regolieri non sono pubbliche, ma private, perciò possono parteciparvi solo i residenti aventi diritto, cioè gli iscritti nell’Elenco dei Regolieri.
      Auspico che nella tua profonda conoscenza eclettica, trovino adeguato spazio anche le nozioni basilari, comuni pure all’estero,vigenti nelle Regole esistenti nell’arco alpino.

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  19. In parole povere, se ho ben inteso, il cetriolo si posiziona sempre nei confronti degli stessi.

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    1. Vero in parte quel che dici.
      Affinché il cetriolo funzioni in modo efficace ci deve essere un oppressore che lo mette ad un oppresso. Si,l'oppresso lo prende sempre per definizione. In taluni casi, capita, per una serie di circostanze straordinarie, l'oppresso si ribelli e causa vuole diventi il suo opposto,ossia, oppressore.come da bene si passa al male e viceversa. Non c'è uno stato di transizione intermedia tra le due condizioni altrimenti decade la definizione di oppresso e oppressore di padrone e servo perché non sussiste il caso.
      Insomma , Fedro non scriveva favole da cazzaro.

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  20. In parte sono d' accordo con te Claudio sono le bestie che hanno il padrone o gli schiavi. La schiavitu', come la intendiamo noi, e' stata abolita qualche bell' anno fa, ma se restiamo nelle problematiche riguardanti i nostri tempi possiamo vedere che la schiavitu' non e' mai sparita, si e' trasformata. La possiamo vedere per esempio nello sfruttamento della prostituzione, ma la vera schiavitu' resta nel campo del lavoro. Lasciamo perdere lo sfruttamento anche minorile nei paesi in via di sviluppo, ma vorrei sottolineare purtroppo anche quello vicino a noi, nelle nostre fabbriche. Grazie alla bella crisi che ci affligge ormai da qualche anno, le nostre industrie hanno ormai impostato le loro assunzioni, qualora ce ne fossero, tramite agenzie del lavoro. I contratti logicamente sono a tempo determinato, anche con rinnovi di settimana in settimana. Questi lavoratori, magari con un' eta' non piu' giovane, si trovano a lavorare senza sapere se fra una settimana o due avranno ancora il lavoro, lavorano sempre con una spada di Damocle sulla testa, avendo un' unica certezza le spese che hanno mensilmente fra affitto e varie tasse. Ed ecco che il datore di lavoro capisce tutto questo e approfitta della situazione di questi lavoratori con aumento delle ore lavorative ma non certamente del salario, sapendo entrambi che le domande per un posto di lavoro sono migliaia rispetto alla pochissima domanda.Ecco il nuovo sfruttamento lavorativo. Non voglio fare di tutta un' erba un fascio, ma succede sempre piu' spesso, anche in fabbriche vicino a noi.

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  21. Purtroppo quanta ragione hai Lux, parlo perche' la situazione che hai descritto l' ho passata in prima persona e in una fabbrica del circondario, sfruttati fino all' ultimo secondo, controllati perfino anche nel tempo di recarsi in bagno, o se non finivi il lavoro che al mattino ti avevano dato dovevi portarlo a casa per finirlo. Io ho avuto la fortuna di aver trovato un' altro lavoro, sempre con le problematiche che dicevi tu sui contratti, il mio e' ogni mese

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  22. Cari LUX e Anonimo delle 19.45, purtroppo avete ragione.
    È vero, sono le bestie e gli schiavi che hanno il padrone!
    I bei tempi sono ormai lontani nel tempo. Gran parte dei lavoratori attuali, soprattutto i giovani, vivono la precarietà come qualcosa di ordinario, di naturale, di dovuto. Quanto può durare questo dramma? Quanto tempo impiegheranno i lavoratori cinesi, indiani, brasiliani, e tutti gli altri dei paesi in via di sviluppo, a ribellarsi e a pretendere di essere rispettati nei loro naturali diritti e remunerati qualcosina di più di qualche dollaro giornaliero? Forse loro, nel breve futuro, daranno una risposta a questi quesiti.

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  23. Analisi perfetta Lux, della nostra societa' lavorativa,

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  24. Io sono piuttostamente favorevole alla teoria del lapillo.

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  25. odio il limite dei 4096 caratteri !

