Molti lo conoscono come
Don Spritz,
altri come un prete un po’ particolare, altri non condividono il suo modo di esprimersi, altri ne rimangono incantati. Il fatto certo è che don Marco ha un carisma come pochi, è un trascinatore, ma più di tutto sa trasmettere e contagiare il suo amore immenso per Dio.
Don Spritz,
altri come un prete un po’ particolare, altri non condividono il suo modo di esprimersi, altri ne rimangono incantati. Il fatto certo è che don Marco ha un carisma come pochi, è un trascinatore, ma più di tutto sa trasmettere e contagiare il suo amore immenso per Dio.
Don Marco Pozza (Calvene, 21 dicembre 1979) è un presbitero, scrittore e giornalista italiano.
Dal 17 settembre 2011 è cappellano
presso il carcere di massima sicurezza "Due Palazzi" di Padova e
tiene conferenze ed incontri in tutta Italia, in particolare nelle scuole e
nelle parrocchie. Editorialista di Avvenire collabora col Mattino di Padova e L'Altopiano
(il Giornale dell'Altopiano di Asiago) ed ha fondato e gestisce un sito
internet, definito una parrocchia virtuale, nel quale commenta i brani del
Vangelo ed i fatti di cronaca e dove gli utenti registrati possono intervenire
e porre spunti di riflessione. Ha scritto, inoltre, alcuni libri sia di
narrativa sia di divulgazione religiosa.
Viene ordinato sacerdote il 6 giugno 2004 dal Vescovo di Padova Antonio Mattiazzo. Dopo l'ordinazione diventa vicario parrocchiale presso la
parrocchia della Sacra Famiglia, a Padova. Durante questo periodo, colpito dall'assenza di
fedeli durante le celebrazioni eucaristiche, decide di trascorrere buona parte
del suo tempo libero incontrando durante l'ora dell'aperitivo ragazzi e
studenti direttamente nei locali della "movida" padovana: per questo
motivo viene soprannominato Don Spritz.
Grazie alla sua opera di
evangelizzazione presso i giovani è protagonista di una puntata del Testimone, su Mtv, dal titolo "La
vocazione", nella quale si parla dei giovani consacrati e della loro vita
nel mondo moderno e di crisi della religiosità nella società. Nel settembre
2007 viene picchiato da un barista padovano mentre sta realizzando un servizio
per la trasmissione "Le iene" insieme al conduttore televisivo Pierfrancesco
Diliberto, in arte "Pif".
L'11 dicembre 2013, sotto la guida del
gesuita irlandese padre Michael Paul Gallagher, ha conseguito il dottorato in
Teologia Fondamentale alla Pontificia Università Gregoriana di Roma: tema della
tesi il rapporto tra letteratura, teologia e immaginazione a partire da
“Cittadella” di Antoine de Saint-Exupéry.
