Per capire questo particolare racconto, bisogna sapere le motivazioni che mi hanno indotto a scriverlo.
Preparativi ritorno dal bosco 2008.
Edoardo, boscaiolo e amante del bosco, si è messo in testa di portare nella segheria la sua casetta di legno per dar modo ai bambini di entrarci e giocare. Ma cosa da non credere, vuole mettere attorno alla casetta i 7 nani ...;
alla notizia, parenti e amici tentano di dissuaderlo senza però riuscirci:
questo malsano progetto era fonte di preoccupazione per molte persone a lui vicine.
Così, dalla mia fantasia è uscito il racconto che segue, che gli ho lasciato davanti alla porta una notte di un paio di settimane prima della rievocazione. Trovare questo messaggio al mattino appena aperta la porta di casa, gli ha fatto cambiare idea e così la sua casetta è stata attorniata dagli gnomi del bosco!
Sono stata felice di avergli fatto cambiare idea, ma sono stata male perché alla fine della giornata, molti dei suoi gnomi sono stati rotti da qualche maleducato. Questo mi è tanto dispiaciuto... Lucia
“ UN PROBLEMA DA RISOLVERE”
Le luci dell’alba stavano filtrando tra i rami del
fitto bosco e tutto, lentamente stava assumendo il suo abituale colore.
L’autunno era arrivato portando con sé la tavolozza dei più bei colori, i
colori che sanno formare quadri stupendi.
Appollaiato sopra una “soca”, Rudy, lo gnomo si stava
godendo la pace di quel luogo che da tantissimi anni era la sua casa.
Appoggiò
il mento con la sua lunga barba bianca sul palmo della mano con fare pensieroso
e rimase lì ad assaporare la pace che da tanto non sentiva.
Era un giorno di
fine settembre, la stagione estiva era terminata e l’autunno aveva preso il suo
posto, l’aria era più frizzante e il sole meno caldo. La “grande invasione”,
come la chiamava lui, era finalmente finita;
i mesi abbondanti di funghi avevano
richiamato tanta di quella gente che
certi giorni, il bosco era invivibile.
Allo gnomo piaceva spiare gli uomini,
studiarne i comportamenti, capirne le abitudini e aveva imparato a riconoscere
quelli che amavano il bosco e lo rispettavano e quelli che provavano quasi
piacere nel distruggere i funghi non commestibili, spezzare i rami, calpestare
i piccoli abitanti che facevano parte di quei luoghi. Come ogni gnomo, lui
sapeva di non essere visto e così riusciva ad arrivare abbastanza vicino da
sentirne quasi il respiro, ascoltarne i discorsi e ogni movimento per capire
meglio la loro vita.
Si era ormai svegliato tutto il bosco: le laboriose
formiche, il tenero capriolo, il veloce scoiattolo, il rumoroso picchio, il
gallo cedrone; anche il vento, accarezzando i rami dei grandi abeti, dava il
suo dolce buongiorno.
Un rumore d’auto
lo distolse dai pensieri e, svelto, saltò sopra un grande sasso per scorgere
chi stava arrivando…
Eccolo! Era ancora lui! Quel vecchio boscaiolo che tanto
sapeva del bosco, che parlava degli gnomi, che sapeva rispettare ogni più
piccola cosa… "Ancora lui!"
Disse fra sé Rudy e si augurò che quell’inaspettata
visita lo aiutasse a trovare il modo per… risolvere un problema, cercare il
modo per poter arrivare a far capire qualcosa che per lui e il suo popolo era
di vitale importanza.
Rudy, il più anziano di tutti, sentiva il peso di quella
responsabilità sulle sue spalle, ma sapeva che, con la sua esperienza e la sua
saggezza, avrebbe trovato il modo per aggiustare ogni cosa.
Spesso aveva incontrato l'uomo in quei boschi, che
avevano tanti nomi: Fratte, Frattuni, Crosaruni, Val de l’Inferno, Costa del
Vento, Val de le Saraje, Strada dei Castelletti
e tanti altri, ma per Rudy tutti quei nomi significavano una cosa sola ,
volevano dire “casa”. Quindi lo aveva già incontrato quell’arzillo vecchietto:
in cerca di funghi o a far legna con la moglie, con il nipotino o con qualche
amico e, osservandolo bene, aveva imparato a conoscerlo.