    Parte prima

    Mi dispiace anonimo delle 19.15 per la tua situazione.
    Gli altri non si rendono conto di quello che dicono, non so se hanno un minimo di comprensione di ciò che accade, basta dire che è colpa della crisi o con fantasia della cina.
    Tu, purtroppo nelle circostanze, sei il mio Q.E.D.( quod erat demonstrandum ) sulla schiavitù ,che c’è ed esiste.
    Non bisogna avere le catene ai polsi o l’anello al naso per determinare cosa sia o no sia la schiavitù.questo modello è ottocentesco o da film.I metodi e modi si sono raffinati.
    basta privare le persone della certezza,poi si adattano.
    che ignobile e bieco metodo è stato adottato!

    La crisi, è finita da un pezzo,anni ormai. ora è pura deflazione.La deflazione è una camera a gas che ti assopisce piano piano fino a privarti di quasi tutto nel lungo periodo.
    La deflazione è l’abbassamento dei prezzi perché non si vende, perché manca quella cosa sui cui si basa tutto il sistema economico,la domanda.La deflazione è la recessione.Questa è recessione non crisi.
    Molti diranno ,ma è meraviglioso, pago e i prezzi non aumentano ,anzi magari diminuiscono o sono stabili per lungo tempo.sai quanto brutta è l’inflazione!pure draghi lo dice!! scordandosi l'altra faccia benevola dell'inflazione, che ho gia definito in un vecchio post e qui ometto senno vincete facile ogni volta.

    Peccato che dall’altra parte della catena,le aziende per funzionare e pagare stipendi devono produrre e devono vendere.Ma se non c’è domanda ? o vendo sottocosto o producono su ordinazione certa. Questo impatta sul lavoratore,che come ho detto nel post precedente è un tassello della macchina produttiva e un costo della torta.

    Se devo produrre a costi inferiori perché c’è la deflazione e come imprenditore devo pur mantener un profitto dove pensi che tagli i miei costi ? ovvio sul costo del lavoro. ma perché proprio il lavoro ?.

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  26. Odio il limite dei 4096 caratteri

    Parte Seconda

    mi sforzo di dar aria alle parole e mi auguro che qualcuno comprenda.
    Nel più rinomato panificio della Valle, Tony ,da generazioni panettiere, ha un bel laboratorio con tanti macchinari comprati dal babbo a suo tempo ma ancora in buone condizioni.La vita è frenetica ma abbastanza felice, il pane lo vende a 5 lire al kilo.La farina gli costa 1 lira, produrlo gli costa 1 lira per macchine e corrente ,2 lire per pagare i due dipendenti. con la lira che rimane di guadagno, fa vivere la sua famiglia.

    Un bel giorno il pane viene richiesto sempre meno e per la naturale legge della domanda e dell’offerta il suo costo si abbassa in principio a 4 lire al kilo. Tony con 4 lire al kilo non ha guadagno per se e lavora per mantenere solo il panificio, inizia a preoccuparsi per il futuro e spera le cose tornino come un tempo.

    Tony,seduto nel suo ufficetto sporco di farine dietro la macchina impastatrice con carta e penna fà un paio di conti.La farina,materia prima, mi costa 1 lira e non può abbassarla perché non produce il grano, lo compra a sua volta e il prezzo lo decide un altro, la borsa del grano che sta a milano. i macchinari costano 1 lira ma non può sostituire l’impastatrice con un lavoratore,gli costerebbe molto di più in termini di costi/produzione.Non resta che lasciare a casa uno dei due lavoranti.Tony sarebbe di nuovo sereno se il prezzo fosse 4 lire al kilo,il tempo passa e il costo del pane è sceso a 3 lire al kilo.ma a 3 lire al kilo Tony è punto a capo.1 lira di farina,1 lira per macchinari e 1 lira per il dipendente, non si campa.

    Nel mentre il sindaco della valle vara una legge sulla flessibilità del lavoro per le continue lamentele di tutti i panettieri della valle, in cui rende molto più flessibile le regole del lavoro e far respirare i panettieri, perché è ovvio il problema è la crisi non la domanda che si sgretola.

    Tony si libera dell’ultimo dipendente e lo richiama attraverso un agenzia quando serve mese per mese senza più impicci nel tenerlo quando ad esempio in primavera si consuma ancora meno pane del già gramo periodo.Tony paga 1 lira all’agenzia,che a sua volta paga 0,80 al dipendete,anche l’agenzia campa.Tony pensieroso alla finestra del laboratorio rimugina sul fatto che ha mitigato tutti i costi di produzione possibili ma il pane è sempre a 3 lire al kilo e non aumenta.Un conoscente di passaggio fà notare a Tony che è tutta colpa della cina se il pane costa 3 lire al kilo.Tony facendo a mente un ripasso di tre generazioni di panificatori dove hanno prodotto in valle e venduto agli abitanti della valle nel cuor suo lo manda cagare per l’idiozia appena sentita.