Diciamo
che don Marco è un prete “tosto” e che ascoltare un suo intervento non è una cosa scontata; con don Luigi Gatto
di Cogollo ha un buon rapporto di amicizia ed è per questo che, meditando sugli incontri di Quaresima,
don Luigi ha pensato di farlo intervenire dando così modo a tanta gente di fare
un percorso di preparazione alla Pasqua. Cinque mercoledì veramente “pieni”,
con immagini, canti del CORO GIOVANI di Cogollo, spiegazione della Parola,
meditazione silenziosa, preghiera. Gli argomenti trattati, tutti tratti da testi del Vangelo, sono stati ampliamente spiegati e portati alla vita di tutti i giorni, nei nostri giorni. Un contorno con una scena di un filò di un tempo, proprio di fianco all’altare, per portarci dentro la semplicità del messaggio di Dio e per farci capire l’essenzialità della sua Parola. Il sorriso di don Marco è un sorriso che contagia, ascoltarlo è una gioia, capirlo è alla portata di tutti e queste sono cose importanti per chi spesso non riesce a capire tante omelie fatte di paroloni incomprensibili. Ad ogni fine serata, si tornava a casa con qualcosa in più e con l’attesa che arrivasse il mercoledì successivo: è bello sentire il bisogno di Parola e è ancor più bello quando questa sete viene appagata! Serate a cui tutte le parrocchie del Vicariato potevano partecipare; sono opportunità che bisogna saper cogliere, perché sono sempre motivo di “crescita”. Grazie quindi a don Luigi per aver organizzato questi momenti, al Coro per aver allietato e reso più completo ogni incontro, a don Marco per essersi fatto tramite di quel Dio che ci ama, che ci perdona, che ci ascolta e ci sorregge, sempre, nonostante la nostra tiepida fede, la nostra fragile speranza, il nostro scarso amore… Grazie alle tante persone che hanno riempito la chiesa ogni mercoledì, che con la loro presenza silenziosa, rispettosa e attenta, hanno fatto capire quanto ci sia bisogno di vivere esperienze simili, esperienze di ascolto e silenzio in un tempo dove tutto è frenetico e rumoroso.
meditazione silenziosa, preghiera. Gli argomenti trattati, tutti tratti da testi del Vangelo, sono stati ampliamente spiegati e portati alla vita di tutti i giorni, nei nostri giorni. Un contorno con una scena di un filò di un tempo, proprio di fianco all’altare, per portarci dentro la semplicità del messaggio di Dio e per farci capire l’essenzialità della sua Parola. Il sorriso di don Marco è un sorriso che contagia, ascoltarlo è una gioia, capirlo è alla portata di tutti e queste sono cose importanti per chi spesso non riesce a capire tante omelie fatte di paroloni incomprensibili. Ad ogni fine serata, si tornava a casa con qualcosa in più e con l’attesa che arrivasse il mercoledì successivo: è bello sentire il bisogno di Parola e è ancor più bello quando questa sete viene appagata! Serate a cui tutte le parrocchie del Vicariato potevano partecipare; sono opportunità che bisogna saper cogliere, perché sono sempre motivo di “crescita”. Grazie quindi a don Luigi per aver organizzato questi momenti, al Coro per aver allietato e reso più completo ogni incontro, a don Marco per essersi fatto tramite di quel Dio che ci ama, che ci perdona, che ci ascolta e ci sorregge, sempre, nonostante la nostra tiepida fede, la nostra fragile speranza, il nostro scarso amore… Grazie alle tante persone che hanno riempito la chiesa ogni mercoledì, che con la loro presenza silenziosa, rispettosa e attenta, hanno fatto capire quanto ci sia bisogno di vivere esperienze simili, esperienze di ascolto e silenzio in un tempo dove tutto è frenetico e rumoroso.
Abbiamo tutti bisogno di fare spazio dentro di noi e a volte, anche una parola diversa, ci può aiutare.
Lucia Marangoni
L'avevo sentito solo nominare, ora grazie a Lucia ho le idee un po' più chiare.
RispondiEliminaMi piacerebbe conoscerlo di persona e sentirlo predicare. Ha un soprannome e un sorriso che me lo fanno "a pelle" SIMPATICISSIMO...
Tutti avevamo la possibilità di ascoltarlo, è stato sempre scritto sul bollettino parrocchiale; a volte si perdono occasioni importanti...sarà per un'altra volta! grazie.
RispondiEliminache facia simpatica nol par gnanca un prete! Auguri anca a lu
RispondiEliminaGrazie Don Marco, si vede che per te parla qualcun'Altro!!!GRAZIE DI CUORE PER QUELLO CHE CI TRASMETTI!!!Sei un GRANDE!!
RispondiEliminache meraviglia di pretino in tutti i sensi. ha qualcosa che gli altri non hanno. devo stare più attenta quando viene in zona perchè voglio conoscerlo. tu Lucia scrivi quando viene sai?
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