lunedì 18 novembre 2013

Rudy, lo gnomo

Per capire questo particolare racconto, bisogna sapere le motivazioni che mi hanno indotto a scriverlo.
Preparativi ritorno dal bosco 2008.
Edoardo, boscaiolo e amante del bosco, si è messo in testa di portare nella segheria la sua casetta di legno per dar modo ai bambini di entrarci e giocare. Ma cosa da non credere, vuole mettere attorno alla casetta i 7 nani ...;
alla notizia, parenti e amici tentano di dissuaderlo senza però riuscirci: 
questo malsano progetto era fonte di preoccupazione per molte persone a lui vicine.
Così, dalla mia fantasia è uscito il racconto che segue, che gli ho lasciato davanti alla porta una notte di un paio di settimane prima della rievocazione. Trovare questo messaggio al mattino appena aperta la porta di casa, gli  ha fatto cambiare idea e così la sua casetta è stata attorniata dagli gnomi del bosco!
Sono stata felice di avergli fatto cambiare idea, ma sono stata male perché  alla fine della giornata, molti dei suoi gnomi sono stati rotti da qualche maleducato. Questo mi è tanto dispiaciuto...  Lucia




“ UN PROBLEMA DA RISOLVERE”

Le luci dell’alba stavano filtrando tra i rami del fitto bosco e tutto, lentamente stava assumendo il suo abituale colore. L’autunno era arrivato portando con sé la tavolozza dei più bei colori, i colori che sanno formare quadri stupendi.
Appollaiato sopra una “soca”, Rudy, lo gnomo si stava godendo la pace di quel luogo che da tantissimi anni era la sua casa. 
Appoggiò il mento con la sua lunga barba bianca sul palmo della mano con fare pensieroso e rimase lì ad assaporare la pace che da tanto non sentiva. 
Era un giorno di fine settembre, la stagione estiva era terminata e l’autunno aveva preso il suo posto, l’aria era più frizzante e il sole meno caldo. La “grande invasione”, come la chiamava lui, era finalmente finita; 
i mesi abbondanti di funghi avevano richiamato tanta di quella gente che certi giorni, il bosco era invivibile. 
Allo gnomo piaceva spiare gli uomini, studiarne i comportamenti, capirne le abitudini e aveva imparato a riconoscere quelli che amavano il bosco e lo rispettavano e quelli che provavano quasi piacere nel distruggere i funghi non commestibili, spezzare i rami, calpestare i piccoli abitanti che facevano parte di quei luoghi. Come ogni gnomo, lui sapeva di non essere visto e così riusciva ad arrivare abbastanza vicino da sentirne quasi il respiro, ascoltarne i discorsi e ogni movimento per capire meglio la loro vita.
Si era ormai svegliato tutto il bosco: le laboriose formiche, il tenero capriolo, il veloce scoiattolo, il rumoroso picchio, il gallo cedrone; anche il vento, accarezzando i rami dei grandi abeti, dava il suo dolce  buongiorno. 
Un rumore d’auto lo distolse dai pensieri e, svelto, saltò sopra un grande sasso per scorgere chi stava arrivando… 
Eccolo! Era ancora lui! Quel vecchio boscaiolo che tanto sapeva del bosco, che parlava degli gnomi, che sapeva rispettare ogni più piccola cosa… "Ancora lui!"
Disse fra sé Rudy e si augurò che quell’inaspettata visita lo aiutasse a trovare il modo per… risolvere un problema, cercare il modo per poter arrivare a far capire qualcosa che per lui e il suo popolo era di vitale importanza. 
Rudy, il più anziano di tutti, sentiva il peso di quella responsabilità sulle sue spalle, ma sapeva che, con la sua esperienza e la sua saggezza, avrebbe trovato il modo per aggiustare ogni cosa.