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  27. Odio i 4096 caratteri

    Parte Terza

    Nel lato opposto al panificio di Tony,un po più avanti c’è quello di Bepi.Bepi se la passa benone, fa pane pure lui.Bepi vende il suo pane fuori,non dalla valle, proprio fuori fuori in quei paesi dove parlano strano e hanno i pomelli d’oro e sono ricchi.Bepi,lì,vende il pane a 10 lire al kilo.paga la farina 1 lira,ha fatto investimenti con nuovi macchinari e nuove linee di produzione grazie agli sgravi del job act del sindaco a beneficio dei Tony della valle ma ne beneficia anche Bepi.Bepi ha 3 dipendenti fissi,Tizio Caio e Sempronio ne potrebbe avere 10 o 15.Bepi preferisce sfruttare il job act del sindaco e chiamarne 7 tramite agenzia così non ha problemi nel caso diminuisca il lavoro o come nel caso attuale gli permette di aumentare i profitti comprimento il numero dei dipendenti a tempo determinato a suo piacimento.
    L’anno successivo, Tony ha venduto il panificio per una serie di coincidenze fortuite a dire del sindaco. il prezzo del pane è rimasto a 3 lire, ci tengo a far notare al lettore che tutti proprio tutti fin al sindaco dicevano che il futuro è rose e la crisi è passata.La flessibilità del lavoro permetteva a Tony di avere 1 lira di guadagno,troppo poco per rimpiazzare l’impastatrice che si è rotta nel frattempo.
    Tony non ha venduto al quell’antipatico di Bepi ma ad un panettiere estero,però vicino quasi connazionale,un amico insomma.Tony era indeciso se darlo ad uno specializzato in baguette o ad uno che fà bretzel.Ha preferito quello che fà Bretzel perché quando era piccolo suo nonno gli raccontava estasiato sulla superba laboriosità dei panettieri di bretzel.
    C’è un fatto strano che Tony non ha mai calcolato e a Bepi proprio non interessa.Quando Tony ha ridotto il numero dei dipendenti e si è appoggiato all’agenzia non ha proprio tenuto conto che i due dipendenti senza lavoro o con lavoro precario tenevano famiglia e assai numerosa.Tony non ha proprio pensato che anche i sui dipendenti erano consumatori di pane,che purtroppo non lo potevano più comprare ogni dì ed hanno contribuito a mantenere il prezzo basso di 3 lire al kilo che ha rovinato Tony e reso tanto felici i paesani della deflazione.

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  28. Odio i 4096 caratteri

    Parte Quarta e ultima

    Di certo non sono un gran cantastorie e le vacche del Golo si saranno buttate giù dal dirupo dopo questa novella.Questo è il mio modo più semplice per raccontarvi parte della realtà.
    Il resto che ho letto sono più o meno menzogne,volute o per ignoranza non mi interessa.Non ne valuto i diversi gradi di menzogna sopratutto se viene fatto sulla pelle delle persone come quella di anonimo delle 19.15 offuscando l’evidenza dei fatti.
    a taluni o tutti gli anonimi del c’hai ragione, non sentendo il rumore del treno che arriva devono essere investiti per capirlo, e quando arriva il treno, fà male.un poco vi ho capiti, se dovesse accadere la risposta sarebbe “sono inciampato su un sasso” negare sempre anche con le gambe frantumate.

    un assaggio per chiarivi le idee. non roba vecchia,ma freschissima.
    http://www.repubblica.it/economia/2015/10/28/news/telecom_accordo_su_2_600_esuberi_senza_licenziamenti-126063547/?refresh_ce

    Altri, gli smaliziati, che si contano come i porcini di quest’anno,furbi e scaltri, diranno mica vero madmax!
    io vedo un sacco di gente con telefonini nuovi e macchine nuove che costano sempre di più,a loro dico:ma miei cari porcini questo è debito ed un altra storia.anzi è gia pronta e scritta,mi ricorda tanto il povero tacchino induttivista di russell.