Era un tipo tosto, a
volte duro e irritabile, chiacchierone e un po’…rompiscatole..., ma in fondo era
uno con tante buone qualità: sensibile e disponibile, allegro e gentile, pronto
ad aiutare tutti con il suo cuore grande.
Gli era piaciuto subito quel
boscaiolo perché era come lui: conosceva tante cose, lavorava il legno con il
cuore, sapeva essere tenero e affettuoso, era colmo di amore e altruismo ed è
forse per questi motivi che Rudy era lo gnomo più amato da tutti.
Poteva
affermare che quell'uomo era suo amico e ne era stato certo quando lo aveva
sentito parlare con fervore di una festa chiamata;
”Il Ritorno dal Bosco” che si sarebbe
tenuta giù in valle, nella valle dell’Astico.
Un avvenimento particolare dove il bosco e
tutto quello che ne faceva parte, veniva riscoperto, ricordato e rievocato.
Aveva faticato a capire, ma era un discorso che lo interessava
particolarmente, visto che fra le tante cose, il boscaiolo parlava della sua
“Casetta degli gnomi del bosco”.
Era una cosa buona raccontare ai bimbi la vita
del Popolo degli Gnomi, sicuramente avrebbe contribuito a far amare e
rispettare anche la più piccola cosa che Madre Natura, nel corso dei secoli, ha regalato. Aveva ascoltato a lungo le sue parole, i suoi progetti, i suoi
pensieri, le sue speranze…e aveva deciso che doveva appurare di persona se
aveva fatto un buon lavoro: ne andava della reputazione di un intero
Popolo!
Aveva avvisato sua moglie Greta,
si sarebbe allontanato dal bosco delle Fratte e dall’altopiano, per scendere a
valle e…capire. Lei gli aveva sorriso: lo conosceva bene e sapeva che quando
decideva qualcosa, nulla poteva fermarlo! Gli augurò buon viaggio e lo vide
correre veloce attraverso il folto del bosco. Appena in tempo!
Il boscaiolo,
posizionati i tronchi nel suo carretto stava chiudendo il coperchio e…con un
balzo Rudy saltò dentro e si mise comodo. Sobbalzava a destra e a sinistra,
durante il tragitto e quando finalmente l’auto si fermò, tirò un sospiro di
sollievo… Non aveva perso tempo, il vecchio gnomo, aveva guardato qua e là e
aveva notato che in un angolo del giardino erano raffigurati alcuni suoi
simili, mentre da un altro lato personaggi di fiaba come Biancaneve e i sette
nani. Aveva osservato minuziosamente la casetta degli gnomi ed era rimasto
compiaciuto del lavoro, già si immaginava come i bimbi avrebbero giocato con
gioia in quella casa che aveva i profumi e i sapori del suo bosco. Annusò il
profumo di resina che emanavano i tronchi che l’uomo aveva posizionato ben
allineati e aveva capito che servivano per far conoscere i modi antichi di
lavorare: la grande ascia e le braccia sapienti del boscaiolo
avrebbero certamente attirato tanta gente.
Aspettò che la notte coprisse tutto con il suo scuro mantello, poi Rudy
entrò nella grande casa: in ogni angolo qualcosa parlava di amore per la
natura, per il bosco e per i suoi abitanti: gnomi di tutte le dimensioni erano
in bella vista sulle mensole e sui ripiani; libri di montagna, ritagli di
giornale con racconti del bosco, storie di animali, foto di giorni felici e di
gioiosa compagnia: quella era sicuramente una casa colma di amicizia,
d’affetto, d’amore che tante persone avevano dimostrato di nutrire per quella
famiglia. Sorrise felice lo gnomo mentre con prudenza diede un’occhiata alla
camera: il mondo dei sogni aveva catturato l’uomo e sua moglie, il meritato
riposo avrebbe alleviato la stanchezza delle ore di lavoro. Si accovacciò sul
tappeto e avvolto da quella calda atmosfera anche Rudy si addormentò: domani
avrebbe fatto ritorno, felice di quella sua breve vacanza e con tante cose da
raccontare al suo Popolo.
