martedì 15 aprile 2014

Che tempi!

Classe 1929 - scuole di Valpegara 
(by Ada)

27 commenti:

  1. Ho ingrandito la fotografia e gli ho guardati uno a uno, non ho notato nessun sorriso, ma solo volti seri di bambini.
    Perchè?

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  2. Massa contenti de nare a scola!!!

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  3. Mais où est la Dame?
    Où est ma muse?
    Lá où tu es
    Lá où tu étais autrefois?
    Reste là
    Ne bouge pas
    Ne t’en va pas
    Nous qui sommes aimés
    Nous t’avons oublié
    Toi ne nous oublie pas
    Nous n’avions que toi sur la terre
    Ne nous laisse pas devenir froids
    Beaucoup plus loin toujours
    Et n’importe où
    Donne-nous signe de vie
    Beaucoup plus tard au coin d’un bois
    Dans la forêt de la mémoire
    Surgis soudain
    Tends-nous la main Ody.

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    1. Hello Sponcy ! Quoi de plus naturel qu'une poésie de Prévert pour parler de l'école de Valpegara ? Assente qualche giorni, e già 50 nuovi post da leggere.........MaxiCarla !
      Bella foto di Adalago. Merci beaucoup !

      Sono di ritorno dalla "côte Agathoise" In quel posto, come diceva Baudelaire (l'ALBATROS)
      "Spesso per divertirsi, gli uomini d’equipaggio
      catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari
      che seguono indolenti compagni di viaggio,
      lo scorrere della nave sugli abissi terribili.

      Non appena deposti dai marinai sulle plance,
      questi principi dell’aria, maldestri e vergognosi
      lasciano cadere le grandi ali bianche
      come remi trascinati pietosamente ai fianchi.

      Com’è goffo e molle il viaggiatore alato,
      Lui, così elegante, com’è comico e brutto!
      Uno con la pipa gli stuzzica il becco
      l’altro mima zoppicando l’infelice che volava!

      Al principe delle nuvole è simile il Poeta
      che vive nella tempesta e non si cura dell’arciere;
      esiliato sulla terra tra badanai di cacciatori
      le sue ali di gigante gl’impediscono di caminare".

      A+



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  4. Poverini che tenerezza che fanno, a quei tempi eravamo terrorizzati di tutto, forse anche il fotografo faceva loro soggezione chissà. O forse pensavano che poi dovevano andare a tendar vache

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  5. Ho contato più di sessanta bambini seriosi.
    Non credo che oggi a Valpegara abitino più di sessanta persone.

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  6. E io invece sto anche notando che per quegli anni erano anche vestiti bene.

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    1. Con gli indennizzi dei danni della Grande guerra

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  7. Hai notato bene, eravamo nel ventennio Mussoliniano.
    Con ogni probabilità alla scuola veniva dedicata un' attenzione particolare, adesso invece crollano i soffitti delle aule.

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    1. Uhmm... non precisamente nel senso che intendi far passare...
      la scuola era finalizzata ad altro, basta vedere cosa insegnavano...
      Si dedicava una attenzione particolare, sì, il mito del duce.

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    2. Perchè adesso le scuole, ad ogni livello, comprese le università non sono fucina di ideologie che hanno fatto danni enormi nel mondo, ben più del fascismo e lo stanno ancora facendo?
      Poi vai a vedere cosa hanno disegnato sulla scala d'ingresso alle scuole di San Pietro.
      L'evoluzione darwiniana.
      Insegnano e vogliono inculcare nelle giovani menti che l'uomo è l'evoluzione di un "simioto".
      Forse loro si sentono dei "macachi", io no!

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  8. Sono contenta di aver visto la mia mamma (in prima fila da sinistra appoggiata al muro della scuola di Valpegara 1929 ) Grazie .........

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    1. Per la precisione era l'anno 1929 non la classe
      del 1929. Gli scolari presenti dovevano essere
      delle classi dal 1918 al 1924. Se quello è il
      maestro Toldo(ciufeto),come mi sembra,mi raccontava che era il solo maestro con cinque
      classi.Non sapeva neanche lui quanti scolari
      giornalieri aveva. Molti restavano per lunghi periodi dell'anno a casa per aiutare le mamme,(i mariti erano a lavorare all'estero),nelle stalle
      nei prati e nei campi.Si,si,cosi' piccoli,cosi' giovani.Era cosi' anche a Sanpiero qualche
      anno dopo.Non lasciatevi ingannare dai vestiti.
      Quello era il solo capo di vestiario decente in famiglia,e doveva servire per tutti i fratelli o
      sorelle. Le scuole erano belle perche' rifatte
      nuove dopo la distruzione della guerra.Il fascismo non c'entra per nulla in questo caso!!!

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    2. Non parlavo delle scuole ma del decoro degli alunni.
      E' cosa nota che durante quel periodo la scuola, gli alunni ed il corpo insegnante ricevevano maggiori attenzioni e rispetto al paragone di oggi.