Spesso aveva incontrato l'uomo in quei boschi, che avevano tanti nomi: Fratte, Frattuni, Crosaruni, Val de l’Inferno, Costa del Vento, Val de le Saraje, Strada dei Castelletti  e tanti altri, ma per Rudy tutti quei nomi significavano una cosa sola , volevano dire “casa”. Quindi lo aveva già incontrato quell’arzillo vecchietto: 
in cerca di funghi o a far legna con la moglie, con il nipotino o con qualche amico e, osservandolo bene, aveva imparato a conoscerlo.
Era un tipo tosto, a volte duro e irritabile, chiacchierone e un po’…rompiscatole..., ma in fondo era uno con tante buone qualità: sensibile e disponibile, allegro e gentile, pronto ad aiutare tutti con il suo cuore grande. 
Gli era piaciuto subito quel boscaiolo perché era come lui: conosceva tante cose, lavorava il legno con il cuore, sapeva essere tenero e affettuoso, era colmo di amore e altruismo ed è forse per questi motivi che Rudy era lo gnomo più amato da tutti. 
Poteva affermare che quell'uomo era suo amico e ne era stato certo quando lo aveva sentito parlare con fervore di una festa chiamata;
”Il Ritorno dal Bosco” che si sarebbe tenuta giù in valle, nella valle dell’Astico.  
Un avvenimento particolare dove il bosco e tutto quello che ne faceva parte, veniva riscoperto, ricordato  e rievocato.  Aveva faticato a capire, ma era un discorso che lo interessava particolarmente, visto che fra le tante cose, il boscaiolo parlava della sua “Casetta degli gnomi del bosco”. 
Era una cosa buona raccontare ai bimbi la vita del Popolo degli Gnomi, sicuramente avrebbe contribuito a far amare e rispettare anche la più piccola cosa che Madre Natura, nel corso dei secoli, ha regalato. Aveva ascoltato a lungo le sue parole, i suoi progetti, i suoi pensieri, le sue speranze…e aveva deciso che doveva appurare di persona se aveva fatto un buon lavoro: ne andava della reputazione di un intero Popolo!  
Aveva avvisato sua moglie Greta, si sarebbe allontanato dal bosco delle Fratte e dall’altopiano, per scendere a valle e…capire. Lei gli aveva sorriso: lo conosceva bene e sapeva che quando decideva qualcosa, nulla poteva fermarlo! Gli augurò buon viaggio e lo vide correre veloce attraverso il folto del bosco. Appena in tempo! 
Il boscaiolo, posizionati i tronchi nel suo carretto stava chiudendo il coperchio e…con un balzo Rudy saltò dentro e si mise comodo. Sobbalzava a destra e a sinistra, durante il tragitto e quando finalmente l’auto si fermò, tirò un sospiro di sollievo… Non aveva perso tempo, il vecchio gnomo, aveva guardato qua e là e aveva notato che in un angolo del giardino erano raffigurati alcuni suoi simili, mentre da un altro lato personaggi di fiaba come Biancaneve e i sette nani. Aveva osservato minuziosamente la casetta degli gnomi ed era rimasto compiaciuto del lavoro, già si immaginava come i bimbi avrebbero giocato con gioia in quella casa che aveva i profumi e i sapori del suo bosco. Annusò il profumo di resina che emanavano i tronchi che l’uomo aveva posizionato ben allineati e aveva capito che servivano per far conoscere i modi antichi di lavorare: la grande ascia e le braccia sapienti del boscaiolo avrebbero certamente attirato tanta gente.  
Aspettò che la notte coprisse tutto con il suo scuro mantello, poi Rudy entrò nella grande casa: in ogni angolo qualcosa parlava di amore per la natura, per il bosco e per i suoi abitanti: gnomi di tutte le dimensioni erano in bella vista sulle mensole e sui ripiani; libri di montagna, ritagli di giornale con racconti del bosco, storie di animali, foto di giorni felici e di gioiosa compagnia: quella era sicuramente una casa colma di amicizia, d’affetto, d’amore che tante persone avevano dimostrato di nutrire per quella famiglia. Sorrise felice lo gnomo mentre con prudenza diede un’occhiata alla camera: il mondo dei sogni aveva catturato l’uomo e sua moglie, il meritato riposo avrebbe alleviato la stanchezza delle ore di lavoro. Si accovacciò sul tappeto e avvolto da quella calda atmosfera anche Rudy si addormentò: domani avrebbe fatto ritorno, felice di quella sua breve vacanza e con tante cose da raccontare al suo Popolo.