Rumori
sconosciuti svegliarono lo gnomo: anche lui lavorava il legno, ma quello della
segheria era un rumore infernale, altro che i suoi attrezzi!!! Decise di dare
un’occhiata, ma uscito in cucina sentì dei discorsi che lo lasciarono a bocca
aperta… L’uomo stava raccontando a una persona il suo progetto per la festa
del “Ritorno dal Bosco” e diceva..., ma cosa diceva? Stava bestemmiando!!! Voleva
portare la casetta per i bambini e mettere intorno…i sette nani!!!
Cose da far rizzare la barba anche al più
calmo degli gnomi! Gli venne una gran voglia di fargli qualche dispetto:
legargli insieme i cordoni delle scarpe, fargli lo sgambetto, scompigliarli i
pochi capelli…, nascondergli gli occhiali…, portargli via il “borsale”…quante avrebbe
potuto combinarne! Ma conoscendolo sapeva che non avrebbe capito niente, doveva trovare il
modo per farlo ragionare, di non fargli fare quella stupidaggine: un uomo del
bosco che mette personaggi di favola invece che gli unici e veri gnomi? Cose da
non credere! Allucinante! Non si capacitava di aver proprio sentito bene, ma
l’argomento tornò spesso e l’uomo rimaneva…irremovibile!
Rudy se ne tornò
amareggiato e deluso, tornò nel suo bosco, nella sua casa, fra la sua gente e
nemmeno la comprensione e le attenzioni di Greta, lo fecero sorridere: doveva
risolvere quel problema! Era di vitale importanza per tutto il suo popolo! Ma
come?Per giorni quello fu il suo unico pensiero ... a volte, con i suoi poteri
dava un’occhiata in valle e ascoltava i discorsi dell’uomo sull’argomento, ma
tutto restava immutato; lui si era anche arrabbiato con degli amici, aveva
alzato la voce (ma anche il gomito) e, nonostante tutti cercassero di
dissuaderlo dal mettere in atto la sua idea, lui, come un vecchio abete,
rimaneva aggrappato alle radici.
La moglie non proferiva parola: troppo bene
sapeva che era meglio stare zitti, ma spesso, parlando con le amiche, implorava
di fare qualcosa perché il marito non fosse deriso. Rudy capì anche l’amarezza di chi lo considerava
amico, (sentì anche dire che gli avrebbero fatto sparire i nani…) capì lo
sconforto di persone a lui vicine e desiderose solo che decidesse di fare la
cosa giusta. Niente, nessuno era riuscito nel suo intento e si sentivano
sconfitti……ma un modo doveva pur esserci!
E ora, mentre lo gnomo si stava s-cervellando in cerca
di una soluzione, il boscaiolo era ricomparso, stava arrivando ai Crosaroni con
la sua jeep ed era in compagnia. Rudy si avvicinò con cautela, ma non sapeva a
che cosa sarebbe servito…ormai stava
quasi per arrendersi, non sapeva proprio cosa fare, ma…
L’amico era grande e grosso e si destreggiava bene con
la motosega… ancora lavoro per quella festa! Stavolta “piantoni” per un
sentiero di accesso al paese che era importante per far arrivare tante persone
alla rievocazione. D’un tratto a Rudy venne un’idea! Se uno gnomo avesse
parlato a quel boscaiolo, forse lui avrebbe capito! No…non era possibile! Al Popolo
del bosco non era permesso di parlare con gli umani se non in caso di pericolo
di vita, quindi…niente! Eppure…
I due uomini lavoravano, ridevano, scherzavano e parlavano
allegramente, allora erano proprio amici! Un fruscio improvviso ed ecco
comparire, con la sua divisa il guardaboschi, lui proteggeva e vigilava su quei
luoghi; si fermò a conversare e parlavano della moglie dell’amico del boscaiolo: lei,
come il guardaboschi, amava il bosco e scriveva le sue sensazioni e i pensieri,
scriveva quello che sentiva per farlo sentire anche a chi leggeva. Idea!!! Pensò
lo gnomo. Se io parlassi per mezzo di questa scrittrice? Se mettessi le parole
nella mente e nel cuore e dalla sua penna uscisse la soluzione a questo
problema? Si lasciò sfuggire un grido di gioia, il vecchio gnomo, ma tanto
nessun umano lo avrebbe sentito! Doveva dirlo subito a Greta, doveva dirlo a
qualcuno, doveva agire subito! Così, senza perdere tempo, la sera stessa si
recò dalla scrittrice, entrò in punta di piedi nei suoi sogni e da lì, iniziò il
suo racconto. La donna pensò al suo amico, agli gnomi del bosco, ai nanetti,
allo gnomo Rudy… Pensò a cosa fare, a come scrivere e sapeva che il boscaiolo
leggeva con piacere i suoi scritti e lei aveva capito come fare…Anche se nel
frattempo l’uomo avesse cambiato idea, ormai le pagine si stavano riempiendo e
così….