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  29. Quando il saputello definisce continuamente menzogneri e ignoranti i propri sfortunati interlocutori, come sua abitudine consolidata, ed enuncia personali idee strampalate e risibili, usando le teorie di economisti valide sì, ma per altri contesti, viene proprio voglia di mandarlo… in quel di Milano.

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    Risposte
    1. Beh, insomma, non sono daccordo, Max stavolta si è spiegato abbastanza bene.
      Mica è facile far capire certi concetti, a certa gente, digiuna di economia...
      Comunque vale sempre la saggezza dei vecchi...

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    2. Anonimo/a delle 9:31,ovvero prove tecniche di democrazia.

      Anonimo : dal gr. anṓnymos "senza nome”.privo di personalità e di caratteri proprio.
      Sinonimi:amorfo,anodino,banale,comune,impersonale,insipido,ordinario,scialbo,insignificante,insulso,qualunque,squallido.

      Banale,datti un nome altrimenti sei polvere e nessuno crede a chi non si assume le sue responsabilità.

      alcune idee strampalate usate per altri contesti, di solito ricette di cucina :

      Adam smith: la ricchezza delle nazioni 1790 Morto
      David Ricardo: Saggio sul profitto 1823 Morto
      Karl Marx : Il Capitale 1883 MORTO
      Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta J.M. Keynes 1946 MORTO
      Friedrich August von Hayek:verso la schiavitù 1992 MORTO
      Ludwig von Mises:Teoria della moneta e dei mezzi di circolazione 1973 MORTO
      J.K. Galbraith:il grande crollo,cosa ci ha insegnato sul capitalismo la grande depressione 2006 MORTO

      idee risibili e personali sui giornali:

      tgcom 24
      5 nov 2015
      Draghi:"Il quadro macroeconomico è ancora incerto". Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi.

      Squinzi: "Italia faticosamente uscita dalla recessione" - Più ottimista decisamente Confindustria: "L'Italia è finalmente e faticosamente uscita dalla recessione - ha detto il presidente Giorgio Squinzi -

      OCSE ; rapporto Italia febbraio 2015 pag 9.
      La bassa produttività ha determinato scarsa competitività,un alto tasso di disoccupazione e un aumento del debito.

      OCSE: rapporto Italia febbraio 2015 pag 12
      Una recessione prolungata e prospettive incerte
      Il PIL reale è cresciuto poco dalla fine degli anni 1990 e per nulla dal 2011; durante la recessione, la produzione industriale si è contratta più che in altri Paesi dell’OCSE. Per diversi anni si è registrata una diminuzione dei prestiti bancari concessi, la fiducia delle aziende è bassa e gli investimenti sono scesi a un livello oggi insufficiente per rimpiazzare il capitale usurato.

      http://www.huffingtonpost.it 15/09/2014
      Conti pubblici; per S&P l'Italia a crescita zero nel 2014, per l'Ocse sarà -0,4%. Ft: "Preoccupa la deflazione”.Anche per il 2015 la revisione è netta: le stime puntano ora a +0,1% contro il +1,1% pronosticato la scorsa primavera. Quelle a carico del Pil italiano sono le revisioni più pesante del rapporto (che è un aggiornamento tra gli outlook semestrali) e l'Italia è l'unico paese in recessione tra i big.

      "Vista la debolezza della domanda, la flessibilità all'interno delle regole europee dovrebbe essere utilizzata per sostenere la crescita". Lo afferma l'Ocse, secondo cui al contempo "il continuo fallimento dell'economia globale nel generare una crescita forte, equilibrata ed inclusiva sottolinea l'urgenza di sforzi di riforma ambiziosi”.

      Allarme crescita . Repubblica 6 ottobre 2015
      "Il Sacro Graal di una ripresa robusta e sincronizzata", avverte il capo economista dell'istituto di Washington, Maurice Obstfeld, presentando il Rapporto economico autunnale, "rimane sfuggente" e "i rischi verso il basso per l'economia mondiale appaiono oggi più pronunciati rispetto a pochi mesi fa". Di qui la sforbiciata alle previsioni.

      QED: le cure NON sono efficaci se la diagnosi è sbagliata, allora che fare ? certo, aumentiamo la cura !
      alias vedi la fine di Tony.


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Sabato 1 e domenica 2 febbraio alle porte delle chiese di tutta la valle ci sarà la vendita delle primule a favore del Centro di aiuto alla ...