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  9. Ho i nomi di una buona parte di questi ragazzetti, grazie alla Rina dalla Grotta
    (che è dietro alla Amabile Pettinà).
    C'è anche Emilio, dai Agos, trovalo!
    Alcuni sono individuati dai soprannomi, ma purtroppo ci sono state lagnanze in
    passato per averli usati. Non abbiatevene a male, li posterei, ma tutti o niente.

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    1. CARO ALAGO mi hai fatto commuovere (lo giuro!). Ero stato ingannato dalla classe(29) ma adesso credo di aver trovato il mio caro PAPA'; penso che sia quello vicino alla ringhiera fra la testa del maestro e la femminuccia con il caschetto e il cravattino.Domani giovedi' 17 vengo ai LUCONI ti prego di rispondermi e mi piacerebbe conoscerti e magari prendere un caffe' insieme. GRAZIE!!!!!!!!a TE e alla RINA.Un ABBRACCIO AGOS

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    2. x AGOS, se vuoi possiamo metterci d'accordo, tu, Alago, Carla, io e chi altro vorrà starci e trovarci da qualche parte per un caffè insieme e fare 4 chiacchiere

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    3. Esattamente, cioè il quarto lungo la ringhiera, partendo dal pilastrino in basso.
      Quanto resterai ai Lucuni?
      dammi una finestra di tempo, non son sicuro di farcela, in questi giorni seguo
      anche una vecchia zia in ospedale.
      Sarai da Fausto?

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  10. Caro AGOS scrivimi un tuo contatto, mail o cell su: bronsescoverte@gmail.com altrimenti come faccio?

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    1. Aspetto una foto di te con AGOS, Carla !

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  11. BENISSIMOOOOOOOO!!!.IO arrivero' giovedi' pomeriggio a LUCONI e mi fermero' 7/8 giorni . In serata faro' avere il mio cell a CARLA cosi' organizzeremo qualche cosa; magari una pizza da qualche parte di vostra conoscenza.Comunque salvo escursioni io saro' reperibile a casa mia o da FAUSTO. VI ringrazio TUTTI di cuore. Spero finalmente di conoscervi di persona.

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  12. beh, confesso che la fonte della foto è Alago, quel mio cugino danzante nella "mia" valle me l'ha data perchè c'è pure mio papà nella prima fila in alto! quindi..che meraviglia che qualcuno possa ritrovarci volti cari! io da Fausto passo quando posso (e posso raramente ahimè); mi piacerebbe però conoscere Agos accidenti! e'che a Pasqua ho, come sempre, tutti da me, e quindi non so se dopo possano esserci possibilità ..beh...starò a "sentire". ah, altra cosa...gli scolari sì sono seri, ma era il fatto di essere "a scuola" che era cosa seria, indipendentemente dalle varie incombenze che li attendevano poi. ricordo una mia foto di quinta elementare, che ho tuttora, dove noi trenta scolarette eravamo tutte sul serioso: ho terminato la quinta elementare l'ultimo anno in cui si sono tenuti gli esami di ammissione alle medie , ed a tali esami si era pure respinti o rimandati! anche la scuola è mutata ovviamente, magari pure in meglio per certi aspetti, ma un tempo non si scherzava davvero! auguri a tutti! Ada

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    1. Buona Pasqua Ada, a te e famiglia

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    2. No, precisiamo meglio. La foto originaria parte da Mario Pesavento, a lui i ringraziamenti; la conoscevamo dal libro, ma questa è molto meglio.
      Io la ho scansionata e lavorata benino, perchè volendo si possa stampare in formato grande,
      come alcune di quelle che sono al casello di Valpegara.

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  13. Nel 1926 fu creata l’Opera Nazionale Balilla e nel 1929 il ministero divenne " Ministero dell’Educazione Nazionale".
    Per creare "l’italiano nuovo" la scuola fascista proponeva testi scolastici, quaderni, diari e pagelle in cui si esaltava il fascismo sia attraverso le immagini, strumento rapido ed efficace, che attraverso i contenuti. Prendendo ad esempio in esame il Libro della Seconda Classe Elementare, si trovano brani, filastrocche e storie in cui la vita militare e in particolare la figura del Duce e la storia del fascismo ricoprono grande spazio
    Dal Libro della Terza classe emergono brani sempre più complessi sotto l’aspetto grammaticale, che hanno però lo stesso sfondo propagandistico. La grammatica veniva insegnata proponendo l’analisi logica di frasi come "Io ho lavorato con piacere tutto il giorno" o "I nemici si affrontano con coraggio". Le letture infine trattavano svariati temi d’attualità, come "La razza latina", "Gli ebrei", "Parla il Duce" o "L’emigrazione"

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  14. L'anno dopo li vedremo tutti "in divisa" nera, prossimamente pubblicheremo.

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