Non c’è miglior modo di comunicare a una persona che
ama gli gnomi, che far parlare uno di loro… Così, ricamando bianchi fogli, la
scrittrice passò notti cercando il modo giusto per raccontare della strana
creatura che era venuta a farle visita e di cosa voleva che dicesse con il suo
racconto.
A quel boscaiolo Rudy voleva ricordare che un uomo
come lui non poteva fare un simile sbaglio: i nani erano esseri simpatici,
lavoravano in miniera, stavano bene tra i fiori dei giardini e facevano parte
di una bella favola; gli gnomi, invece, erano creature del bosco, discendenti di un antico popolo e sarebbero stati a loro
agio vicino alla casetta di legno. Se
l’uomo avesse fatto questo per il Popolo degli gnomi, ogni volta che si sarebbe
recato nel bosco, lo avrebbero accolto come un amico, gli avrebbero fatto
sentire attraverso i rumori della natura, il loro sentito GRAZIE!
E quando
sarebbe arrivato il giorno tanto atteso del “Ritorno dal Bosco”, tra il profumo
di resina dei tronchi, tra i boscaioli, gli animali, la casetta e gli gnomi
dipinti, l’ospite d’onore, anche se non visto, sarebbe stato senza dubbio Rudy,
il vecchio gnomo del bosco delle Fratte!
A tutti i bambini, specialmente agli adulti che
conservano un cuore bambino, che sanno stupirsi e gioire delle cose semplici,
buona festa, buon Ritorno dal Bosco!
Con la speranza che questa rievocazione serva a far
conoscere, rispettare, amare di più tutto quello che un tempo ha fatto parte
della vita quotidiana, gnomi compresi!!!
Martedì 7 ottobre 2008
Lo gnomo Rudy e tutto il Popolo del Bosco
Pensato, ideato e scritto da Lucia Marangoni (Damari)
Il disegno è di mia figlia Cinzia
Lucia, vedo che hai conservato la tua anima d'infanzia. Bel racconto cha completà la magia della Val d'Astico e delle sue montagne mitiche.
RispondiEliminaE' sempre un piacere leggere e rileggere i tuoi racconti.... continua cosi
RispondiEliminaGrazie dei commenti , . voglio a tutti i costi cercare nella bimba che c'è in me per trovare qualcosa di leggero, semplice e vero... penso che tra tante cose negative, abbiamo ancora bisogno di fare un tuffo nella fantasia per tirarci sù .... ciao Lucia
EliminaBrava Lucia!dal tuo racconto si vede che ami la tua valle, la natura, la tua gente...se tutti avessimo anche un po' della tua sensibilità il mondo sarebbe migliore...
RispondiEliminaRacconto tenerissimo, pensa Lucia che ho sempre sperato di trovare qualche gnomo nei nostri boschi facendo volare la mia fantasia ogni volta che un cespuglio ondeggiava !!!!! Floriana
RispondiEliminaInsisti Floriana ! Ci sono davvero!!! Basta stare fermi in silenzio e ascoltare ....
EliminaBrava come sempre cara Lucia
RispondiEliminaAnch'io sono uno gnomo, anzi, uno gnomone piantato nella meridiana del blog.
RispondiEliminaTu non fai ombra, fai sole, Sponcio, nel blog ! Dai un po di ottimismo !
RispondiEliminaMi piace la meridiana-nàna (con gnomone), sul muro della mia casa ; sópra si puo leggere : CARPE DIEM.