Rumori sconosciuti svegliarono lo gnomo: anche lui lavorava il legno, ma quello della segheria era un rumore infernale, altro che i suoi attrezzi!!! Decise di dare un’occhiata, ma uscito in cucina sentì dei discorsi che lo lasciarono a bocca aperta… L’uomo stava raccontando a una persona il suo progetto per la festa del “Ritorno dal Bosco” e diceva..., ma cosa diceva? Stava bestemmiando!!! Voleva portare la casetta per i bambini e mettere intorno…i sette nani!!!  
Cose da far rizzare la barba anche al più calmo degli gnomi! Gli venne una gran voglia di fargli qualche dispetto: legargli insieme i cordoni delle scarpe, fargli lo sgambetto, scompigliarli i pochi capelli…, nascondergli gli occhiali…, portargli via il “borsale”…quante avrebbe potuto combinarne! Ma conoscendolo sapeva che  non avrebbe capito niente, doveva trovare il modo per farlo ragionare, di non fargli fare quella stupidaggine: un uomo del bosco che mette personaggi di favola invece che gli unici e veri gnomi? Cose da non credere! Allucinante! Non si capacitava di aver proprio sentito bene, ma l’argomento tornò spesso e l’uomo rimaneva…irremovibile!

Rudy se ne tornò amareggiato e deluso, tornò nel suo bosco, nella sua casa, fra la sua gente e nemmeno la comprensione e le attenzioni di Greta, lo fecero sorridere: doveva risolvere quel problema! Era di vitale importanza per tutto il suo popolo! Ma come?Per giorni quello fu il suo unico pensiero ... a volte, con i suoi poteri dava un’occhiata in valle e ascoltava i discorsi dell’uomo sull’argomento, ma tutto restava immutato; lui si era anche arrabbiato con degli amici, aveva alzato la voce (ma anche il gomito) e, nonostante tutti cercassero di dissuaderlo dal mettere in atto la sua idea, lui, come un vecchio abete, rimaneva aggrappato alle radici. 
La moglie non proferiva parola: troppo bene sapeva che era meglio stare zitti, ma spesso, parlando con le amiche, implorava di fare qualcosa perché il marito non fosse deriso. Rudy  capì anche l’amarezza di chi lo considerava amico, (sentì anche dire che gli avrebbero fatto sparire i nani…) capì lo sconforto di persone a lui vicine e desiderose solo che decidesse di fare la cosa giusta. Niente, nessuno era riuscito nel suo intento e si sentivano sconfitti……ma un modo doveva pur esserci!

E ora, mentre lo gnomo si stava s-cervellando in cerca di una soluzione, il boscaiolo era ricomparso, stava arrivando ai Crosaroni con la sua jeep ed era in compagnia. Rudy si avvicinò con cautela, ma non sapeva a che cosa sarebbe servito…ormai  stava quasi per arrendersi, non sapeva proprio cosa fare, ma…
L’amico era grande e grosso e si destreggiava bene con la motosega… ancora lavoro per quella festa! Stavolta “piantoni” per un sentiero di accesso al paese che era importante per far arrivare tante persone alla rievocazione. D’un tratto a Rudy venne un’idea! Se uno gnomo avesse parlato a quel boscaiolo, forse lui avrebbe capito! No…non era possibile! Al Popolo del bosco non era permesso di parlare con gli umani se non in caso di pericolo di vita, quindi…niente! Eppure…
I due uomini lavoravano, ridevano, scherzavano e parlavano allegramente, allora erano proprio amici! Un fruscio improvviso ed ecco comparire, con la sua divisa il guardaboschi, lui proteggeva e vigilava su quei luoghi; si fermò a conversare e parlavano della moglie dell’amico del boscaiolo: lei, come il guardaboschi, amava il bosco e scriveva le sue sensazioni e i pensieri, scriveva quello che sentiva per farlo sentire anche a chi leggeva. Idea!!! Pensò lo gnomo. Se io parlassi per mezzo di questa scrittrice? Se mettessi le parole nella mente e nel cuore e dalla sua penna uscisse la soluzione a questo problema? Si lasciò sfuggire un grido di gioia, il vecchio gnomo, ma tanto nessun umano lo avrebbe sentito! Doveva dirlo subito a Greta, doveva dirlo a qualcuno, doveva agire subito! Così, senza perdere tempo, la sera stessa si recò dalla scrittrice, entrò in punta di piedi nei suoi sogni e da lì, iniziò il suo racconto. La donna pensò al suo amico, agli gnomi del bosco, ai nanetti, allo gnomo Rudy… Pensò a cosa fare, a come scrivere e sapeva che il boscaiolo leggeva con piacere i suoi scritti e lei aveva capito come fare…Anche se nel frattempo l’uomo avesse cambiato idea, ormai le pagine si stavano riempiendo e così….
Non c’è miglior modo di comunicare a una persona che ama gli gnomi, che far parlare uno di loro… Così, ricamando bianchi fogli, la scrittrice passò notti cercando il modo giusto per raccontare della strana creatura che era venuta a farle visita e di cosa voleva che dicesse con il suo racconto.
A quel boscaiolo Rudy voleva ricordare che un uomo come lui non poteva fare un simile sbaglio: i nani erano esseri simpatici, lavoravano in miniera, stavano bene tra i fiori dei giardini e facevano parte di una bella favola; gli gnomi, invece, erano creature del bosco, discendenti  di un antico popolo e sarebbero stati a loro agio vicino alla casetta di legno.  Se l’uomo avesse fatto questo per il Popolo degli gnomi, ogni volta che si sarebbe recato nel bosco, lo avrebbero accolto come un amico, gli avrebbero fatto sentire attraverso i rumori della natura, il loro sentito GRAZIE!
E quando sarebbe arrivato il giorno tanto atteso del “Ritorno dal Bosco”, tra il profumo di resina dei tronchi, tra i boscaioli, gli animali, la casetta e gli gnomi dipinti, l’ospite d’onore, anche se non visto, sarebbe stato senza dubbio Rudy, il vecchio gnomo del bosco delle Fratte!
A tutti i bambini, specialmente agli adulti che conservano un cuore bambino, che sanno stupirsi e gioire delle cose semplici, buona festa, buon Ritorno dal Bosco!
Con la speranza che questa rievocazione serva a far conoscere, rispettare, amare di più tutto quello che un tempo ha fatto parte della vita quotidiana, gnomi compresi!!!
                                         



Martedì 7 ottobre 2008                           
                                                             
Lo gnomo Rudy e tutto il Popolo del Bosco
                                                                


Pensato, ideato e scritto  da  Lucia Marangoni (Damari)
Il disegno è di mia figlia Cinzia


9 commenti:

  1. Lucia, vedo che hai conservato la tua anima d'infanzia. Bel racconto cha completà la magia della Val d'Astico e delle sue montagne mitiche.

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  2. E' sempre un piacere leggere e rileggere i tuoi racconti.... continua cosi

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    1. Grazie dei commenti , . voglio a tutti i costi cercare nella bimba che c'è in me per trovare qualcosa di leggero, semplice e vero... penso che tra tante cose negative, abbiamo ancora bisogno di fare un tuffo nella fantasia per tirarci sù .... ciao Lucia

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  3. Brava Lucia!dal tuo racconto si vede che ami la tua valle, la natura, la tua gente...se tutti avessimo anche un po' della tua sensibilità il mondo sarebbe migliore...

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  4. Racconto tenerissimo, pensa Lucia che ho sempre sperato di trovare qualche gnomo nei nostri boschi facendo volare la mia fantasia ogni volta che un cespuglio ondeggiava !!!!! Floriana

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    1. Insisti Floriana ! Ci sono davvero!!! Basta stare fermi in silenzio e ascoltare ....

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  5. Brava come sempre cara Lucia

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  6. Anch'io sono uno gnomo, anzi, uno gnomone piantato nella meridiana del blog.

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  7. Tu non fai ombra, fai sole, Sponcio, nel blog ! Dai un po di ottimismo !
    Mi piace la meridiana-nàna (con gnomone), sul muro della mia casa ; sópra si puo leggere : CARPE DIEM.

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